SOI: l’ottico non potrà mai essere una professione sanitaria

10/05/2016


Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI), ha commentato la corretta esclusione della categoria degli ottici dal Ddl Lorenzin che aggiorna la normativa sulle professioni sanitarie, recentemente licenziato dalla XII Commissione sanità del Senato, i cui emendamenti sono stati stralciati dal testo di legge.

Non c’è alcuna possibilità che l’ottico diventi professione sanitaria perché la sua attività è un’attività commerciale: chi la svolge è, infatti, iscritto a Confcommercio. - ha commentato Piovella - Tale appartenenza rende gli ottici incompatibili con i requisiti e le caratteristiche indispensabili per poter esercitare una professione sanitaria.

La protesta delle associazioni degli ottici riguardo al mancato inserimento nel Ddl 1324, pertanto, è contraria ad ogni legge perché la categoria non ha i requisiti per farne parte, tant’è che nel Regio Decreto del 1928 si era creata ad hoc la definizione di “arte ausiliaria sanitaria” che non ha avuto alcun significato tranne che certificare che non poteva essere confusa con una professione sanitaria.

Per quanto riguarda la figura dell’optometrista il presidente SOI fa riferimento alla sentenza della Cassazione Penale 27853/2001.

L’ottico fa leva su questa sentenza che stabilisce, in presenza di vacatio legis, che quella dell’optometrista è una attività libera - afferma Piovella - ma nessun giudice, con una sentenza, anche in Italia, può sostituirsi alla legge ed istituire una professione sanitaria che deve sottostare a particolari controlli e requisiti perché chi la esercita deve rispondere penalmente di una responsabilità di potenziali danni alla salute dei cittadini.

L’attività optometrica in Italia,non è una professione sanitaria perché non è regolata da una legge, proprio come nel caso del Ddl Lorenzin. Gli ottici, inoltre, non possono utilizzare tale sentenza per indicare se stessi come “ottici optometristi” pena una inadeguata presentazione di un ruolo sanitario che non hanno e che evidentemente procura false convinzioni nei cittadini.

La SOI esprime apprezzamento per il positivo lavoro svolto dalla XII Commissione, che, nel pieno rispetto della legge, ha agito a tutela della vista dei 60 milioni di cittadini italiani.

Questo modo di sostenere e proteggere il bene prezioso della vista è in linea con quanto sempre attuato e sostenuto da SOI. - ha concluso Piovella - Per SOI è veramente importante che la politica riconosca sostenendolo con grande attenzione lo straordinario lavoro dei Medici Oculisti e degli Ortottisti Assistenti di Oftalmologia che ogni hanno impediscono ad oltre un milione di persone di perdere la vista.

Info: www.soiweb.com