Il convegno si è svolto presso la Sala Luca Giordano del Centro Congressi Fondazione Cariplosi

Innovazione industriale e valore per il Paese: nuove sfide e progetti concreti

  Cultura e Spettacoli  

Venerdì 19 febbraio 2016, a Milano, si è svolto il convegno “Innovazione industriale e valore per il Paese. Nuove sfide e progetti concreti”, moderato da Paolo Messa, editore e fondatore di Formiche.

Lo scenario economico attuale - hanno ribadito tutti gli oratori - richiede scelte coraggiose, concrete ed urgenti che aiutino l’industria, che è un asse importante della crescita nazionale, ed il settore farmaceutico, in base ai dati più recenti, risulta essere tra i più positivi come trend attuale di sviluppo: è quanto emerso a Milano.

L'Italia ha centri di ricerca straordinari e riconosciuti nel mondo, ma il Paese ancora fatica a riconoscere la cultura scientifica per il suo effettivo valore, come leva di sviluppo economico e umano e a dare spazio e futuro alle giovani generazioni. - ha detto Emilia Grazia De Biasi, senatrice, presidente della 12a Commissione permanente (Igiene e Sanità) - Università, ricerca, innovazione di prodotto, accesso alla terapia, monitoraggio e valutazione dei risultati sono un tutt’uno, in un circolo virtuoso che finalizza conoscenza al progresso umano, Tecnologia, ricerca, riflessione scientifica sono pilastri di quell'innovazione indispensabile per riqualificare spesa e prestazioni, per ricongiungere ospedali e territorio, per fare emergere la buona qualità della sanità italiana, per dare maggiore profilo e autorevolezza ai nostri centri di ricerca. Certo occorrono importanti investimenti pubblici e privati in tecnologie e in risorse umane, ma sappiamo bene che il ritorno è altissimo, non solo e non tanto dal punto di vista economico ma al fine di individualizzazione ed efficacia delle cure.

Il dibattito è aperto ed il convegno è stato un ottimo punto di partenza, non di arrivo: gli intervenuti, infatti, hanno potuto raccogliere nuovi dati sia dalle relazioni degli esperti che dal confronto nella tavola rotonda finale.

Il primo ambito strategico su cui scommettere nel nostro Paese, e in particolare in Lombardia - che è già e di gran lunga il territorio più attrattivo d’Italia per gli investimenti esteri diretti - è la promozione della ricerca e dell’innovazione industriale. - ha detto Luca Del Gobbo, assessore all’Università, ricerca e open innovation di Regione Lombardia - Tra le migliori caratteristiche che tutti riconoscono al nostro Paese c’è la qualità delle risorse umane, sia quelle impegnate nelle aziende sia quelle espresse dal sistema universitario e della ricerca. La grande scommessa è rafforzare e rendere strutturale la collaborazione tra questi due mondi, affinché la grande mole di conoscenza che produciamo possa trasformarsi in nuovi prodotti, processi, servizi e incrementare la competitività e la qualità della vita. Vuol dire investire nel trasferimento tecnologico, attraverso la creazione di centri altamente specializzati con team dedicati, laboratori comuni e risorse erogate solo a risultato, mettendo a sistema, con accordi negoziali, le diverse competenze.

Le Regioni possono candidarsi ai premi RegioStars, riconoscimento attribuito ogni anno ai progetti più innovativi sostenuti dai finanziamenti della politica di coesione e che vengono assegnati dalla direzione generale Politica regionale e urbana della Commissione europea. Hanno l'obiettivo di identificare buone pratiche di sviluppo regionale e progetti innovativi capaci di ispirare altre regioni e project manager.

In 25 anni di attività, la Fondazione Cariplo, con la sua azione filantropica, ha consentito la realizzazione di oltre 30 mila progetti di organizzazioni non profit, con un impegno di oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro. - ha precisato Carlo Mango, Direttore Area Ricerca scientifica Fondazione Cariplo - Nel settore della Ricerca scientifica la Fondazione ha sostenuto in questi primi 25 anni ben 1.764 progetti per un totale di 421 milioni di euro. Per l’anno in corso Fondazione Cariplo dispone di un budget 152 milioni di euro per l'attività filantropica a sostegno di progetti che gli enti non profit presenteranno. Le novità, oltre ai bandi, riguardano i 4 programmi ad ampio impatto che interessano le periferie, il recupero delle aree interne, l’impresa sociale, fino alla Jobfactory un hub che, a partire da un luogo fisico, contribuisca a creare occupazione per i giovani.

Stakeholders, ricercatori, politici, manager pubblici e privati, docenti universitari ed esperti a livello internazionale si trovano d’accordo sul fatto che la sfida del 2020 verso l’innovazione integrata richiede interventi concreti ed urgenti sul territorio nazionale.

Sono stati presentati tre casi aziendali, esempi concreti ed importanti che riguardano tre livelli: Fabrizio Greco, Amministratore Delegato AbbVie Italia, ha illustrato l’evoluzione dell’impronta economica e sociale di una multinazionale; Franco Cornagliotto, Presidente e Amministratore Delegato di AizoOn, ha approfondito il valore e l’impatto della piccola e media impresa nel Sistema Paese; e Marco Cantamessa, Presidente e Amministratore I3P Politecnico Torino, ha parlato delle start up come necessario collegamento tra ricerca e produzione.

Tra i settori economici più attivi a livello nazionale ed internazionale ha dati positivi quello farmaceutico. - ha spiegato Fabrizio Greco, amministratore delegato AbbVie Italia, azienda biofarmaceutica globale, con un fatturato annuo di 19,9 miliardi di dollari che distribuisce i propri prodotti in oltre 170 Paesi. Il nostro è un approccio incentrato su paziente ed innovazione. Siamo dal 1949 in Italia con oltre 1.300 i dipendenti e di recente abbiamo annunciato un investimento di 60 milioni di dollari per il sito produttivo italiano. Siamo presenti in Europa con 7.200 dipendenti, abbiamo 5 centri europei di produzione in Germania, Italia e Irlanda. Siamo perfettamente in linea con le istanze europee in quanto perseguiamo uno sviluppo sostenibile, ricercando l'equilibrio tra gli obiettivi finanziari, ambientali e la responsabilità d’impresa, puntando a creare sinergie territoriali. - ha proseguito Greco - Voglio sottolineare come il comparto farmaceutico abbia continuato ad aggiungere valore al Paese perché è il primo settore per competitività e per incremento della capacità produttiva. L’Italia ha aumentato di più al mondo l’esportazione di medicinali dal 2010 al 2014.

Il settore farmaceutico italiano in Europa in effetti stando ai dati del Rapporto Meridiano Sanità su dati Istat, Eurostat e Farmindustria 2015, è al primo posto in termini di crescita dell’export tra il 2009 e il 2014, al secondo posto per valore della produzione; al quarto posto per investimenti in R&S e produttività per addetto. Inoltre il settore farmaceutico in Italia è al primo posto per investimenti in R&S e produzione di imprese a capitale estero.

Per essere vincenti sul mercato internazionale, accompagniamo il cliente nei suoi programmi di sviluppo apportando la competenza e l’esperienza di specialisti in tecnologia nei diversi settori di mercato, con caratteristiche personali e professionali di alta qualità. - ha detto Franco Cornagliotto, Presidente AizoOn Group - La nostra è una società indipendente di consulenza tecnologica che opera in Autralia, Europa e Stati Uniti. Un’impresa nuova, aperta e presente nel mondo, che apporta competenza e know how tecnologico, che accetta le sfide dell’innovazione con grande passione e rispetto dei valori.

Alla tavola rotonda “Il sistema industriale nazionale e regionale: internazionalizzazione e attrazione degli investimenti” hanno poi partecipato Daniela Bianco, Partner di The European-House Ambrosetti e responsabile dell’area Health Care, Paolo Bonaretti, Esperto di Politiche Industriali e dell’Innovazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Direttore Generale di ASTER S. Cons. p. A., Simone Crolla, Consigliere Delegato American Chamber of Commerce in Italy, François de Brabant, Senior Advisor, Ernst & Young Financial-Business Advisors S.p.A., Armando De Crinito, Direttore Generale Vicario Università, Ricerca e Open Innovation Regione Lombardia, Francesco Grillo, Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Renato Mattioni, Segretario Generale Camera di Commercio Monza e Brianza. Sono illustrati nuovi dati e progetti sulla promozione della ricerca e dell’innovazione industriale, la gestione dei fondi e degli strumenti agevolativi a favore delle imprese, le misure per favorire la riconversione e la riorganizzazione produttiva, le politiche per l’internazionalizzazione delle imprese e per la promozione di nuovi investimenti esteri in Italia e la promozione all’estero delle produzioni italiane. Politici e funzionari presenti al convegno hanno sottolineato come, per la crescita e lo sviluppo italiano ed europeo, sia sempre più potenziato - anche con programmi europei quali il Programma di Cooperazione Territoriale Interreg ADRION che ha una call aperta ed i fondi strutturali, quali FESR, FEASR e, ad esempio anche la PAC - il ruolo della politica regionale nel promuovere ricerca e innovazione, nell’attrazione degli investimenti e nella internazionalizzazione. In particolare è stato ribadito come, per le start up, servano politiche ed interventi omogenei e maggiormente raccordati sul territorio nazionale e non disgregati e talvolta sovrapponibili e di poco impatto sullo sviluppo e la cernita delle start up e degli spin off veramente competitivi e validi.

L'Italia sta gradualmente riprendendo un percorso di crescita. Negli ultimi sette anni ha subito gli effetti negativi della crisi senza riuscire a cogliere le opportunità generate dalla potente innovazione digitale e risulta quart'ultima nel Digital Economy and Society Index DESI. - ha commentato François de Brabant, Senior Advisor di EY - Oggi, quindi, il digitale con Internet of Things, Industria 4.0 e Banda Larga può dare un contributo fondamentale per affrontare e vincere le principali sfide. Tra queste aumentare la competitività delle imprese, semplificare la burocrazia, ma anche sviluppare le nuove competenze per i nuovi mestieri quali scuola e lavoro, garantire la salute in un paese sempre più vecchio, realizzare le Smart City per aumentare la qualità della vita senza incidere sulle tasse e promuovere il turismo. EY, grazie alle proprie competenze, individua le best practice pubbliche e private presenti sul territorio, con l’obiettivo di definire modelli replicabili, unico modo per accelerare l’innovazione e quindi la crescita del Paese.

Ben 19 miliardi di euro sono destinati alla competitività ed all’occupazione (Cosme, Horizon 2020, ErasmusPlus, Meccanismo per collegare l’Europa..); 51 miliardi per la politica di coesione (programmi operativi nazionali, regionali,etc.) e 62 miliardi mirati alla crescita sostenibile (PAC, pagamenti diretti e sviluppo rurale in agricoltura). Inoltre il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, istituito in partenariato con la Banca Europea per gli Investimenti, dispone di16 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’Unione europea (Connecting Europe facility e Horizon 2020) e di 5 miliardi di euro della BEI. Le due linee principali del Fondo sono infrastrutture e innovazione gestite direttamente dalla BEI e lo sviluppo delle pmi con fondi BEI e FEI.

Daniela Bianco, partner e responsabile dell’area Health Care, The European House - Ambrosetti ha evidenziato: L’Ambrosetti Innosystem Index monitora 5 aree e 14 indicatori dell’ecosistema dell’innovazione e l’Italia è lontana dai Paesi più innovativi del mondo. Tuttavia, nonostante il ritardo, ci sono numerose aree su cui l'Italia ha registrato dei miglioramenti quali l’export dei settori ad alta intensità di ricerca & sviluppo. Stando ai dati dell’Index la Lombardia è nella ‘top 20’ delle Regioni più innovative d’Europa. I dati presentati da Ambrosetti hanno evidenziato come restino alcuni grandi «cantieri di lavoro» aperti per l’ecosistema dell’innovazione italiano: rafforzare la visione di una strategia nazionale dell’innovazione di medio-lungo periodo che definisca una visione del progetto di innovazione del Paese che sia agganciata ad una visione di politica industriale di lungo termine puntando su alcuni settori chiave; aumentare la massa critica degli investimenti in R&S; potenziare la cooperazione tra Ricerca e Industria anche attraverso la realizzazione di un TransferLab nazionale o regionale che permetta di far arrivare al mercato i risultati dell’eccellente ricerca svolta nel Paese; creare una cultura diffusa dell’innovazione e dell’imprenditorialità anche introducendo questi insegnamenti nei programmi scolastici.

Giovanni Scotti

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