Cynny Spa ha sviluppato la rivoluzionaria tecnologia MorphCast ed ha messo on line il nuovo sito www.morphcast.com

Cynny: 10 consigli per una navigazione più sicura dei nostri minori

  Nuove Tecnologie  

Un sondaggio condotto in Italia dal Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri, evidenzia che, già nel primo anno di vita un bambino su cinque entra in contatto con il telefonino e che l'80% dei bambini tra i tre e i cinque anni sa utilizzare lo smartphone o il tablet per aprire le app di gioco e quelle che riproducono i cartoni animati.

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, smartphone e simili andrebbero vietati fino ai 10 anni, mentre molti pediatri americani li sconsigliano solo prima dei 24 mesi.

La sicurezza online, dunque, è una priorità, soprattutto quando davanti allo schermo ci sono dei bambini.

Per filtrare i contenuti e proteggere i dati personali dei minori ora l’azienda fiorentina Cynny, con sedi in USA, Regno Unito e, da qualche giorno, anche in Cina ha sviluppato la tecnologia MorphCast, che introduce un sistema innovativo per tutelare i dati degli utenti e si può vedere in azione sul nuovo sito www.morphcast.com.

Per l’occasione, Cynny, fondata nel 2013 da Stefano Bargagni, ha anche stilato dieci regole per proteggere i piccoli dalle insidie del Web.

  1. Scegliere i filmati su YouTube - YouTube è l’app preferita dai piccoli, ma prima di fare per loro una ricerca di video è consigliabile disattivare la riproduzione automatica regolata dall’algoritmo e scegliere di persona ogni filmato che verrà visualizzato. E’ bene diffidare dei titoli che riportano un ammasso di parole chiave attraenti per i piccoli.
  2. Occhio alle chat - Le chat sono il luogo preferito dai predatori della rete. Se vostro figlio non può fare a meno di chattare con i suoi coetanei è opportuno fargli utilizzare il telefono di un genitore e solo per qualche minuto.
  3. Leggere le informative - Ogni servizio dovrebbe spiegare bene in che modo gestisce i dati personali degli utenti. Se le informative non sono chiare o convincenti, è bene lasciar perdere. Se si deve creare un profilo utente è bene farlo insieme al minore e conoscerne la password.
  4. Attenti ai permessi - Quando, al momento dell’installazione, un’app chiede il permesso di accedere alle foto e alla rubrica, un’attenzione particolare andrebbe rivolta alla provenienza e affidabilità del programma. Se si ha un dubbio, meglio disinstallare subito. Particolare attenzione meritano le app che consentono di fare acquisti in-app; se sono serie, dovrebbero anche consentire di disattivarli o bloccarli.
  5. Attenzione ai link - Quando scopriamo un sito o un’app che potrebbero interessare i nostri figli, sarebbe opportuno esplorare il contenuto e controllare che tipo di link e pubblicità propone. La presenza di collegamenti che portano a pagine esterne va considerato con sospetto, se non se ne conosce il contenuto.
  6. Impostare il parental control -Prima di dare uno smartphone in mano a un bambino è necessario cambiare alcune impostazioni. Sia su Android, sia su iPhone, è possibile attivare il parental control per limitare l’accesso ad alcune app e bloccare gli acquisti. Inoltre, si possono filtrare i risultati dei motori di ricerca, tracciare la navigazione e impedire la cancellazione della cronologia.
  7. Google Play Store - Per proteggere i figli da applicazioni non adatte alla loro età, sugli smartphone Android è possibile impostare un account Famiglia sul Google Play Store. In questo modo, quando il figlio vorrà scaricare un'applicazione dal proprio smartphone, i genitori riceveranno una notifica e dovranno fornire il consenso all'operazione.
  8. Utilizzare software specifici - Esistono software pensati per garantire una navigazione protetta ai bambini. Di solito, tengono in considerazione due aspetti: le liste nere e l’analisi lessicale. Nella lista nera finiscono tutti i siti classificati come inadatti, mentre l’analisi lessicale controlla in tempo reale e censura le pagine che ospitano temi specifici, come razzismo, droghe, ecc. Il limite più grande di questi software sta nell’incapacità di analizzare contenuti in altre lingue o non testuali, come video e immagini.
  9. Computer in vista - Se i bambini usano un computer fisso, il consiglio è di tenerlo in un luogo centrale della casa: in cucina, in salotto, ma non nella camera dei piccoli. Anche un tablet o uno smartphone andrebbero usati solo in aree da dove è possibile tenerli sotto controllo.
  10. Internet e la vita reale - Far capire ai ragazzi che le azioni sul web possono avere conseguenze nella vita reale è fondamentale. E’ quindi opportuno spiegare loro di non compilare mai nessun modulo senza l’autorizzazione dei genitori e non rispondere mai a email o richieste di contatto.

Per il futuro, però, la risposta è MorphCast, un nuovo formato multimediale adattativo, che coinvolge il pubblico, proteggendone la privacy.

La piattaforma MorphCast, sviluppata internamente (attualmente la Società dispone di un team di 17 programmatori esperti in AI e Reti neurali) in collaborazione con l'Università CVC di Barcellona e il MICC di Firenze, non necessita dell'ausilio di cookie: tramite la telecamera del device, infatti, la tecnologia, rivoluzionaria, riconosce l’età, il sesso e le espressioni facciali di una persona, senza comunicare tali informazioni al sito che si sta visitando. MorphCast si accorge immediatamente se il dispositivo è usato da un minore e capisce anche se la sua espressione è di disgusto, panico o di gioia. Di conseguenza, può consentire o negare a monte la visione di contenuti inappropriati.

Info: www.cynny.it - www.MorphCast.com

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