A Palazzo Museo Bourbon del Monte, Monte S. Maria Tiberina

I Bari a confronto. Il giovane Caravaggio nella casa del cardinale Francesco Maria del Monte”

  Cultura e Spettacoli  

Dal 29 settembre al 7 ottobre 2012, a Monte S. Maria Tiberina (PG), presso il Palazzo Museo Bourbon del Monte, si terrà la mostra I Bari a confronto. Il giovane Caravaggio nella casa del cardinale Francesco Maria del Monte.

L’esposizione mette a confronto uno straordinario, inedito dipinto di Caravaggio recentemente ritrovato, raffigurante, appunto, “I Bari”, replica autografa della tela posseduta dal cardinale Francesco Maria del Monte (oggi conservata al Kimbell Art Museum di Forth Worth, in Texas) ed una sua copia coeva, anch’essa inedita.

Entrambe le opere provengono da prestigiose collezioni private e ciò accresce ulteriormente la preziosità e l’unicità dell’evento.

Del dipinto di Caravaggio, esposto al pubblico per la prima volta, sarà possibile apprezzare anche le fasi tecniche e costruttive, grazie alle indagini non invasive effettuate per l’occasione e che verranno esposte a fianco del dipinto.

La mostra sarà anche l’occasione per affrontare il difficile rapporto che legò la figura del cardinale del Monte al giovane Caravaggio sul finire del Cinquecento e per ammirare opere, per la maggior parte inedite, di artisti attivi in quegli anni a Roma, di cultura affine a quella di Caravaggio o impegnati a fornire risposte diverse al provocante naturalismo del grande maestro lombardo.

Il Comune di Monte Santa Maria Tiberina, la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, Enti promotori, hanno affidato la mostra a Pierluigi Carofano, docente di Teoria e Storia del Restauro presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università degli Studi di Siena, specialista di pittura caravaggesca.

Per l’occasione, il Professor Carofano si è avvalso di un comitato scientifico composto, tra gli altri, dagli storici dell’arte Alberto Cottino, Marco Ciampolini, Marco Gallo, Massimo Pirondini, Emilio Negro e Nicosetta Roio.

Nel tentativo di dare una possibile “sistematizzazione” ad un argomento così complesso, il curatore ha pensato ad una rassegna di dimensioni non straordinarie, proponendo quattro sezioni:I Bari a confronto - La risposta dei bolognesi - I riformati toscani - Tra naturalismo e classicismo.

Una significativa campionatura, circoscrivendo a 22 opere il percorso espositivo.

I BARI A CONFRONTO – LA RISPOSTA DEI BOLOGNESI

Una sala mozzafiato è quella che si presenta agli occhi del visitatore: al centro, I Bari di Caravaggio. A fianco, la copia antica che ne testimonia lo straordinario successo sin da subito. Sulle pareti laterali, il Bagno di Diana del Cavalier d’Arpino, maestro a Roma di Caravaggio e la Giustizia e la Pace di Antiveduto Gramatica, anche lui in contatto con Caravaggio a Roma,  in gioventù. Ai lati, il San Francesco in estasi di Guido Reni e la Madonna col Bambino di Ludovico Carracci, i due maestri bolognesi che contemporaneamente a Caravaggio sperimentavano una pittura di stampo naturalistico mediata da un diffuso classicismo. E’ presente in questa sala anche l’opera del veneziano Carlo Saraceni “Diluvio universale”. Michelangelo Merisi da Caravaggio, Bari. copia antica da Caravaggio, Bari, Antiveduto Gramatica, La Giustizia e la Pace, Guido Reni, San Francesco in preghiera davanti al Crocifisso, Ludovico Carracci, Madonna col Bambino, Cavalier d’Arpino, Bagno di Diana, Carlo Saraceni, Diluvio universale

I ’RIFORMATI TOSCANI’ – TRA NATURALISMO E CLASSICISMO

In questa sezione sono esposte opere di artisti toscani che, contaminati dal linguaggio di Caravaggio, ne forniscono una versione edulcorata. Un altro aspetto significativo è poi quello di artisti che oscillano tra una cultura figurativa naturalista ed un classicismo di marca bolognese come i maestri emiliani della generazione successiva a quella di Guido Reni. 1. Jacopo Chimenti detto l’Empoli, Cristo in pietà; 2. Agostino Melissi, Ecce Homo; 3. Francesco Vanni, Santa Caterina; 4. Francesco Vanni, San Francesco; 5. Biagio Manzoni, Martirio di San Bartolomeo; 6. Giovan Francesco Guerrieri, Salomè con la testa del Battista; 7. Pietro Desani/Leonello Spada, Salomè con la testa del Battista; 8. Alessandro Tiarini, Ecce Homo; 9. Antonio Carracci, Cristo porta croce; 10. Bartolomeo Schedoni, Ecce Homo; 11. Bartolomeo Schedoni, San Giovanni Battista; 12. Lionello Spada, Salomè con la testa del Battista; 13. Orazio Borgianni, Cristo fra i dottori; 14. Orazio Riminaldi, San Francesco in meditazione; 15. Nicolas Régnier, San Matteo e l’angelo.

Romano Alunno, Sindaco di Monte S. Maria Tiberina, afferma: Questa mostra è un appuntamento ormai ricorrente per i Grandi Eventi legati all’arte con i quali l’Amministrazione comunale, in accordo con gli Enti locali e con le realtà del territorio, intende valorizzare risorse umane, professionali e ricettive d’eccellenza presenti nel Comune.

L’esposizione unisce rigore scientifico e il prestigio di un progetto sviluppato con attenzione al grande richiamo di un tema, quello della pittura caravaggesca, fortemente sentito e accessibile al grande pubblico. Realizzare un progetto come questo, in tempi di crisi, è un grande segnale d’impegno da parte delle Istituzioni, dell’Associazione, dei prestatori e dei curatori, uniti per continuare a produrre stimoli e cultura per il grande pubblico, nella convinzione che sia il migliore investimento possibile.

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