Illustrate le aspettative di business sulla base di un contributo elaborato da Atish Gude, Chief Strategy Officer di NetApp

NetApp: Predictions 2019

  Nuove Tecnologie  

Giovedì 17 gennaio Roberto Patano, Sr. Manager Solutions Engineer di NetApp Italia, ha spiegato le aspettative di business in base alle 2019 Perspectives, costituite da cinque veri e propri contenitori di innovazione, in grado di guidare le strategie nei prossimi mesi.

Business e tecnologia sono collegate da tematiche comuni, come, per esempio, l'intelligenza artificiale (AI), al centro delle tendenze nello sviluppo, nella gestione dei dati e nella fornitura di applicazioni e servizi edge, core e cloud. Fondamentali sono anche la containerizzazione come tecnologia abilitante fondamentale e la crescente intelligenza dei dispositivi Internet of Things (IoT). In questo contesto in continua evoluzione e trasformazione gli sviluppatori hanno la necessità di creare nuovi paradigmi e tecnologie attraverso cui perseguire un vantaggio competitivo a lungo termine.

AI, IoT, astrazione, multi-cloud e affermazione dei container, dunque, sono i cinque trend che NetApp ha individuato come trainanti l’IT nei prossimi mesi.

L’AI si svilupperà rapidamente, soprattutto nel cloud - Ancora in una fase iniziale di sviluppo, le tecnologie AI elaboreranno enormi quantità di dati, la maggior parte dei quali sarà nei cloud pubblici. Un numero in rapida crescita di software e strumenti di servizio per l'AI - principalmente nel cloud - renderà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sempre più facile. Questo consentirà alle applicazioni AI di offrire prestazioni elevate e scalabilità, sia on che off premise, e di supportare protocolli multipli di accesso ai dati e vari nuovi formati di dati. Di conseguenza, l'infrastruttura che supporta i carichi di lavoro AI dovrà anche essere veloce, flessibile e automatizzata. Mentre l'AI diventerà certamente il prossimo terreno di confronto per i fornitori di infrastrutture, la maggior parte dei nuovi sviluppi sarà rivolta al cloud.

Nelle aziende la trasformazione digitale sta coinvolgendo sempre di più varie linee di produzione ed è qui che la tecnologia sta giocando un ruolo fondamentale quale abilitatore di rivoluzione. Come anticipato da una delle analisi di IDC, vediamo nell’AI un segmento di sicuro interesse, in grado di legare le varie esigenze di digital transformation in giro per il mondo. - ha detto Patano - Il campo dell’Intelligenza Artificiale si svilupperà rapidamente, soprattutto nel cloud. Questo perché la nuvola rappresenta un habitat nativamente pensato per ospitare ed elaborare grandi quantità di dati, soprattutto nei cloud pubblici. Ciò consentirà alle applicazioni AI di offrire prestazioni elevate e scalabili, anche on-premise, così da supportare protocolli multipli di accesso e vari nuovi formati di dati.

IoT: i dispositivi troveranno la soluzione - I dispositivi Edge diventeranno più intelligenti e più capaci di prendere decisioni di elaborazione e applicazione in tempo reale. I dispositivi Internet of Things (IoT) tradizionali sono stati costruiti attorno a un paradigma “phone home”: raccogliere dati, inviarli per l'elaborazione, attendere le istruzioni. Ma con l'avvento delle reti 5G, per prendere decisioni in tempo reale non si potrà aspettare che i dati facciano il giro su un cloud o un data center e tornino indietro; inoltre, la quantità dei dati disponibili sta aumentando a un tasso di crescita considerevole. Di conseguenza, l'elaborazione dei dati dovrà avvenire vicino al consumatore, con una maggiore capacità di elaborare i dati. I dispositivi e le applicazioni IoT - con servizi integrati come l'analisi e la semplificazione dei dati - diventeranno più veloci, efficienti e intelligenti nel decidere quali dati richiedono un'azione immediata, quali rimandare alla parte core o al cloud e persino quali dati scartare.

Il secondo punto riguarda l’IoT. - prosegue Patano - I dispositivi connessi diventeranno più intelligenti e maggiormente capaci di prendere decisioni in tempo reale. L’arrivo della rete 5G, già in via sperimentale entro la fine dell’anno, permetterà non solo di accelerare il trasferimento delle informazioni tra punti di contatto ma anche di accrescere la qualità del dato. Essenziale dunque il consolidamento dell’Internet delle Cose quali device profondamente integrati nella vita aziendale e dei consumatori, dunque già abilitati a far evolvere le modalità di raccolta e analisi. - prosegue Patano - Nel 2019 avremo una concreta trasformazione dei servizi di dati in commodity. Gli utenti non vogliono più preoccuparsi di alcuni aspetti dell’infrastruttura, che peraltro spesso non sanno nemmeno dove si trova. Vogliono solo che funzioni e sia sempre disponibile. Grazie a tecnologie quali quelle server-less, ci sarà una crescente tendenza verso l’astrazione dei singoli sistemi e servizi verso data fabric ibridi e multi-cloud.

Il multi-cloud darà più scelta - Il cloud ibrido e multi-cloud sarà l'architettura IT predefinita per la maggior parte delle organizzazioni più grandi, mentre le altre sceglieranno la semplicità e la coerenza di un singolo cloud provider. I container rendono i carichi di lavoro estremamente mobili. Ma i dati stessi possono essere molto meno portatili delle risorse di elaborazione e delle applicazioni e questo influenza la portabilità degli ambienti di runtime. Anche se si ha una soluzione per la data gravity, la coerenza dei dati, la loro protezione, la sicurezza e tutto il resto, è possibile dover affrontare il problema di una piattaforma di lock-in e di servizi specifici del cloud provider in cui i dati non possano essere del tutto trasferiti attraverso le diverse piattaforme cloud. Di conseguenza, le organizzazioni più piccole svilupperanno capacità interne come alternativa ai fornitori di servizi cloud, o sceglieranno la semplicità, l'ottimizzazione e la gestione hands-off derivante dall'acquisto da un unico cloud provider. È inoltre possibile fare affidamento sui service provider per sviluppare nuovi elementi distintivi per premiare chi sceglie il lock-in. D'altra parte, le organizzazioni più grandi richiederanno la flessibilità, la neutralità e l'economicità di poter spostare le applicazioni tra cloud diversi. Sfrutteranno container e data fabric per rompere il lock-in, per garantire la portabilità totale e per controllare il proprio destino. Qualunque sia il percorso che scelgono, le organizzazioni di tutte le dimensioni saranno chiamate a sviluppare politiche e pratiche per ottenere il massimo dalla loro scelta.

Anche attraverso una soluzione di data gravity, si potrà avere coerenza, protezione e sicurezza del dato. Il concetto che accomunerà le diverse esigenze è quello di flessibilità. L’ottimizzazione e la riduzione dei costi, uniti alla convenienza di una struttura leggera ma completa è lo scopo a cui tutti guardano, col fine di raggiungere una economicità che coinvolga varie unità di business. Qualunque sia il percorso scelto, le imprese saranno chiamate a sviluppare politiche e pratiche per ottenere il massimo”.

La promessa del container: novità davvero interessanti - L'orchestrazione cloud basata su container consentirà lo sviluppo di applicazioni cloud ibrido. I container promettono, tra le altre cose, la libertà dal lock-in del fornitore. Mentre le tecnologie di containerizzazione come Docker continueranno ad avere rilevanza, lo standard de facto per lo sviluppo di applicazioni multi-cloud sarà Kubernetes. Le nuove tecnologie di orchestrazione cloud basate su container consentiranno lo sviluppo di applicazioni hybrid cloud, il che significa che verranno sviluppate nuove applicazioni per casi d'uso sia pubblici che on-premise: non più applicazioni di trasferimento da un ambiente all’altro. In questo modo sarà sempre più semplice spostare i carichi di lavoro verso il luogo in cui vengono generati i dati anziché il contrario.

L’approccio del cloud basato sui container semplificherà lo sviluppo di applicazioni su cloud ibrido. Inoltre, nonostante le tecnologie di containerizzazione come Docker continueranno ad avere rilevanza, lo standard per lo sviluppo di applicazioni multi-cloud sarà Kubernetes, con nuove applicazioni in-cloud più fortemente aperte allo sviluppo sull’ibrido, per dar seguito sia a casi d’uso pubblici che on-premise. - conclude Patano - In questo modo sarà sempre più facile spostare i carichi di lavoro verso il luogo in cui vengono generati i dati e non più il contrario.

Info: www.netapp.it

Giovanni Scotti

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