Il turismo slow, esperienziale invia a visitare tre borghi, pittoreschi, del Parco Nazionale delle Alte Murge

Tre piccoli borghi della Puglia … Imperiale

  In viaggio tra gusto e cultura  

Tutti conoscono Castel del Monte, ma anche altri centri della Puglia Imperiale, tra le province di Bari e di B.A.T., Barletta Andria Trani, meritano una visita, soprattutto in questo 2017, che è stato definito “anno dei borghi”.

Non è possibile vedere tutti insieme 1 13 comuni: della Puglia Imperiale ne abbiamo così scelto tre, Minervino, Spinazzola e Terlizzi, tre piccoli borghi della Parco Nazionale delle Alte Murge, lontani sia dalle grandi città sia dalle grandi rotte del turismo.

Tre piccoli borghi - Minervino, Spinazzola e Terlizzi - che non deludono per la storia (le vie dei consoli romani, le rotte dei cavalieri che andavano ad imbarcarsi per le Crociate, i pellegrini che andavano verso i luoghi micaelici, gli studiosi della corte di Federico II), le bellezze culturali e paesaggistiche (con i sentieri della transumanza), l’ospitalità, generosa, e l’enogastronomia, eccellente.

Distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, i tre borghi possono essere raggiunti anche con piacevoli trekking a piedi, percorrendo alcuni tratti della Via Sveva del Cammino Materano, un itinerario di interesse nazionale, che fa parte della rete nazionale I Cammini del Sud, guidati dai bravissimi responsabili della società In Itinere.

Lungo i percorsi ci si immerge tra campi di papaveri rossi, ginestre, fiori gialli e viola, siepi di biancospino, distese di prati contornati da fitti boschi, jazzi di pastori e antiche fontane monumentali. Dalle colline si ammira uno stupendo panorama che va dal Vulture al Gargano fino al mare Adriatico.

Il borgo di Minervino Murge (il nome deriva forse dalla dea Minerva), di origini antichissime, è meta di un turismo devozionale che visita la grotta di San Michele Arcangelo, citata già in un documento dell’abbazia di Monte Cassino dell’anno 1000. La spelonca, profonda, è stata generata da una grande scossa tellurica nel quaternario ed ha un altare collocato in fondo, venerato da migliaia di pellegrini, passati da qui nei secoli.

Nel borgo di Minervino Murge, definito Balcone delle Puglie per la sua posizione dominante, ci sono i resti del grande castello normanno svevo, la grande chiesa madre con un’imponente facciata in romanico pugliese, che conserva il cosiddetto crocifisso nero miracoloso, le torri di difesa, e il centro storico definito “Scesciola”, dalla parola araba che significa labirinto, di tipico impianto medievale, che, tuttora, è formato da un dedalo di viuzze, case addossate una all’altra, archi che le sostengono, portoni e scalette in pietra.

Altro piccolo borgo da visitare è Spinazzola, collocato in cima ad un’altura proprio al confine tra la Puglia e la Basilicata. Qui, nel 1615, è nato il suo cittadino più illustre, Papa Innocenzo XII, della famiglia Pignatelli, feudatari della città. Il piccolo borgo lo celebra ovunque, soprattutto nella chiesa madre dove il futuro papa ricevette il battesimo. Qui, a Spinazzola, c’è anche l’Ospedale dei Templari, il primo ospedale della Puglia, che fu costruito per accogliere i pellegrini, i cavalieri e i crociati diretti o provenienti dalla Terrasanta.

Da visitare anche le famose fontane monumentali di Spinazzola, che testimoniano la ricchezza d’acque di questo territorio, in cui si trovano le sorgenti del Locone, il maggiore affluente dell’Ofanto,: Tra le fontane più rinomate di Spinazzola segnaliamo la fontana Di Rolla, segnalata dall’Unesco come una delle 100 sorgenti d’Italia per la “giornata mondiale dell’acqua”, che si celebra, ogni anno, il 22 marzo, e la fontana la Raica, che prese il nome dal capitano dei Saraceni, che, nel 1023, assediarono il borgo..

Infine parliamo di Terlizzi, che presenta un’altra dimensione e un’altra struttura. E’infatti molto più grande degli altri due borghi, è una cittadina di pianura, attiva soprattutto nel campo del florovivaismo, che la rende un centro di importanza internazionale.

Il monumento di maggior interesse, appena fuori dal centro storico, è la chiesa rupestre di Cesano, chiamata Santuario della Madonna del Popolo. Sorta nel 1055 come parte di un antico insediamento monastico, occupava una posizione strategica sulla via consolare Traiana, costruita nel 1º secolo d.C. e percorsa dai pellegrini. Chiesa e monastero furono arricchiti da un’alta cerchia di mura e da una torre per proteggere meglio le persone che vi si rifugiavano. Un tempo completamente affrescata, oggi la chiesa, con copertura a capriata, abside semicircolare e monofore decorate da fregio in pietra intagliata a forma di nastri, conserva qualche traccia di pitture. in cui si intravedono addirittura echi bizantini: suggeriamo di ammirare, all’ingresso, l’affresco con una Madonna con Bambino, e, nel catino absidale, affreschi con il Cristo Pantocrator, la Madre di Dio e S. Giovanni Battista.

Ogni anno, il santuario di Cesano ospita Notti Medioevali, una manifestazione che fa rivivere le atmosfere, i mestieri, le usanze, l’abbigliamento e … la gastronomia del 13º secolo.

In questi tre borghi della Puglia Imperiale, regno della cucina mediterranea. c’è un’ottima offerta enogastronomica: ottimi formaggi di antiche masserie, salumi e salsicce mescolati anche con peperoni rossi frantumati, verdure di ogni tipo e colore spesso di coltivazione bio, condite con un eccellente olio extravergine d’oliva, intenso e profumato, legumi saporiti, erbe spontanee, primi piatti di ogni formato che ricreano una lunga tradizione di sughi e condimenti.

Il pranzo inizia, di solito, con una lunghissima sequenza di antipasti, come mozzarelle, pecorino stagionato, salami, bruschette, tarallini salati, verdure grigliate, fritte e al sugo, polpettine leggere impastate con la ricotta, ceci neri della Murgia, presidio slow food, olive onnipresenti, fungo carboncello, cipolle rosse, purè di fave e cicerchie, i famosi lampascioni, che, in Puglia, sono declinati in tutti i modi. Ricca ed abbondante anche la varietà dei primi piatti. Ottime le grigliate di carne con agnello, maialino, salsicce ….Difficele anche la scelta fra le tante varietà di dolci, alle mandorle, alla ricotta, al vino, al miele ...

Per quanto riguarda i vini del territorio abbiamo provato quelli di Colle Petrito, un’azienda a carattere familiare, che cura direttamente vigna e cantina (Info: www.collepetrito.it) e di Tor Maresca, una delle aziende più importanti del territorio, con circa 12 etichette, di grande effetto anche visivo. L’edificio principale, immerso tra ampi filari di viti, ha eleganti saloni, arricchiti da un arredo aristocratico, in cui si può degustare una cucina eccellente anche per pranzi di lavoro. (Info: www.tormaresca.it).

L’enogastronomia del territorio si può provare anche anche in numerose sagre. Da non perdere, ad esempio, nel periodo autunnale a Minervino la Sagra del fungo Cardoncello, prodotto principe dell’Alta Murgia, conosciuto fin dall’antichità, ritenuto energizzante “cibo degli dei”.

Per dormire - La soluzione migliore per godere a fondo natura e gastronomia è quella di alloggiare in una masseria dell’interno. Ottima, ad esempio, la Masseria didattica San Vincenzo di Spinazzola, con una ricca produzione bio di formaggi, verdure e olio, dove anche la prima colazione è un rito all’insegna dell’autenticità, con cotognata, marmellate, yogurt e biscotti rigorosamente fatti in casa, che organizza anche corsi di cucina. www.agriturismosanvincenzoit

Per mangiare - L’offerta è ampia e di qualità.

A Minervino: segnaliamo La Tradizione, cucina casalinga in un ambiente pittoresco (Info: www.osterialatradizione.net), la Osteria Cantina Brandi, che valorizza in modo creativo e raffinatissimo tutte le ricette della tradizione in una rivisitazione gourmet (Info: www.osteriacantinabrandi.it), la Masseria Barbera, immersa in un pittoresco décor di grandissimi orci dorati, disseminati tra tralci di rose e siepi di biancospini (Info: www.masseriabarbera.it).

A Spinazzola, segnaliamo il Centro del Gusto, nato per far conoscere la cultura gastronomica del territorio, che propone pranzi, su prenotazione, con ingredienti rigorosamente a km 0 e ricette attinte alla tradizione (Info: info@galmurgiapiu.it - www.turismo-rurale.net).

Info: www.initinere.eu (per i trekking) - www.pugliaimperiale.com - www.pattonordbareseofantino.it.

Giovanni Scotti

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