Egli ebbe la straordinaria capacità di essere progettista e imprenditore simultaneamente e non solo, ma quella di riunire nell‘oggetto progettato tecnologia e poesia.
Per questo la Triennale nel centenario della nascita, gli dedica un antologica curata da Marco Romanelli e Sandra Severi Sarfatti che si propone di mettere in luce questo creatore che nel 1939 fondò con Maurizio Tempestini “Arteluce” ceduta poi nel 1973 alla Flos. Furono ben 600 gli oggetti prodotti dalla sua attività, non solo progettati da lui, ma anche dagli amici Zanuso, Bbpr, Frattini, Gregotti, Mari, Munari. Quella sua idea pionieristica di “luce fatta ad arte” mettendo la tecnica dell‘industria al servizio dell‘uomo contemporaneo lo rese noto nel mondo di allora e le sue lampade finirono sui transatlantici “Biancamano”, “Andrea Doria”, “Raffaello”, “Michelangelo”. Con la lampada “1055S” vinse il Compasso d‘ Oro nel 1955 per la sua componibilità in quanto era venduta in una scatola. Il suo maggior successo fu la lampada “Grande Nuvola” che ancora oggi illumina la sala del Teatro Regio di Torino creato da Mollino.
La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Corraini e curato da Silvana Annichiarico, direttrice del Triennale Design Museum, intende essere anche un omaggio al figlio di Gino, Riccardo, fondatore nel 1979 di “Luceplan”, tragicamente morto in un incidente d‘auto due anni fa, che l‘aveva tenacemente voluta.
Info: Triennale Design Museum - Viale Alemagna 6, Milano - fino all‘11 novembre 2012; orari: martedì/domenica 10.30-20.30, giovedì 10.30/23, lunedì chiuso - Tel. 02724341 - www.triennale.it.
Fabio Giuliani