Le tombe di Tebe come nessuno le ha mai viste prima

De Agostini riscopre la cultura dell´Antico Egitto

  Cultura e Spettacoli  

Un viaggio dietro le quinte di una eccezionale campagna fotografica nelle necropoli di Luxor, realizzata in esclusiva mondiale per De Agostini da Sandro Vannini, e la prestigiosa collaborazione scientifica del grande archeologo Zahi Hawass si concretizzano nel più imponente progetto editoriale degli ultimi tempi sull’Egitto dei Faraoni.
L’Istituto Geografico De Agostini – in coedizione internazionale con Editions Mengès (Francia), Thames & Hudson Ltd. (Regno Unito e Stati Uniti), American University in Cairo Press (Egitto e Stati Uniti), Lapics (Ungheria), Verlag Philipp von Zabern (Germania) – ha recentemente pubblicato il volume fotografico dal significativo titolo Le tombe reali di Tebe. Un ponte verso l’eternità, primo di una trilogia dedicata all’Antico Egitto. Questa pubblicazione fa parte di un imponente progetto editoriale che la Casa Editrice ha avviato lo scorso anno con la straordinaria collaborazione in esclusiva dell´archeologo più conosciuto dal grande pubblico di tutto il mondo, Zahi Hawass, Segretario Generale del Supreme Council of Antiquities del Cairo. Si tratta di un piano ambizioso che riprende la tradizione delle grandi campagne otografiche promosse da De Agostini e che si riallaccia alla vocazione più antica del Gruppo novarese: la scoperta del mondo e la divulgazione del sapere, attraverso parole e immagini comprensibili a tutti, affascinanti e capaci di stimolare la curiosità e la voglia di accrescere le proprie conoscenze. Alla base di questo importante progetto culturale vi è, infatti, una campagna fotografica unica al mondo, realizzata dal fotografo italiano Sandro Vannini, ideatore di una tecnica fotografica particolare che consente di realizzare le cosiddette "visioni impossibili". Grazie a un software che assembla immagini ad altissima definizione e a tecniche di illuminazione innovative, Vannini è riuscito a documentare, in maniera inedita, lo straordinario patrimonio di pitture murali delle Valli dei Re, delle Regine e dei Nobili, cuore dell´Antico Egitto, una delle massime attrazioni culturali e turistiche del mondo, che col passare degli anni rischia di scomparire per sempre a causa di un rapidissimo e inarrestabile processo di deterioramento degli affreschi all’interno delle tombe.

Le più eclatanti sorprese potrebbero emergere dalle riprese nella necropoli della Valle dei Nobili, dove la gran parte delle tombe non vede la luce da decenni, tanto da meritarsi la suggestiva definizione di Zahi Hawass: "The lost tombs of Thebes", che hanno restituito tesori straordinari, sotto forma di pitture murali in eccezionale stato di conservazione. Di molte di queste si era persa memoria. Altre erano state documentate e riprodotte nei disegni dei grandi archeologi del passato. Oggi, possono svelarci nuovi misteri, facendoci rivedere alcune delle nostre credenze, ormai consolidate, sulla storia, la vita e la straordinaria tradizione religiosa della Terra dei Faraoni.

Anche le poche stanze funerarie che finora vengono aperte alle visite dei turisti, a rotazione nel tentativo di preservarle e sottrarle all´impatto, inevitabilmente e inesorabilmente distruttivo, dell´uomo (da quella della Regina Nefertari a quella del Faraone Tutmosi) sono state fotografate usando la tecnica delle “visioni impossibili”, che presuppone anche ore e ore di lavoro di postproduzione in studio. Così, pareti lunghe 10 metri, alte 4, in corridoi di soli 1,5 metri di larghezza e soffitti di impressionanti dimensioni, che finora è stato possibile ammirare solo "a pezzetti" e comunque in condizioni sempre estremamente difficili, possono essere viste in prospettiva totale e con un livello di dettaglio molto più accurato di quello consentito dall´occhio umano, grazie alla potenza della fotografia digitale e a tecniche all´avanguardia di illuminazione e allestimento del set fotografico?

La scelta della ripresa digitale, piuttosto che analogica, oltre a essere all´avanguardia, e quindi di qualità tecnica superiore, permette anche dei controlli che con la pellicola risultano impraticabili: innanzitutto, quello cromatico, che consente di ovviare al deterioramento dei colori naturali, che è la "malattia" più evidente delle pitture egizie. Per ottenere tutto questo, è stato necessario utilizzare un sistema di illuminazione anch´esso innovativo costituito dalle lampade HMI a scarica "a luce fredda", approvate e utilizzate anche dalle Soprintendenze Archeologiche italiane, che, a differenza del flash “classico”, garantiscono una calibratura del bianco molto più precisa. Inoltre, una fonte di illuminazione continua garantisce un lavoro molto più accurato, soprattutto nel controllo della distribuzione della luce.

Molti volumi sono stati scritti sulle tombe e gli straordinari reperti archeologici della Valle dei Re, eppure nessuno ne ha mai svelato i segreti al grande pubblico come Le tombe reali di Tebe . Un’opera che quindi colma una lacuna, un libro che ci introduce a un Egitto mai visto, attraverso testi piacevoli, divulgativi ma dall’indiscusso rigore scientifico, accompagnati da immagini d’eccezione, spettacolari per le loro dimensioni e uniche al mondo per le tecniche impiegate nella loro realizzazione. Nella parte scritta l´accento è posto in particolare sull’analisi scientifica dei testi religiosi del Secondo Millennio a.C., noti comunemente tra gli addetti ai lavori come i “Libri del Mondo Sotterraneo”, che decoravano le tombe dei re. Si tratta di “libri” esoterici e arcani, colmi di strane creature e preghiere enigmatiche. Nel corso di diversi anni di studio gli egittologi sono riusciti a comprenderne le scene e i testi. Quest´opera mette a disposizione del lettore non specialistico e appassionato i risultati di questi studi.

Le tombe reali di Tebe si propone come un lungo, sensazionale viaggio nello spazio e nel tempo, che permette ai lettori esperti di egittologia o neofiti di sognare ad occhi aperti, di immergersi in un passato glorioso per accompagnare i Faraoni del Nuovo Regno nel loro viaggio verso l´immortalità!

Zahi Hawass-Sandro Vannini
Le tombe reali di Tebe. Un ponte verso l’eternità
Pagine: 316
€ 65,00

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