Il centro di accoglienza multietnico per bambini è a rischio chiusura: un appello per trovare una nuova sede

Milano, Guna: una mostra celebra i colori di “Sogno di Bimbi”

  Cultura e Spettacoli  

Fino a fine maggio 2017, previa prenotazione, in Via Palmanova 69 a Milano, presso i saloni di GUNA, dal 2009 azienda leader in Italia nel settore della produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale, si può visitare la mostra fotografica con la quale Julian Hargreaves, fotografo italo-inglese di 42 anni, specializzato in celebrities e personaggi noti del mondo della moda e dello spettacolo, ha ritratto i volti dei piccoli ospiti di Sogno di Bimbi, il centro di accoglienza per bimbi italiani e stranieri, dai 12 mesi fino ai 3 anni, che, recentemente, è stato sfrattato dalla sua sede a causa di una speculazione immobiliare.

Questo è stato uno shooting molto speciale: vedere tutti questi bambini di nazionalità diverse che giocano insieme, si abbracciano e si vogliono bene senza percepire differenze, mi ha fatto riflettere. - ha detto Julian Hargreaves - Se si vuole vedere il miglior esempio di come dovrebbero essere le Nazioni Unite, intese come insieme di popoli che vanno d'accordo e costruiscono qualcosa di importante assieme, questo è proprio il posto giusto dove venire. E’ una realtà semplicemente straordinaria.

L’asilo Sogno di Bimbi è nato nel 2003 per iniziativa di Marinella Graziani, una “battagliera” settantenne volontaria ospedaliera. Il centro accoglie figli di ragazze madri a basso reddito, italiane e straniere, che non trovano posto per i loro piccoli bimbi negli asili comunali e che non possono permettersi le costose rette degli asili privati, lasciandole così libere di lavorare nelle ore diurne, con la certezza che il proprio bambino sia bene accudito del proprio bambino secondo i migliori standard ambientali, sanitari e pedagogici.

Il palazzo che ospita il centro sarà ristrutturato e destinato a nuovi uffici e appartamenti: per Sogno di Bimbi, purtroppo, da questa estate non ci sarà più spazio.

GUNA ha deciso, assieme ad altri attori sociali, di lanciare l’allarme e, se il pubblico non interviene, raccogliere fondi per individuare una nuova sede e pagare l’imminente trasloco.

La speranza di GUNA - ha commentato Alessandro Pizzoccaro, fondatore di GUNA S.p.a., durante l’inaugurazione della mostra - è che questo evento culturale possa essere utile per accendere ancor più i riflettori su un’emergenza cittadina che rischia, a causa dell’indifferenza di alcuni, di pregiudicare il futuro di questi piccolissimi e preziosi uomini e donne, arrivati dai quattro angoli della Terra a Milano, città con una straordinaria tradizione di accoglienza.

Ci auguriamo che anche il sindaco, gli assessori e i consiglieri del Comune di Milano possano non solo visitare la mostra, ma anche, e soprattutto, trovare un idonea soluzione per nuovi locali in cui accogliere i bambini di ragazze madri a basso reddito, italiane e straniere.

Info, visita gratuita,: Guna, Via Palmanova 69, Milano - dal lunedì al venerdì in orari d’ufficio - contatto per la prenotazione (obbligatoria) Antonella Zaghini tel +3902/280181 - www.guna.com.

Giovanni Scotti

  • img1
  • img2
  • img3
 Versione stampabile




Torna