Saluzzo, Mostra dell’artigianato: significativa presenza dei giovani

13/11/2015


Ieri, giovedì 12 novembre, a Saluzzo, presso le antiche scuderie della Caserma Mario Musso di piazza Montebello 1, è stata inaugurata la 77ma edizione della mostra nazionale dell’artigianato. Nello spazio, messo a disposizione dalla Fondazione Amleto Bertoni, che partecipa in maniera molto attiva al progetto di promozione dell’artigianalità e del territorio di Saluzzo, con il coordinamento di Art.ur, dal 12 al 15 e dal 19 al 22 novembre, si ripercorre il passato, si vive il presente e ci si proietta nel futuro.

L’edizione del 2015 - ha sottolineato Mauro Calderoni, sindaco,di Saluzzo - si presenta in una versione completamente rivista proprio per porre l’attenzione su questa particolarità e eccellenza d’impresa che ruota intorno alla città di Saluzzo, espressione di un mestiere prezioso come quello dell’artigiano. La mostra vuole sottolineare una rinascita, una rinnovata attenzione al substrato artigianale connotante la vita e la crescita nel tempo di questo dinamico territorio. - ha proseguito Calderoli - L’artigianato è un tassello importante dell’economia e della cultura locale e quindi elemento essenziale nelle politiche di promozione del territorio. La nuova mostra è un’occasione straordinaria per il saluzzese e le terre del Monviso, di raccontarsi attraverso una delle sue eccellenze. Il visitatore può apprezzare il valore aggiunto che c’è in molte delle cose esposte perché son il perfetto connubio di mani, testa, cuore, ambiente e territorio.

I visitatori sono introdotti nel percorso espositivo partendo dalla sezione della Memoria, un viaggio attraverso gli ambienti di lavoro e le narrazioni dei protagonisti che hanno fatto la storia dell’artigianato locale: le videoinstallazioni dell’artista Ugo Giletta, ad esempio, illustrano la storia dell’artigianato saluzzese, proiettando le testimonianze e i racconti di vita dei celebri artigiani, mentre gli ambienti di lavoro ripropongono i profumi, i suoni e le forme delle botteghe.

Dalla Memoria si passa al Presente dove l’artigianato, l’arredo e il design si mostrano nella loro forma più attuale: artigiani e grandi aziende presentano le loro competenze e i prodotti di eccellenza.

All’evento di Saluzzo partecipano anche gli allievi delle classi del biennio artistico e dei corsi design dell’arredo legno, design dei metalli e dell’oreficeria dell’Istituto “Soleri-Bertoni”, che, nella sezione dedicata al “Presente” propongono i progetti realizzati per il “Concorso nazionale per il mobile di Saluzzo - Le due facce della porta”: Rebecca Vittone, allieva della classe V DB del corso Design dell’arredo legno, si è aggiudicata il Premio Speciale Bertolotto Porte con il progetto “Spire, il futuro ha un cuore antico”, ispirato al vecchio portone saluzzese del Collegio Gianotti.

In una delle sale è stata anche allestita la Project room, una sorta di scatola magica che riproduce l’arredo del quadro di Robert Campin “Santa Barbara” del 1438, nella quale i visitatori possono ammirare la “rianimazione” del dipinto e la rivisitazione in chiave contemporanea della panca, un lavoro che rappresenta una sorta di trait d’union tra le antiche botteghe medievali e i moderni studi di progettazione e design.

I visitatori della mostra possono “entrare” nel quadro e scattare un selfie nei panni di Santa Barbara oppure partecipare ai laboratori interattivi, progettare un arredo con i software di ultima generazione e visitare i vari laboratori scolastici di restauro, ebanisteria, doratura, laccatura, sbalzo, forgiatura.

Giovanni Scotti