A Gangi, “Borgo più bello d’Italia 2014“ e “Comune Gioiello d’Italia 2012“, nel cuore delle Madonie siciliane a 1.000 metri di altitudine, da un vitigno cosmopolita considerato quasi un autoctono, nasce un Syrah di montagna, il “Tenuta San Giaime”, pura metamorfosi dell’uva, senza chimica di sintesi e senza additivi.
Secondo la leggenda i pellegrini in transito dal Medio Oriente a Santiago di Compostela in Spagna, erano soliti donare il vitigno syrah proveniente dalla Persia agli abitanti del luogo per ringraziarli per l’ospitalità. Ed il syrah è proprio al centro dell’avventura di Salvatore Cicco e del figlio trentenne Alessio Gaetano.
Salvatore Cicco, sebbene trapiantato da 40 anni a Milano grazie ad una attività imprenditoriale nel settore dei servizi alle imprese, non ha mai rinunciato ai viaggi in terra natìa, rinsaldando, con il vino, il legame emozionale. Nel 2006 Salvatore Cicco ha pensato bene di «sporcarsi» lui stesso le mani con la terra, investendo tempo e risorse nella creazione di una nuova realtà vitivinicola a mille metri d’altezza a Gangi. A dimora furono messi nuovi filari di syrah coltivati su terreni di medio impasto, che affiancano quelli preesistenti del cognato. A dare un senso finale a questo ettaro e mezzo di proprietà, ci ha pensato, poi, la bravura dell’enologo piemontese Gianfranco Cordero.
L’uva viene raccolta a mano in piccole cassette. Dopo la pigiatura le bucce vengono lasciate a macerare per giorni. La fermentazione avviene spontaneamente esclusivamente sui lieviti indigeni. L’affinamento avviene in serbatoi tronco conici in cemento ed in parte in barrique di secondo passaggio per 9 mesi, completandosi poi in bottiglia per altri 3 mesi.
Il colore “S’14” (IGP Terre Siciliane), prodotto in circa 4000 bottiglie, è rosso intenso, con una percentuale alcolica del 13,5%,. All’olfatto vi sono chiare note di frutta rossa, frutta sciroppata, frutta secca ed in particolare mandorle leggermente tostate, ma anche un sottofondo di freschezza e di mineralità.
Il sorso poi è pieno, siciliano, sul finale esprime ancora la medesima freschezza e mineralità del primo impatto olfattivo. Poi una speziatura tipica del vitigno, che apre la strada ad una gradevole tannicità ed in grado di offrire piacevolezza sin da giovane.
Si fa apprezzare a tutto pasto e in particolare con carni rosse alla griglia o in tegame, arrosti, selvaggina e formaggi stagionati.
Info: Tenuta San Giaime - Via Argentina 4, 90024, Gangi (PA) - tel 3495074624/3396665858 - www.tenutasangiaime.it