La mostra potrà essere visitata dal 16 settembre 2017 al 7 gennaio 2018

Bellinzona, Museo Civico Villa dei Cedri: Honoré Daumier: attualità e varietà

  Cultura e Spettacoli  

A Milano, presso il Centro Svizzero, è stata presentata la mostra Honoré Daumier: attualità e varietà, che si terrà ,dal 16 settembre 2017 al 7 gennaio 2018, al Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona.

L’esposizione monografica, curata da Matteo Bianchi e Carole Haensler Huguet, conservatrice del Museo stesso. è tutta dedicata alla figura di Honoré Daumier (Marsiglia 1808 - Valmondois 1879), pittore, litografo, incisore, disegnatore e scultore, che, con la sua produzione, ha descritto la realtà in maniera distaccata, collocandosi, insieme a Courbet e Millet, fra i pionieri del Realismo, movimento culturale erede del Positivismo, sviluppatosi in Francia intorno al 1840.

La mostra segue il percorso umano ed artistico di Honoré Daumier, dagli esordi alle ultime litografie, non in modo cronologico, ma tematico: il Museo di Villa dei Cedri riflette, così, sulla questione sociale, sul conflitto tra i notabili e gli emarginati. L’artista, fra polemica ed ironia, illustra e commenta la vita difficile dei poveri, che, dagli scantinati, spiano i passi eleganti dei signori, o che, dagli abbaini, guardano teneramente la luna.

La mostra si articola in diversi capitoli, che corrispondono a temi specifici dell’opera dell’artista:

Nella sezione Daumier e lo sviluppo della società moderna troviamo scene di trasporti pubblici, passeggiate sugli Champs-Elysées, scampagnate o vacanze al mare, nonché i lavori intitolati Croquis parisiens, che documentano la vita quotidiana dei parigini, senza dimenticare gli emarginati creati dalla nuova realtà sociale delle città industriali, come gli inquilini delle cantine o dei sottotetti ed i vagabondi.

La sezione Daumier, gli esordi satirici mette al centro la caricatura politica e les portraits charges, lavori che costeranno anche il carcere a Daumier. La sezione punta soprattutto sul lato giornalistico e documentaristico dell’autore. In particolare sarà presente la famosa litografia Rue Transnonain, le 15 avril 1834; simbolo della ‘pulizia’ operata dalla censura negli anni intorno al 1835. Un’altra opera altamente rappresentativa di questo tema è la litografia Celui-là, on peut le mettre en liberté! il n’est plus dangereux.

La sezione Daumier e l'Europa permette di valorizzare le litografie della fine della carriera dell’artista, che, a suo tempo, sono state disprezzate.. A lungo imbavagliato dalla censura sotto Napoleone III, Daumier è stato costretto a tacere sulla politica dell’Impero, ma si è rivolto a quella straniera, trattando il tema della formazione dell’Europa, speranza condivisa nelle rivoluzioni del 1848. Le litografie ‘storiche’ del periodo 1850-1860 contano tra i suoi capolavori. Con questa parte del suo lavoro Daumier assurge a simbolo dell’artista che sa portare fino in fondo una battaglia generosa, con il vigore del suo stile e con la scelta di un mezzo d’espressione popolare come la stampa e di una tecnica, la litografia, che permetteva una massima distribuzione e disponibilità per tutti.

La sezione La giustizia riunisce litografie e disegni dedicati alla commedia umana che si svolge all’interno dei palazzi di giustizia. Qui la satira di Daumier colpisce gli avvocati pieni di sé, i giudici refrattari ad ogni compassione (Sotto il guanto di velluto del giudice - scriveva Victor Hugo - si intuiscono gli artigli del boia), le vittime e gli imputati privi di ogni speranza.

Il mondo dell'arte e degli artisti, infine, include le serie legate al lavoro dell’artista, come le Scènes d'atelier (1840 e 1848), Les artistes (1848-1849; 1865), Les paysagistes (1864-1865), Les artistes à la campagne (1865). Nelle litografie su temi come il mercato dell’arte e le mostre, da Le public du Salon (1852) alla serie Croquis pris à l'exposition (1864-1865), Daumier emerge come ‘critico d’arte’, pacifico ma ironico, che si sofferma tanto sulle giurie accademiche quanto sul pubblico borghese, di cui denuncia l’ignoranza e l’eccesso di pudore. L’artista rivolge poi il suo sguardo divertito al mondo del teatro e della musica, diviso tra scherno e compassione: suo padre stesso, vetraio di professione, aveva tentato a Parigi la carriera drammaturgica, senza successo, trascinando la famiglia intera in un vortice di problemi economici. Non manca il nascente tema della fotografia, come si vede in Nadar élevant la Photographie à la hauteur de l’Art (1862).

Lungo il percorso, a Bellinzona, si possono ammirare circa 120 litografie e silografie, una trentina di sculture ed alcuni disegni e matrici.

La mostra sarà corredata da un catalogo in doppia edizione, francese e italiana, pubblicato con Pagine d’Arte (Tesserete/Parigi), che raccoglierà contributi dei curatori Matteo Bianchi e Carole Haensler Huguet, e di tre esperti quali Michel Melot, già direttore del Dipartimento delle Stampe della Biblioteca Nazionale Francese di Parigi, Jürg Albrecht, già direttore del Dipartimento di studi d‘arte presso l’Istituto svizzero di studi d‘arte SIK-ISEA a Zurigo e Sylvie Gonzalez, direttrice del Museo d’Arte e di Storia di Saint-Denis.

Parallelamente alla mostra, un fitto calendario di eventi per famiglie e adulti offre una combinazione di proposte con l’intento di approfondire l’esperienza della visita alla mostra e stimolare i partecipanti a riflettere sull’attualità dei messaggi trasmessi nelle opere di Daumier. In particolare sarà proposta in tre date una Camminostoria con Honoré Daumier, ovvero una passeggiata a piedi da Villa dei Cedri alla stazione ferroviaria di Bellinzona a cura della storica ticinese Giulia Pedrazzi. L’itinerario guidato si propone di raccontare all’artista francese i mutamenti sociali e le trasformazioni nel tessuto urbano avvenuti a Bellinzona nel corso dell’Ottocento. E le analogie con le scene di vita quotidiana parigina esposte a Villa dei Cedri non mancano! Il percorso si snoderà da Villa dei Cedri: residenza periurbana e luogo di soggiorno estivo per alcune famiglie patrizie, la Villa disponeva di possedimenti terrieri che dava in affitto a famiglie contadine. Qui convergono dunque le componenti sociali che hanno contraddistinto la regione fino all’Ottocento: il patriziato cittadino e la campagna contadina. Si toccherà quindi il Teatro Sociale, costruito nei pressi della vecchia Porta Locarno e da sempre punto di incontro per la vita mondana e culturale bellinzonese. Il percorso di circa un’ora si concluderà alla Stazione, dove il primo treno sostò nel 1874, e ai Quartieri San Giovanni e Officine, popolati da famiglie che, nei decenni fra i due secoli, lasciarono le campagne per cercare lavoro nel settore ferroviario.

Info, programma completo degli eventi collaterali: Honoré Daumier: attualità e varietà - Museo Civico Villa dei Cedri, piazza San Biagio 9, 6500, Bellinzona - mercoledì e venerdì, dalle 14:00 alle 18:00, sabato, domenica e festivi, dalle 10:00 alle 18:00, lunedì e martedì chiuso - ingresso intero CHF 10.00 / EUR 9.00; ingresso ridotto CHF 7.00 / EUR 6.00 - tel 0041918218520 - museo@villacedri.ch - www.villacedri.ch

Giovanni Scotti

  • img1
  • img2
  • img3
 Versione stampabile




Torna