Il Mobile Travel Report 2016 di KAYAK.it rivela come sono cambiate le abitudini di viaggio degli italiani negli ultimi dieci anni

26/05/2016


Secondo il Mobile Travel Report 2016 di www.KAYAK.it, la ricerca condotta da Opinion Way dall’1 al 13 aprile su un campione complessivo di 12.065 persone, di cui 1.000 italiane, il 43% dei viaggiatori italiani afferma di impiegare meno tempo a organizzare le vacanze ed il mobile si conferma un elemento sempre più pervasivo dell’intero processo, dalla pianificazione delle vacanze fino alle modalità di condivisione dell’esperienza di viaggio.

Dieci anni fa per scegliere una meta di viaggio oltre metà degli italiani (51%) si affidava alle agenzie di viaggio tradizionali ed al passaparola tra amici e conoscenti (49%). Oggi, invece, si cerca ispirazione per lo più online, con il 47% dei viaggiatori italiani che si affida direttamente ai siti di alberghi e compagnie aeree o alle agenzie di viaggio online (45%), superando così il word of mouth (40%). Blog tematici e social media rappresentano, poi, un utile spunto rispettivamente per il 29% e il 26%, numero che cresce ulteriormente tra gli under 35, arrivando in entrambi i casi fino al 47%.

Le italiane appaiono più propense ad utilizzare i canali di informazione più innovativi, come blog (33% contro il 25% degli uomini) e social media (30% vs. 23%). Anche la Sardegna risulta particolarmente attratta da questi due canali, scelti rispettivamente dal 45% e dal 46%, contro il solo 21% registrato dagli abitanti di Nord-Est e Nord-Ovest.

Tra gli uomini, invece, resistono ancora strumenti più “tradizionali”, quali la richiesta di informazioni ad enti turistici (14%, quasi il doppio delle donne, 8%) e la stampa (sia cartacea sia online, 31% contro il 27% delle donne). In generale, il computer rimane lo strumento preferito per cercare ispirazione per un viaggio, contro solo il 9% che utilizza lo smartphone.

Internet e le nuove tecnologie hanno contribuito in maniera preponderante a ridurre i tempi di pianificazione dei viaggi, con quasi la metà degli italiani (43%) che crede che oggi questa attività richieda meno tempo rispetto a una decade fa. Ne sono particolarmente convinte le persone di età tra i 50 e i 64 anni (la percentuale in questo caso arriva al 49%) e residenti nell’Italia meridionale (48%). Curioso che proprio i più giovani - da i 18 ai 24 anni - sostengano il contrario in forte misura: il 47% di loro afferma che addirittura oggi si impieghi più tempo, evidenziando come la disponibilità di ulteriori canali generi un volume di informazioni maggiore ma non semplifichi il processo di scelta e organizzazione.

L’indagine mette in luce che, in un mondo ormai all’insegna del digitale, la grande maggioranza degli italiani (81%) oggi prenota online i propri viaggi, con ben il 54% che lo fa direttamente sul sito dell’hotel o della compagnia aerea prescelta. Contestualmente, quello che una volta era il canale preferito dai viaggiatori del Bel Paese per prenotare, vale a dire il ricorso al customer service o la linea telefonica di hotel e compagnie aeree, viene utilizzato oggi da meno di un quinto degli italiani (18%), suggerendo come i viaggiatori - sempre più attenti alle spese - vogliano gestire in prima persona la ricerca e la comparazione delle diverse offerte, tutto questo preferibilmente attraverso il PC (80%). Questo dispositivo è percepito attualmente come quello più intuitivo in termini di interfaccia e più sicuro, a dispetto dei dispositivi mobili come gli smartphone che non sono ancora così popolari per questa attività (11%).

Dieci anni fa quasi due terzi degli italiani (63%) effettuavano il check-in direttamente in aeroporto, ritirando lì la carta di imbarco. Oggi con l’avvento del web questa pratica si è drasticamente ridotta (16%). Ben il 61% dei viaggiatori del Bel Paese, infatti, preferisce effettuare il check-in online non rinunciando però alla tradizionale carta d’imbarco cartacea stampata, mentre il 12% sceglie il check-in sullo smartphone e il mobile boarding pass. Ad amare questa modalità sono soprattutto gli uomini (15% vs. solo il 10% delle donne), i giovani tra i 25-34 anni (ben il 22%) e i viaggiatori della Sardegna (16%). L’utilizzo del mobile per il check-in sta crescendo grazie a strumenti quali le app delle compagnie aeree e i portafogli di viaggio elettronici, che semplificano la raccolta e la gestione delle carte d’imbarco, anche se gli italiani avranno ancora bisogno di un pò di tempo per digitalizzarsi completamente e godere dei vantaggi di questi strumenti.

I cambiamenti degli ultimi anni non hanno mutato particolarmente le attività che gli italiani svolgono durante i loro viaggi, sebbene il relax (seconda scelta sia dieci anni fa, sia oggi) abbia guadagnato peso nelle scelte dei viaggiatori (+8 punti percentuali), a conferma di ritmi di vita sempre più serrati e stressanti. Rimangono saldi nella Top 3 al primo posto la visita della destinazione e al terzo pranzi e cene fuori, nonostante entrambe in leggero calo rispetto al passato (rispettivamente -4 e -2 punti percentuali).

Sebbene la gran parte degli italiani confessi di utilizzare il computer in viaggio (il 72%), sono i più giovani e le donne a preferire lo smartphone (22% contro il 13% degli uomini).

Un decennio fa i viaggiatori italiani condividevano le proprie esperienze di viaggio con familiari e amici preferibilmente utilizzando le cartoline (54%) o incontrandosi al ritorno dalla vacanza (51%). Solo l’8% utilizzava i social media per mostrare le foto e i video realizzati durante il viaggio, contro quasi la metà (47%) che optava per i tradizionali album o slideshow.

Oggi i social media hanno preso il sopravvento sulle modalità tradizionali. Per il 57% dei viaggiatori del Bel Paese la condivisione in tempo reale della propria esperienza è una realtà e la modalità preferita, riflettendo così l’incredibile diffusione di canali social, app di messaggistica istantanea e piattaforme di condivisione. Per queste attività si sceglie per lo più il computer (66%), anche se ormai più di un quinto degli italiani che utilizza lo smartphone (23%), con un picco che arriva a toccare il 41% tra le generazioni più giovani (18-24 anni).

Info: www.kayak.it