La scorsa settimana la start-up oBike è arrivata in Italia, più precisamente a Torino per il debutto nazionale. All’inizio è previsto l'impiego di 500 biciclette, che, entro la fine dell’anno, diventeranno 5.000 così da permettere un risparmio energetico di 1,5 tonnellate di C02 al giorno (fonte: Ministero Sviluppo Economico, dato calcolato su brevi distanze durante i giorni lavorativi).
Abbiamo scelto Torino - ha sottolineato Andrea Crociani, responsabile oBike Italia - perché è una città che, a nostro avviso, presenta tutte le caratteristiche necessarie per un funzionamento ottimale del servizio. Anche alla luce delle ultime rilevazioni ambientali che segnalano livelli inquinamento molto elevati per tutte le città del nord Italia, siamo convinti che i torinesi siano molto sensibili al tema dell’inquinamento e della propria salute. Attraverso i nostri servizi - ha concluso Crociani - intendiamo supportare i Comuni d’Italia e promuovere la mobilità sostenibile, rivoluzionando la quotidianità degli spostamenti e favorendo, al tempo stesso, uno stile di vita sano. Entro la fine dell’anno con 5.000 bicilette a regime, contiamo di contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni di C02 nell’aria torinese.
La start-up, con sede a Singapore, è stata la prima, nel gennaio 2017, ad introdurre il bike sharing a flusso libero (“free floating”) nel sud-est asiatico. In solo 11 mesi, oBike è già operativa in oltre 40 città localizzate in 15 nazioni, grazie agli investimenti fatti sui mezzi, sulla tecnologia e sugli standard operativi. Con l’app di oBike, scaricata sul proprio smartphone, si può, così, fruire di un sistema di noleggio e condivisione delle bici basato sul flusso libero (“free floating”) e sbloccare l’antifurto in dotazione utilizzando il QR code fornito. La novità consiste nella possibilità di lasciare libero l’utente di parcheggiare la bicicletta in qualsiasi punto della città, a patto che non crei ostacolo al flusso del traffico e dei cittadini che si muovono a piedi.
Per incoraggiare il corretto posizionamento delle biciclette, comunque, oBike ha introdotto un sistema di premi e penalizzazioni. Alla registrazione, infatti, l’utente riceve 100 punti che andranno ad aumentare in caso di corretto uso del mezzo e a diminuire ad ogni uso improprio. Allo scendere del punteggio corrisponderà un innalzamento del costo del servizio. L’utilizzo del servizio è a titolo gratuito per i primi due mesi a fronte del versamento di una cauzione di 5 euro rimborsabile tramite carta di credito.
Entro l’anno oBike avvierà il servizio in altri 9 Paesi, selezionati in base alle caratteristiche geo-territoriali che meglio si prestano all’utilizzo delle biciclette: Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Francia, Ungheria, Norvegia, Polonia, Portogallo e Svezia. I nuovi Paesi rafforzano la presenza europea di oBike in Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e Svizzera.
Info: www.o.bike