L’esposizione, di risonanza internazionale, può essere visitata fino al 27 febbraio 2017

Alba, Fondazione Ferrero: FUTURBALLA

  Cultura e Spettacoli  

Venerdì 28 ottobre, è stata inaugurata ad Alba, presso la Fondazione Ferrero, la mostra FUTURBALLA, che propone molte opere mai prima viste in Italia per raccontare Giacomo Balla: dall’apprendistato torinese al realismo sociale, alla sperimentazione della tecnica divisionista fino al grande momento futurista.

La Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba rende, così, omaggio a Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958), figura straordinaria di pittore e fondamentale raccordo tra l’arte italiana e le avanguardie storiche, con una mostra di risonanza internazionale, che è stata curata da Ester Coen.

Per la realizzazione della mostra e delle attività educative ad essa collegate, in linea con la storia ventennale delle sue esposizioni d’arte, legate allo sviluppo della cultura del territorio, la Fondazione Ferrero si è avvalsa della collaborazione scientifica della GAM di Torino e della Soprintendenza Belle Arti del Piemonte.

L’esposizione dedicata a Giacomo Balla è articolata in tre sezioni tematiche: il realismo sociale e la tecnica divisionista; le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce; l’analisi del movimento e il futurismo.

Nelle opere che seguono il primo apprendistato torinese, lo sguardo penetra la realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordi della società: un ampio numero di opere documenta questa fase - tra fine ottocento e primi novecento –- durante la quale, in parallelo a temi tra sofferenza e alienazione, l’artista ha sviluppato unaÂ’altissima sensibilità tecnica, le cui origini affondano nel divisionismo piemontese. La pennellata ricca di filamenti luminosi, il forte contrasto tra chiari e scuri, la scelta di tagli prospettici audaci ed estremi rappresenterà per i futuri aderenti al Manifesto del Futurismo un modello unico e straordinario da seguire.

La mostra di Alba evidenzia, poi, l’adesione alla poetica del Futurismo. Dal realismo dei primi dipinti si assiste alla trasposizione dei precedenti principi compositivi nella materia dinamica e astratta delle “Compenetrazioni iridescenti” a larghi tasselli cromatici, alla ricomposizione della nuova realtà in movimento nelle “Linee di velocità”.

In un progressivo avvicinamento ai segni matematici puri: verticale, diagonale, spirale, il linguaggio di Balla scopre nuove categorie della rappresentazione nei suoi parametri primari, nellaÂ’amplificazione del fenomeno fisico, isolato, sezionato e inquadrato in tutta la sua verità di materia vibratile. Una visione capace di attingere alle massime profondità, ma di sfondare anche i limiti della cornice, in un gioco di rilancio verso la vita.

Tra le opere esposte, che appartengono a prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere, è possibile ammirare, ad esempio, il “Polittico dei viventi”, nella sua completezza (proveniente, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dall’Accademia di San Luca di Roma), “La mano del violinista” (Estorick Collection di Londra), la “Bambina che corre sul balcone” (Museo del Novecento di Milano), il “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (Albright-Knox Art Gallery di Buffalo), il “Volo di rondini” (Museum of Modern Art di New York), la “Velocità astratta + rumore” (Peggy Guggenheim Collection di Venezia) e la “Velocità astratta. L’auto è passata” (Tate Modern di Londra) e ”Automobile in corsa” (The Israel Museum of Gerusalemme).

Il catalogo della mostra è edito da Skira Editore.

Info: FUTUR BALLA a cura di Ester Coen - Fondazione Ferrero, Strada di mezzo, 44, Alba (CN)- lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 19; martedì chiuso; giorni di chiusura: 24, 25, 31 dicembre 2016, 1° gennaio 2017 - tel 0173295094 - www.fondazioneferrero.it - info@fondazioneferrero.it

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