Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Lombardia, è stato riconfermato alla guida di Confagricoltura Mantova

21/12/2015


Matteo Lasagna, 41 anni, che porta avanti un’impresa agricola in cui alleva vacche da latte col padre Rodolfo, è stato riconfermato alla guida di Confagricoltura Mantova e continua a svolgere il mandato di presidente regionale di Confagricoltura Lombardia.

Lasagna, che negli ultimi mesi è stato in prima linea al fianco degli allevatori nella battaglia per il prezzo del latte, vanta un curriculum degno di nota: 5 cinque anni alla guida dell’Anga regionale e 2 mandati da vicepresidente di Confagricoltura Mantova, prima con Sergio Cattelan e poi con Andrea Pagliari.

Lasagna, dopo avere ringraziato gli elettori, ha ricordato che negli ultimi tre anni 350 nuove imprese hanno scelto di iscriversi a Confagricoltura, non poche in un contesto economico segnato da crisi e chiusure.

Oggi 3.908 soci credono in noi perché abbiamo saputo dimostrare qualcosa, avviando un percorso di crescita e innovazione che non ammette rallentamenti. - ha detto Lasagna - Bisogna continuare a battersi per garantire stabilità al settore e un giusto reddito alle imprese. È inammissibile che gli imprenditori si vedano costretti a lavorare al di sotto dei costi di produzione. Ma anche gli agricoltori devono fare la loro parte e capire che c’è un efficientamento agricolo che non può aspettare. L’innovazione è condizione indispensabile per arrivare a un reddito equo.

Matteo Lasagna guiderà l’associazione di Mantova con il supporto di due vicepresidenti: Alberto Cortesi, rieletto, e Corrado Ferrari, alla guida, nella passata gestione, delle sezioni economiche Latte e Pomodoro da industria dell’organizzazione.

Giovane, ma molto determinato, Matteo Lasagna alla domanda sulle priorità del futuro non ha avuto dubbi: In primo luogo l’innovazione in agricoltura, la lotta alla sburocratizzazione che per chi lavora in agricoltura è spesso un miraggio. Poi stabilire un dialogo più concreto con la filiera agroindustriale e con la politica, mondi spesso lontani dal nostro, ma anche con le stesse associazioni di categoria ancora divise da divergenze ideologiche che non hanno più senso.

Rimanere prigionieri del passato non aiuterà a progettare il futuro. - ha spiegato Lasagna - Da tempo, ormai, la nostra organizzazione ha avviato una collaborazione con quasi tutte le sigle del settore, si pensi ad Agrinsieme, che rappresenta le aziende e le cooperative di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari; ma anche alle battaglie che ci hanno visti uniti nelle piazze per il bene della categoria. A chi ancora intraprende azioni solitarie davanti a problemi comuni, che andrebbero affrontati insieme, ricordiamo che Confagricoltura resta aperta al confronto perché, dal nostro punto di vista, è ora di farla finita con vecchie rivalità che non giovano alle aziende che dobbiamo tutelare.