Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Italiano Scoliosi: congresso nazionale

13 maggio 2014


Giovedì 15 maggio 2014, ore 17.30, a Milano, nella Sala Topazio dell’Atatahotel Executive, sarà presentato alla stampa il congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e del Gruppo Italiano Scoliosi (SICV&GIS), giunto alla sua 37° edizione, che si svolgerà dal 15 al 17 maggio proprio presso Atahotel Executiv.

Saranno presentati alla stampa tutti i contenuti del congresso, cui interverranno esperti italiani e stranieri per confrontarsi sulle diverse patologie della colonna vertebrale. Innanzitutto le deformità, la scoliosi e il dorso curvo, che interessano i ragazzi, ed anche i loro genitori e nonni: infatti oggi rispetto al passato, grazie a nuovi studi ed anche nuovi materiali, è possibile trattare queste patologie, non solo nei ragazzi, come in passato, ma anche negli adulti e negli anziani. Tra i temi trattati la patologia degenerativa del rachide cervicale e lombo-sacrale, la cervicalgia, la lombalgia, spesso accompagnate da brachialgia e sciatalgia, come nelle ernie discali o nelle discopatie ed instabilità della colonna vertebrale. Sessioni sono dedicate al tema delle fratture e dei tumori vertebrali. Inoltre si discuterà del trattamento conservativo delle patologie degenerative e delle deformità della colonna vertebrale, oggi sempre più importante sia per la prevenzione che per i costi sociali, e su questo tema è in programma un particolare corso per fisioterapisti. Verranno discussi casi clinici ed evidenziate nuove tecniche chirurgiche. Sono previste anche tre lectio magistralis di esperti a livello internazionale. Molte relazioni evidenziano i più recenti dati relativi a studi multicentrici e all’utilizzo di nuovi materiali.

Molte le novità - sottolinea il prof. Bernardo Misaggi, organizzatore e presidente del congresso - perché il confronto aperto tra esperti italiani ed esteri ci consente, con questo importante Congresso, di evidenziare come è cambiata la chirurgia vertebrale non solo in Italia, ma nel mondo. Si approfondirà anche come oggi la scoliosi e le altre patologie si possano curare meglio sia per l’età pediatrica che per gli adulti anche in età avanzata.

Interverranno il Prof . Lawrence Lenke, massima autorità statunitense per la cura della schiena, MD, Complex Spinal Deformity Reconstructive Surgeon, Washington University Orthopedics, il Prof. Giuseppe Mineo, Direttore scientifico dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini ed il Prof. Bernardo Misaggi, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Vertebrale e Scoliosi dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano, Centro di Eccellenza e di riferimento regionale.

La scuola italiana della chirurgia vertebrale - dice il dott. Bernardo Misaggi - è di alto livello e molto apprezzata dalla comunità scientifica internazionale. La presenza di molti stranieri che hanno accettato il nostro invito a partecipare al congresso è certamente un motivo di particolare orgoglio. A questo proposito vorrei sottolineare la presenza, per la prima volta in Italia, del prof. Lenke, statunitense, in quanto rappresenta, nel trattamento delle deformità, una delle massime autorità scientifiche mondiali. Abbiamo anche tra i relatori altri colleghi di grande fama internazionale, come i francesi Mazda, Dubois e Le Huec, il tedesco Mayer, lo svizzero Marchesi. Sicuramente per la presenza di ortopedici e neurochirurghi italiani, europei e americani, l’opportunità del confronto sulle diverse metodiche di trattamento della patologia vertebrale sarà l’elemento di successo di questo congresso che prevede comunicazioni brevi, proprio per lasciare più spazio alla discussione.

Il Congresso metterà a confronto anche ortopedici e neurochirurghi perché sono due figure professionali che oggigiorno collaborano positivamente per arrivare ad una uniformità nel trattamento della patologia vertebrale.

Sono sicuro - sottolinea il dott. Misaggi - che dal confronto possa mettersi in moto quel meccanismo di formazione in grado di arricchire reciprocamente le diverse figure professionali. Questo in attesa, mi auguro, dalla creazione di un corso di specializzazione universitaria in chirurgia vertebrale, in grado di unire le competenze di entrambe le specializzazioni.