L’annuncio è stato dato a Milano nella sede centrale del Club Alpino Italiano

Il Monte Bianco candidato alla lista UNESCO del Patrimonio Mondiale

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

Le associazioni ambientaliste candideranno il Monte Bianco all’iscrizione nella lista  UNESCO del Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità

La montagna più alta d´Europa (4.810 m.), posta sul confine tra Italia, Francia e Svizzera,  non è ancora sottoposta ad alcuna protezione riconosciuta a livello internazionale” ha spiegato Elio Riccarand, presidente di Pro Mont-Blanc,  struttura che unisce le associazioni italiane, francesi e svizzere impegnate nella salvaguardia del massiccio.

"Le montagne sono fra i territori più fragili del pianeta” ha sottolineato Annibale Salsa, presidente del Club Alpino Italiano, auspicando che si arrivi presto a riconoscere questa emergenza per il Monte Bianco, massiccio  più visitato d’Europa. L’alpinista Alessandro Gogna, portavoce di Mountain Wilderness, ha ribadito l’appoggio all’iniziativa, ricordando il ruolo fondamentale del Monte Bianco per la nascita e lo sviluppo dell’alpinismo. L´alpinismo ha rappresentato per le popolazioni di montagna una opportunità di sviluppo, un fattore di ricchezza. Opportunità che deve ora diventare anche un impegno per la salvaguardia del territorio e la protezione dell´ambiente naturale. Claudio Smiraglia, presidente del Comitato glaciologico italiano, ha insistito sul fatto che il Monte Bianco è un monumento naturale eccezionale. E´ il massiccio più elevato dell´arco alpino, con il ghiacciaio più esteso d’Europa. Le sue rocce di granito testimoniano una storia geologica che precede la genesi delle Alpi. Il suo sistema glaciale riunisce tutti i tipi di ghiacciaio, da quelli a calotta alle lingue glaciali che scendono a valle verso le zone abitate. Con la sua flora e la sua fauna presenta lo spettacolo completo delle manifestazioni della vita nelle varie fasce di altitudine.Il Monte Bianco, culla dell´alpinismo e della ricerca alpina, cima emblematica  dell’Europa, è un monumento naturale unico che merita e richiede un’adeguata protezione.

L’iniziativa ha già ricevuto il sostegno del Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che a breve dovrebbe incontrare il suo omologo francese, Christine Lagarde, per parlare anche di questo argomento.

A breve è previsto un incontro tra l’amministrazione regionale valdostana e l’associazione Pro Mont-Blanc che ritiene di poter presentare la candidatura all’UNESCO già nel 2008.

Rimane da ottenere il consenso delle popolazioni residenti che, all’interno dello schema di sviluppo sostenibile dell’Espace Mont-Blanc, non avevano messo la candidatura UNESCO fra le priorità immediate.

Per sostenerne la candidatura, Pro Mont-Blanc ha redatto la brochureUn gioiello straordinario che non è eterno e non è tutelato” che  documenta il valore e l´unicità del Monte Bianco. La pubblicazione è stata stampata in 30.000 copie, in tre lingue (italiano, francese, inglese) e diffusa in Italia, Francia e Svizzera. Il documento è scaricabile dal sito dell’Associazione.

Un termometro per il Monte Bianco.

Le associazioni ambientaliste, ha annunciato Elio Riccarand, stanno lavorando anche ad un altro originale progetto transfrontaliero per tenere costantemente sotto osservazione lo stato di salute del Monte Bianco e del suo territorio.

Si istituirà un Osservatorio con lo scopo di  esaminare una serie di indicatori ( qualità dell’aria, traffico, agricoltura, servizi sociali e così via) per riconoscere i punti di criticità del territorio e attuare gli interventi necessari. Il progetto redatto per l´Osservatorio  prevede la creazione di una Banca dati, con 80 indicatori per misurare il grado di sviluppo sostenibile. I dati riguarderanno il territorio di 15 Comuni: 5 in Italia, 7 in Francia, 3 in Svizzera. Tale Banca dati sarà aggiornata ogni anno e resa pubblica su Internet. Inoltre, ogni tre anni, verrà redatto un Rapporto sullo stato del territorio del Monte Bianco Si tratta di uno strumento che consentirà di individuare quali sono i punti critici e come si può migliorare la situazione con adeguate scelte politiche e amministrative.

Giuditta Bricchi

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