L’azienda inizia un nuovo percorso adottando il Design come scelta metodologica per il proprio futuro, senza escludere la possibilità di un ampliamento commerciale rivolto alla casa.

Fornasarig, l’unica azienda italiana a produrre sedute e complementi esclusivamente per il settore Contract, presenta Design Seating for Design Eating

  Arredo e Design  

Nel 1878 i fratelli Fornasarig hanno fondato la Fornasarig Sedie Friuli, in assoluto la prima fabbrica destinata alla produzione di sedie, in quello che è poi diventato il Distretto Internazionale della Sedia. Nel 1959 Giovanni, insieme ai fratelli ed alla moglie Anna, costituisce la “Fabbrica SedieFriuli” rivolta al mercato italiano, europeo ed internazionale. Decisiva è stata la svolta degli anni ’80: in azienda entra la quarta generazione Fornasarig. Il momento coincide con la nascita di un nuovo mercato internazionale: quello del Contract, legato allo sviluppo alberghiero e ristorativo. Negli anni ‘90 si avvia la riorganizzazione dei reparti produttivi. Scelte e strategie fanno oggi di Fornasarig, un’azienda gestita ininterrottamente da una famiglia che ha ereditato conoscenza, competenza e passione, la maggiore produttrice italiana di sedie, divani e tavoli per alberghi, ristoranti, teatri, scuole, biblioteche, sale conferenze, navi: i luoghi della collettività.

Il materiale scelto da Fornasarig per la produzione delle proprie sedie è sempre il legno, che, oltre ad essere il materiale della tradizione, possiede caratteristiche sensoriali, visive, tattili che altri materiali non hanno, ed è per questo che continua ad essere amato come un tempo. Le tecniche per la sua lavorazione richiedono cura, artigianalità, esperienza, manualità. Fornasarig lavora prevalentemente il faggio. Un’essenza che si caratterizza perché è un legno forte ed “elastico”, capace di assorbire urti e resistere a flessioni. Caratteristiche fisiche che lo rendono ideale per prodotti destinati al Contract.

L’azienda inizia ora un nuovo percorso adottando il Design come scelta metodologica per il proprio futuro, senza escludere la possibilità di un ampliamento commerciale rivolto alla casa.

Nasce così “Design Seating for Design Eating”, un progetto di Design Management pensato per dialogare con culture europee ed extra europee, attraverso le idee di designer giovani ma di riferimento per la loro esperienza nell’ambito della progettazione di sedute.

Il progetto è partito nel febbraio 2006, nel mese successivo è stato identificazione il tema ed è stata effettuata la scelta dei designer, incontrati nel corso del mese di aprile 2006. Ad agosto 2006 sono state scelte le proposte, nel mese di settembre 2006 sono stati consegnati i progetti esecutivi di sette sedie, differenti per immagine, tecniche e valori, dedicati agli Chef della nuova generazione, in linea con le ricerche stilistiche dei Restaurant Design attuali. Nel novembre 2006 si sono visti i primi prototipi, a marzo 2007 è stata realizzata la pre-serie mentre il 29 aprile è stata fatta la prima esposizione delle sette sedie nel corso del Salone del Mobile di Milano. A maggio inizierà la industrializzazione.

GAP CHAIR - design Werner Aisslinger

Gap chair rappresenta una nuova tipologia nel mondo delle sedute: è l’unione di una sedia standard con sostegno centrale sotto la seduta e una sedia impilabile monoscocca. L’unico modo per ottenere questo risultato è attraverso specifici tagli nella seduta, che conferiscono contemporaneamente forte identità e funzionalità. Gap chair è quindi una monoscocca in legno con un sostegno a croce. Tutte le proporzioni sono state pensate per essere ergonomiche e essenziali, con un’attitudine poetica e una percezione visuale e reale di leggerezza.

Struttura in legno massello di rovere, scocca in multistrato 3D di rovere

Misure sedia: L cm 54 x H cm 81 x P cm 60; H seduta cm 47

DRESS CHAIR - design Shin Azumi

I temi di questa seduta sono “l’eleganza” e “la bellezza formale”. Ho tratto ispirazione da una donna in abito da cocktail, che mostra elegantemente le spalle nude e le gambe sottili. La sedia ha uno schienale in legno e gambe che si allungano dal corpo imbottito, dove sono alloggiate tutte le soluzioni strutturali.

Gambe e struttura interna della seduta in massello di faggio, schienale in massello di rovere, imbottitura rivestita in tessuto o pelle

Misure sedia: L cm 47 x H cm 80 x P cm 53; H seduta cm 45

PRIMO CHAIR - design Sebastian Bergne

Primo chair è stata progettata pensando ai ristoranti giovani, attivi, contemporanei. Anche conoscere la tradizione e l’esperienza di Fornasarig nella fabbricazione di forniture contract è stato un punto focale. Innanzitutto la sedia è funzionale, impilabile e dinamica. È una soluzione pratica ed essenziale con molto carattere. Inoltre il progetto permette di avere flessibilità di colori e di materiali rendendosi appropriato al mercato del Contract.

Struttura in legno massello di faggio, sedile e schienale in multistrato di rovere

Misure sedia: L cm 43 x H cm 80 x P 44 cm; H seduta cm 46

DITADIDAMA CHAIR - design Riccardo Blumer + Matteo Borghi

La ricerca strutturale sulle sedie che Riccardo Blumer compie da circa dieci anni ha portato al premio “Compasso d’Oro” del 1998. Continua oggi con Fornasarig la ricerca iniziata con la sedia in balsa. Questa tipologia di struttura indaga sul rapporto tra masse leggere e capacità delle stesse di supportare carichi distribuiti; come per la sedia in balsa anche nella “Ditadidama” un cuore leggerissimo viene rivestito con una pelle sottilissima e dura che ripartisce i carichi di compressione e le forze a cui la sedia viene sottoposta. La sedia ha quindi una struttura di tipo esoscheletro ottenuta mediante una “pelle” esterna sottile e rigida di finitura nobile (impiallacciatura di legno spessore circa 1mm) incollata su una massa interna “a tutto volume” di materiale leggero ed economico (Eps a bassa densità) preventivamente trattato in superficie per rendere possibile l’incollaggio tecnico. Tale procedimento consente un uso minimo di materiale nobile che pur avendo il ruolo di finitura estetica è di fatto parte integrante della statica dell’oggetto. Questo progetto è il primo di una nuova serie che l’architetto Riccardo Blumer firma con l’architetto Matteo Borghi.

Struttura monoscocca a esoscheletro rivestita da un sottile foglio sandwich di rovere e fibra di vetro

Misure sedia: L cm 40 x H cm 86 x P 53 cm; H sedut a cm 44

BASICWOOD CHAIR - design Christophe Pillet

Questa sedia è discreta, quasi classica, non un progetto di design esibizionista ma molto semplice e grafico, che conferisce più valore alle persone che producono le sedie che al designer. Si tratta qui di spessori di legno, di articolazioni precise, di elementi molto discreti che valorizzano un oggetto. Ho voluto una sedia che duri nel tempo, non fashion.

Struttura in legno massello di faggio, seduta e schienale rivestiti in tessuto e/o pelle

Misure sedia: L cm 61 x H cm 82 x P 58 cm; H seduta cm 47; H braccioli cm 56

LOOP CHAIR - design Ilkka Suppanen

La sedia è stata pensata per essere leggera e confortevole. Doveva anche utilizzare l’abilità unica di Fornasarig e la sua incredibile esperienza con il legno. Anche l’idea di questa sedia è già di per sé atemporale, con la sua leggerezza e la buona fattura: ho voluto creare una sedia con un look ed un sapore contemporaneo. Creare una sedia con Fornasarig è stato un processo eccitante e professionale al tempo stesso. Anche se provengo da un paese con una riconosciuta tradizione di lavorazione del legno, ho capito che la tradizione di Fornasarig è diversa da quella appresa in Finlandia. Per me è stato interessante combinare la cultura finlandese e italiana, lavorando su questo progetto.

Struttura e seduta realizzate in massello di faggio, spalliera in multistrato di rovere, imbottitura rivestita in tessuto e/o pelle

Misure sedia: L cm 46 x H cm 78 x P 50 cm; H seduta cm 42

BLADES CHAIR - design Jakob Wagner

Il tema suggerisce qualcosa di ribelle, partendo dalle convenzioni e introducendo nuove idee radicali nel food e Restaurant Design. Ho pensato ad una sedia dall’aspetto forte e dal carattere distintivo. Nonostante fosse richiesto l’impiego del legno ho voluto utilizzare anche altri materiali. Ho cercato l’ispirazione negli oggetti fatti di legno ma molto lontani dalle sedie. Mi hanno sempre affascinato molto le pale delle eliche e i remi dei kayak. Si tratta di oggetti performanti, che hanno raggiunto la loro forma attraverso una lunga serie di prove e di errori. Ho voluto utilizzare il legno dove aveva maggior senso per conferire una presenza forte alla sedia, sia allo sguardo che all’uso e al tocco. Amo il legno quando è impiegato bene e in piccole dosi, quindi per me è stata un’occasione per ottenere un buon effetto. La forma della sedia è generata dalla separazione in parti diverse, riunite in una nuova esile anatomia. Lo schienale diviso si riferisce alla schiena umana, con le due forti e ampie fasce muscolari che corrono da sopra le natiche alle scapole. Inoltre la sedia ha una comoda seduta e una struttura di metallo che assicura una buona impilabilità.

Gambe in acciaio cromosatinato, schienale tornito a sezioni variabili in massello di faggio, seduta imbottita, in tessuto e/o pelle

Misure sedia: L cm 49 x H cm 80 x P 49 cm; H seduta cm 44

Giovanni Scotti

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