Shaun, vita da pecora di Mark Burton e Richard Starzak

03 febbraio 2015


Come spiega Wikipedia, la claymation, contrazione di clay animation, è il termine inglese per indicare la tecnica cinematografica della plastilina animata. Più precisamente, consiste nel creare personaggi e sfondi tramite sostanze malleabili — normalmente plastilina — modellata su armature di fil di ferro, e successivamente riprendere immagini singole dopo aver leggermente modificato le posizioni degli elementi nella scena. Una volta riprodotta la sequenza di immagini fisse (ad una frequenza di almeno 10-12 frame per secondo) si ha l'illusione che gli oggetti di plastilina siano in movimento.

Questo tipo di tecnica ha avuto i primi significativi successi di pubblico con Wallace e Gromit, protagonisti di una serie di quattro cortometraggi e di un lungometraggio inglesi, e poi con Galline in fuga, film del 2000 vincitore di molti premi nel settore film di animazione, tutti creati da Nick Park della Aardman Animation.

Gli stessi Aardman e Nick Park sono ora produttori di Shaun, vita da pecora, che porta sul grande schermo in lungometraggio le avventure della pecora Shaun e della variegata compagnia di animali, più il relativo padrone, che sono stati finora protagonisti di una serie animata per la televisione, trasmessa in Gran Bretagna sul canale CBBC a partire dal 2007.

Il primattore, come dice il titolo, è Shaun, una pecora fuori dal comune, che non solo "non segue il gregge", ma anzi lo guida ogni giorno in nuove avventure, cacciandosi spesso nei guai a causa della propria curiosità e intraprendenza, ma risolvendoli anche grazie alla propria intelligenza. In questo caso la combina proprio grossa, perché annoiata dalla vita monotona della fattoria decide di procurare a sé e alle amiche pecore un giorno di svago, facendo addormentare il contadino in una vecchia roulotte. Purtroppo quest’ultima viene sbadatamente mossa andando a rotolare fino alla vicina città, e da lì nasce una serie di disavventure che vedranno il gruppo delle pecore e il cane pastore Bitzer aggirarsi per le strade a loro sconosciute finchè riusciranno a riportare il padrone alla fattoria e ogni cosa alla solita vita.

Come in ogni favola che si rispetti non manca il personaggio cattivo, qui incarnato da uno spietato accalappiacani (o piuttosto accalappianimali, visto che non disdegna pecore, iguana e pesciolini rossi). E anche qui, come in ogni favola che si rispetti, dopo un epico scontro finale il cattivo finisce sconfitto e in particolare, trattandosi di una fattoria, precipita in un mucchio di letame.

Shaun, vita da pecora è chiaramente un film prima di tutto per i bambini, che in sala sottolineano continuamente con risate e applausi le trovate di Shaun e dei suoi amici, ma sono numerose le scene, come ad esempio la sequenza delle pecore al ristorante o i bagordi dei maiali nella fattoria abbandonata, che suscitano l’ilarità anche degli accompagnatori adulti.

Il film è scritto e diretto da Mark Burton e Richard Starzak, e non ha ovviamente interpreti umani. È in sala dal 12 febbraio.

Ugo Dell’Arciprete