Le più aggiornate ricerche scientifiche sul tema della nutrizione allo scopo di condurre una vita sana e felice: è stato questo il tema al centro della conferenza “La via della longevità”.

“La via della longevità”.: l’interessante teoria elaborata da Franco Berrino e Valter Longo

  Salute  

Franco Berrino, medico epidemiologo, e Valter Longo, biochimico gerontologo, hanno tenuto una interessantissima conferenza a Milano, sulle strategie preventive da mettere in pratica per rallentare i processi d’invecchiamento e mantenere l’organismo in salute.

Il tema è stato affrontato anche analizzando le terapie di supporto per varie patologie, fra cui tumore, obesità, diabete e malattie autoimmuni.

“La via della longevità” propone un confronto fra gli studi e le ricerche scientifiche più recenti, che permettono di individuare i meccanismi genetici che predispongono all’invecchiamento e di contrastarli attraverso strategie terapeutiche e preventive, fra cui la corretta nutrizione, al fine di attenuare, ridurre e ostacolare l'insorgenza di eventuali patologie connesse all’invecchiamento, ma non solo.

Tra i più importanti strumenti anti-invecchiamento, di prevenzione e di cura riveste importanza cruciale il digiuno periodico: un potente induttore di risposte biologiche che il nostro organismo ha imparato a sfruttare proteggendo e rigenerando se stesso.

Il ricavato dei proventi della serata, detratte le spese, è stato destinato da Franco Berrino alla ricerca presso l'Istituto Tumori di Milano e da Valter Longo al finanziamento di un team di nutrizionisti per assistenza a pazienti con malattie gravi in collaborazione con le Fondazioni Create Cures negli Stati Uniti e Fondazione Valter Longo in Italia.

Franco Berrino in particolare sottolinea come oggi non è tanto il cancro di per sé che accorcia la vita, bensì lo stile di vita complessivo che favorisce l'insieme delle malattie croniche. Hanno molto giovato i farmaci per la pressione, per le dislipidemie, per scoagulare il sangue… e per prevenire gli effetti collaterali mortali dei farmaci, nonché le tecnologie diagnostiche e interventistiche.

Ma gli studi epidemiologici suggeriscono che un successo ancora maggiore potrebbe avvenire correggendo i principali fattori di rischio legati allo stile di vita: tabacco, sedentarietà, cibo spazzatura e, con tutta probabilità, mancanza di vita spirituale. Otterremmo non solo una maggiore longevità, bensì una longevità in salute, autosufficiente e, chissà, più saggia.

Valter Longo invece sottolinea che per l’elaborazione della dieta della longevità si è basato su un approccio multidisciplinare, chiamato “I cinque Pilastri della Sana Longevità”, un metodo fondato sulle scoperte di ciascuna delle cinque discipline principali nell’insegnamento e nella ricerca.

Se le scelte si basano su tutti e cinque i Pilastri difficilmente possono essere invalidate da nuove scoperte, anche se possono sicuramente esserne modificate.

1) La ricerca di base, lo studio degli aspetti molecolari in modelli sperimentali riduzionistici, ma conservati tassonomicamente, che ci fornisce conoscenze fondamentali sui nessi tra componenti dei cibi, geni, invecchiamento e malattie.

2) L’epidemiologia, un approccio di enorme importanza basato sulla matematica e sulla comprensione delle conseguenze dei comportamenti di intere popolazioni.

3) Gli studi clinici: la prova definitiva per dimostrare gli effetti di un alimento o di uno stile alimentare su fattori di rischio e sulle malattie.

4) Lo studio dei centenari e delle popolazioni con longevità record, che offre dati a supporto di sicurezza, efficacia e accettazione di una determinata linea di condotta alimentare.

5) Studio dei sistemi complessi, pilastro che non riguarda studi precisi, ma integra gli altri quattro e nasce dal bisogno di semplificare il più possibile la complessità del corpo umano identificando macchine che possano fare da modello per fornirci informazioni sulle funzionalità e le disfunzionalità dei suoi organi e sistemi: lo studio di sistemi complessi permette di analizzare un problema che riguarda gli essere umani usando un approccio più ingegneristico, che prende in considerazione le interazioni tra cibo, danneggiamento e invecchiamento confrontandole con dinamiche simili in sistemi quali le auto o gli aerei.

Dunque è fondamentale definire gli alimenti migliori per mantenersi in salute a lungo.

Il Codice Europeo Contro il Cancro raccomanda di mangiare quotidianamente gli ingredienti presenti nella dieta mediterranea tradizionale: cereali integrali, legumi, verdure, frutta, compresa la frutta a guscio, e, saltuariamente, pesce azzurro. Studi su centinaia di migliaia di persone - sia quelli condotti in Europa, sia quelli condotti negli Stati Uniti d'America - hanno coerentemente mostrato che, a parità di età e di altri fattori che influenzano la mortalità, chi ha questo stile alimentare muore significativamente meno non solo di cancro, ma anche di malattie del cuore, dei polmoni, dello stomaco, dell’intestino, e anche di malattie infettive.

Le modalità con cui questi cibi vanno assunti riflettono la saggezza tradizionale contadina, che si può racchiudere nel proverbio: “Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero”.

Facciamo in modo di alzarci tutti presto e condividere un’eccellente colazione con pane integrale, olio extravergine di oliva, frutta a guscio, creme di cereali, muesli, farinata di ceci, composte di frutta, frutta fresca... e con una cena leggera privilegiamo gli aspetti spirituali e le emozioni positive delle relazioni famigliari.

Secondo Longo, la dieta migliore è una dieta vegana/pescetariana, in cui le proteine derivano principalmente dai legumi (ogni giorno) e dal pesce/frutti di mare 2-3 volte a settimana (di piccole dimensioni, per evitare l’accumulo dei metalli pesanti).

I grassi devono essere presenti, ma si consiglia di massimizzare l’assunzione di quelli “buoni” (insaturi) derivanti dall’olio extra vergine di oliva e dalle noci e limitando o eliminando quelli “cattivi” saturi, derivanti soprattutto da alimenti di origine animale.

Nemmeno i carboidrati devono essere demonizzati, ma scelti nella maniera corretta, preferendo quelli complessi presenti nei legumi, nelle verdure e nei cereali integrali, e limitando gli zuccheri e gli alimenti troppo ricchi di amidi.

È inoltre importante mantenere una restrizione oraria dei pasti di 12 ore al giorno, che corrisponde al digiuno notturno: se per esempio si finisce di cenare alle 20:30, bisognerebbe fare colazione verso le 8:30. È bene anche non mangiare nell’arco delle 3-4 ore prima di coricarsi.

Gli alimenti da evitare invece sono per lo più: troppa carne, troppo zucchero, troppe farine raffinate, troppo cibo industriale, troppo cibo sono da evitare. Gli studi sugli animali mostrano che riducendo la quantità di cibo del 20-30% si prolunga la vita e si riduce l'incidenza delle malattie croniche.

Ci sono poi cibi particolarmente negativi, come le bevande zuccherate, le carni lavorate (i salumi), i cibi contenenti grassi idrogenati (molta pasticceria dolce e salata) che le organizzazioni sanitarie internazionali raccomandano di evitare.

Dunque consapevolezza alimentare prima di tutto!

Consapevolezza di cosa stiamo mangiando, se è un cibo vero, se ha un gusto vero, se è un cibo prodotto per nutrire o per il profitto, se è drogato da ingredienti che danno assuefazione, se viene da vicino o da lontano, quanto è avvelenato da diserbanti, pesticidi, antibiotici, se la sua produzione ha avvelenato la terra, l'acqua, l'atmosfera, se ha tolto il cibo ad altri, se ha sfruttato altri, se ha comportato sofferenze evitabili ad animali...

E poi tenere sotto controllo il peso corporeo e la circonferenza addominale (inferiore a 94 cm nell’uomo e a 80 cm nella donna): il girovita abbondante può essere associato a maggiore incidenza di diabete, pressione alta, colesterolo alto e disturbi cardiaci.

Mantenersi attivi, riuscendo a integrare nella propria quotidianità un’attività fisica facile da fare e che, a lungo andare, non danneggi ossa e cartilagine. Praticare da 2 ore e mezzo a 5 ore alla settimana, di cui 15-30 minuti più “spinti” integrando anche con attività quotidiane, come andare al lavoro a piedi, fare le scale invece di prendere l’ascensore ecc.

Franco Berrino nel 2015 ha fondato con la giornalista Enrica Bortolazzi l’Associazione La Grande Via per promuovere la prevenzione e la longevità in salute attraverso il cibo sano (“il cibo dell’uomo”), il movimento (l’esercizio fisico e il cambiamento delle abitudini) e la vita spirituale (la meditazione e la preghiera). Ha pubblicato i volumi divulgativi Il cibo dell’uomo (Franco Angeli, 2015); con Luigi Fontana, La Grande Via (Mondadori, 2017); Medicina da Mangiare (Franco Angeli, 2018) e con Daniel Lumera e David Mariani il bestseller Ventuno giorni per rinascere (Mondadori, 2018), libro di benessere più letto in Italia nel 2018. Fresco di stampa il suo nuovo libro scritto con Daniel Lumera La via della leggerezza (Mondadori, 2019).

Valter Longo, professore biochimico gerontologo con all’attivo un’esperienza trentennale nell’ambito della sana alimentazione e longevità, é riconosciuto a livello mondiale come uno dei leader nel campo degli studi sulla longevità in salute, sull’invecchiamento e sulle malattie a esso collegate, con pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche tra cui Nature, Science e Cell.

Nel 2015 la rivista americana Time ha usato le sue ricerche per definire le nuove linee-guida per l’alimentazione e lo ha eletto «guru della longevità», successivamente, nel 2018, Time lo ha inserito nella lista dei 50 personaggi più influenti al mondo nell’ambito della salute.

LA GRANDE VIA

La Grande Via è l’associazione fondata nel 2015 dal dott. Franco Berrino e dalla giornalista Enrica Bortolazzi allo scopo di favorire iniziative volte a promuovere la salute, il benessere e la longevità in salute.

La Grande Via crede nella possibilità di ridurre il numero delle persone che soffrono di patologie croniche e nella possibilità che sempre più persone giungano a età avanzata in completa salute, e crede che la chiave per mantenere e riacquistare un pieno benessere psicofisico sia la combinazione di buone e semplici abitudini quotidiane per coltivare la quiete interiore, nutrire il corpo con cibo sano e svolgere un benefico e gratificante esercizio fisico.

La ricerca scientifica ha comprovato che opportune scelte nutrizionali e programmi di esercizio fisico, associati a tecniche di respirazione e di meditazione, sono essenziali per prevenire l’accumulo di danno molecolare e cellulare che, nel tempo, conduce allo sviluppo di molteplici malattie croniche degenerative e al decadimento psicofisico.

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