Miopia e maculopatia: 1 milione di giovani italiani rischia di perdere la vista

15 marzo 2013


La maculopatia, malattia estremamente seria che potrebbe insorgere come conseguenza della miopia, soprattutto se elevata, è una patologia della retina che, se non trattata per tempo ed in modo adeguato, potrebbe far perdere la vista.  La capacità visiva di circa 1 milione di giovani pazienti italiani può avere una perdita rapida e drammatica da dieci decimi a meno di un decimo (con perdita di oltre il 90% della vista) a causa della produzione di neovasi retinici. Una situazione che, purtroppo, si evidenzia con una certa frequenza (il 5%) nei pazienti affetti da miopia elevata. Su questi pazienti bisogna intervenire con assoluta prontezza, mediante una terapia che ha dimostrato un’indiscutibile, straordinaria efficacia e che oggi, solo in Italia, non è più disponibile, obbligando i medici oculisti a curare questi pazienti con cure obsolete, inefficaci e fin pericolose.

La maculopatia è una situazione che, purtroppo, si evidenzia con una certa frequenza nei pazienti affetti da miopia elevata. - spiega Matteo Piovella Presidente della Società Oftalmologica Italiana - Su questi pazienti bisogna intervenire con assoluta prontezza, mediante una terapia che ha dimostrato un’indiscutibile, straordinaria efficacia e cioè la terapia intravitreale. Si tratta di utilizzare farmaci quali Avastin e Lucentis ossia terapie innovative.  La medicina basata sull’evidenza - continua Piovella - ha da tempo e con estrema ed assoluta chiarezza, certificato questa terapia come la più efficace nella cura  delle maculopatie essudative, con l’incredibile risultato di un  ripristino rapido della vista a volte dopo una sola iniezione In sintesi, con una o due sole iniezioni intravitreali la maggior parte di questi giovani pazienti risolve la malattia.

Purtroppo in Italia il medico oculista è obbligato a sottoporre questi pazienti alla terapia fotodinamica: una cura obsoleta e abbandonata a causa della sua inefficacia ed addirittura pericolosità. Questo perché la legge cosiddetta Di Bella non permette di utilizzare una terapia off-label (quindi senza l’indicazione scritta nel foglietto illustrativo) in tutti i casi in cui vi sia una efficace terapia on-label (quindi con l’indicazione scritta sul foglietto illustrativo).

I Medici Oculisti per far fronte ai casi di maculopatia dovuta alla miopia elevata, quindi, a norma di legge non possono usare farmaci indiscutibilmente efficaci, ma sono obbligati ad usare una terapia inefficace e pericolosa, come la terapia fotodinamica.

Per questo la Società Oftalmologica Italiana (SOI) chiede, con forza e decisione, un intervento immediato di AIFA e del Ministero della Salute