Rigore svizzero ed eccellenza italiana: quando la scienza crea bellezza e giovinezza

29/03/2018


Nell’ambito del congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Chirurgia Estetica Plastica (AICPE), svoltosi dal 23 al 25 marzo a Firenze, è stato illustrato il progetto relativo al bancaggio ad uso estetico e terapeutico delle cellule staminali e sono state presentate le più interessanti applicazioni scientifiche della medicina rigenerativa.

Il progetto, curato dal Prof. Angelo Vescovi, illustre ricercatore italiano, direttore del laboratorio Cardiocentro GMP Stem Cell, e dal dottor Eugenio Gandolfi, direttore medico della Academia Day Clinic (ADC), qualificata clinica di eccellenza di medicina e chirurgia estetica, situata a Chiasso, nel sud della Svizzera (nella foto una sala operatoria), e Presidente dell'Associazione Italiana di Chirurgia Estetica Plastica (AICPE). Il progetto, presso Academia Day Clinic è supportato da specialisti di comprovata esperienza ed autorevolezza come, ad esempio, il dottor Paolo Costa, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.

A partire da aprile 2018, presso Academia Day Clinic, situata a soli 800 metri dal confine italiano, in collaborazione con GMP Cell Factory Cardiocentro, struttura di eccellenza situata all'interno dell'ospedale di Lugano, sarà possibile il prelievo di campioni di tessuto adiposo per isolarne, in poche ore, le cellule staminali, e re-infonderle nel paziente o crioconservarle per utilizzi futuri, nell’ambito di trattamenti medico-estetici o per la cura di malattie per le quali la ricerca sta mettendo a punto terapie innovative su base cellulare.

La letteratura scientifica, infatti è concorde nell’attribuire alle cellule staminali del tessuto adiposo, più precisamente quelle della frazione vascolo-stromale (SVF), la capacità di riparazione dei tessuti danneggiati e dunque nelle applicazioni di medicina rigenerativa.

L'uso di cellule staminali in Chirurgia Estetica e Medicina Estetica è sempre più diffuso nei centri all’avanguardia, ed esistono autorevoli pubblicazioni scientifiche a supporto dell’efficacia di questa metodica per il ringiovanimento della pelle, per la ricrescita dei capelli e per il reintegro dei volumi del viso e del corpo. Le applicazioni della frazione vascolo stromale sono molteplici e si definiscono in base al loro potenziale utilizzo. In una prospettiva di un’applicazione autologa (utilizzo destinato al medesimo soggetto dal quale le cellule sono state prelevate) è però necessario distinguere due macro-aree: l’utilizzo è omologo quando le cellule sono indirizzate a svolgere la medesima funzione di origine della SVF, è una pratica sempre più diffusa nella chirurgia ricostruttiva (per esempio nel rimodellamento del seno dopo mastectomia, o nella cura di cicatrici) ed estetica, mentre l’utilizzo è non omologo quando le cellule sono indirizzate a svolgere una funzione diversa da quella di origine, e riguardano più direttamente la medicina rigenerativa e implicano nella maggioranza dei casi l’espansione e il differenziamento delle cellule in tessuto muscolare, cartilagine, osso, tendine ecc.

La distinzione è importante perché definisce la caratteristica principale e il valore del progetto che prevede la messa a punto e l’offerta di un processo certificato in grado di mettere a disposizione dei pazienti la propria SVF potenzialmente destinata sia a un utilizzo omologo, sia a un utilizzo non omologo.

Nel dare la notizia riteniamo doveroso ricordare al lettore che il quadro normativo e le basi legali di riferimento differiscono sensibilmente tra la Svizzera e l’Unione Europea. La legislazione vigente nell’Unione Europea, e dunque anche in Italia, infatti, presenta molte restrizioni e vieta la pratica di estrazione di cellule staminali dal grasso e loro successiva re-infusione, mentre la legislazione svizzera consente questa pratica.