Un film di Steve Bendelack. Con Rowan Atkinson, Willem Dafoe, Jean Rochefort, Max Baldry, Emma De Caunes, Karel Roden. Genere Commedia, colore, 90 minuti. Produzione Gran Bretagna 2007

Mr. Bean’s Holiday

  Cultura e Spettacoli  

Un´opera surreale – come surreale per definizione è Mr.Bean - con imprevedibili spunti lirici e una garbata, ma lucida critica al mondo del cinema, fasullo, a volte noioso, fatto, in ogni caso, di apparenze, di immagini, di registi narcisisti e piccoli attori sconosciuti che arrancano per un attimo di gloria.

La vicenda,come spesso succede, è rocambolesca, ricca di spunti comici e fantasiosi.

Mr.Bean ha vinto il Primo Premio della lotteria organizzata dalla parrocchia del quartiere. Con un sol biglietto ha vinto una videocamera nuova di zecca e realizzato un suo sogno: passare una settimana di vacanza nel Sud della Francia.

Soggiornerà a Cannes e proprio al culmine del suo famoso festival cinematografico.

Prende l´Eurostar per Parigi e filma tutto con la sua nuova videocamera. Alla Gare de Lyons chiede ad un altro viaggiatore di riprenderlo mentre sale sul treno per Cannes. L´uomo è Emil Duchesvsky, un regista cinematografico russo che sta andando a Cannes perché membro della giuria del Festival. Emil gli fa questo favore, ma nella confusione delle riprese, viene lasciato sulla piattaforma accanto ai binari mentre il treno lascia la stazione.

Mr. Bean sta viaggiando verso il Sud quando si accorge che il figlio di Emil, Stepan, di 10 anni, è sul treno senza suo padre. Nessuno dei due parla la lingua dell´altro.

C’è la poesia di alcuni paesaggi: la montagna rosa su cui il nostro protagonista si arrampica, i campi gialli mossi dal vento, l’espressione intensa del ragazzo che in una delle prime scene “perde” il padre.

All’inizio, non cogliamo il senso di tutte quelle infinite disavventure tra il demenziale, il grottesco, il lirico ma, alla fine, tutto si ricompone in una magica armonia: ogni pezzo del puzzle che l’Autore ha costruito trova il suo senso.

Nulla viene sprecato, nessun fotogramma, nessun personaggio: tutti, alla fine, non solo metaforicamente, si riuniscono in un coro che è un inno alla serenità delle persone semplici, come di fatto è Mr. Bean.

Dunque, una scrittura abile, che tocca argomenti anche delicati - Mr Bean ha rapito il figlio del famoso critico cinematografico? - in modo leggero, ma avvincente, con un attore che ha saputo anche questa volta rinnovarsi pur mantenendo le caratteristiche del suo personaggio e che, seguendo la sua bussola, passa attraverso le convenzioni conservando intatta la sua freschezza!

Rosella Barone

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