Visitabili anche gli spazi più strettamente riservati al Pontefice

Il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo si apre al pubblico

  In viaggio tra gusto e cultura  

Con una innovativa decisione Papa Francesco, che preferisce vivere e lavorare a Santa Marta anche nel periodo estivo, ha recentemente autorizzato l’apertura al pubblico dell'Appartamento Pontificio del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Quello che per secoli è stato privatissimo rifugio estivo dei Pontefici è stato quindi aperto ai visitatori secondo un percorso espositivo ricco di storia e curiosità, ideato e gestito dai Musei Vaticani.

Dal 22 ottobre dunque le Ville Pontificie, dopo l'apertura dei Giardini di Villa Barberini e degli spazi museali della Galleria dei Ritratti dei Pontefici, sono diventate ancora più accessibili a turisti, curiosi e appassionati, concedendo la straordinaria possibilità di varcare le soglie dell'area più riservata del Palazzo Apostolico.

Le nuove aree aperte alle visite sono state presentate in anteprima alla stampa il 21 ottobre dal Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, insieme al Direttore delle Ville Pontificie, Osvaldo Gianoli e al Curatore del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, Sandro Barbagallo.

Chi varcherà il portone del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo — ha commentato Antonio Paolucci - incontrerà la pura Bellezza. Arrivato al grande terrazzo vedrà sotto di lui l'occhio azzurro del lago e i monti ricoperti di intatti boschi che lo circondano. Attraversando le stanze dell'Appartamento Apostolico ascolterà il brusio della storia e penso all'emozione e allo stupore, ma anche alla gratitudine che ciascuno dei visitatori proverà per questo imprevisto regalo del Papa.

Ogni giorno, quindi, secondo gli orari di apertura e di chiusura al pubblico del Palazzo Apostolico (consultabili sul sito ufficiale dei Musei Vaticani www.museivaticani.va) è possibile ammirare il Salone degli Svizzeri, la Sala del Trono e quella Sala del Concistoro, fino ad arrivare a spazi più strettamente riservati all'uso esclusivo del Pontefice come la Biblioteca, lo Studiolo Privato e gli uffici del Segretario Particolare e del Segretario Aggiunto, dove trovava posto anche il Cameriere Particolare di Sua Santità. Particolarmente suggestiva è la visita di due luoghi che hanno segnato vicende degne di essere narrate nei libri di storia. La Camera da Letto del Santo Padre, celebre per essere stata riservata nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, a delle partorienti nascoste lì da Papa Pacelli e la Cappella Privata, dove, per la prima volta, due Pontefici, Benedetto XVI e il neo eletto Papa Francesco, hanno pregato insieme.

Per celebrare l'inaugurazione, è stato offerto ai giornalisti e a tutti i presenti un breve concerto di musica popolare cinese intitolato La bellezza ci unisce realizzato dal comparto musicale della Guangzhou Opera House. Si è voluto in questo modo promuovere, nell'ambito di un'occasione tanto significativa, anche sulla scia delle parole di Papa Francesco contenute nel volume "La mia idea di Arte" "i Musei Vaticani ... devono essere sempre più il luogo del bello e dell'accoglienza ... devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di dialogo tra le culture e le religioni, uno strumento di pace" il ruolo dell'arte come ambasciatrice per la creazione di un grande ponte culturale da Pechino a Roma.

A sottolineare come il linguaggio artistico possa essere portavoce di pace tra i popoli del mondo, è stato presente anche l'artista Cui Zimo, grande maestro dell'antica tradizione dell'arte calligrafica cinese che ha realizzato durante lo spettacolo musicale, una sua interpretazione calligrafica di Anima Mundi, l'idea che ha ispirato il nuovo riallestimento delle collezioni del Museo Etnologico dei Musei Vaticani contenente, per l'appunto, le testimonianze artistiche di tutti i popoli, le culture e le culture del mondo.

Info: www.museivaticani.va

Ugo Dell’Arciprete

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