La cucina come una seduta di psicanalisi, o una puntata di Sex & The City. Stesso sguardo ironico su se stessi, stessa capacità di scivolare attraverso diversi stati d’animo e di scioglierli, tutti, in un ottimo bicchiere di vino. Dimenticate, dunque, i classici ricettari e le solite formule nazionalpopolari: il cibo, in Kitchen in love di Valeria Benatti, è solo uno dei diversi ingredienti di una cena perfetta.
L’obiettivo, infatti, è quello di trasmettere emozioni. E condurre per mano i lettori, come se fossero i propri commensali, nel creare una precisa atmosfera. Attraverso cento ricette, divise in venti menù, dove niente è lasciato al caso: dalla musica al colore della tovaglia, dalle candele agli argomenti di conversazione. Per prendersi cura dei propri ospiti attraverso la tavola, e condividere con loro momenti e sensazioni. Da una promozione a un tradimento, da una separazione all’inizio di un amore. Perché a tavola, davanti a una buona bottiglia e a una ricetta preparata con cura, si riesce a riflettere meglio su se stessi e sulla vita. E a guardare – e gustare – tutto con altri occhi.
Lezione numero uno: “preparare
L’attesa degli ospiti, che tormento: Io mi agito parecchio - spiega Valeria Benatti, giornalista e speaker radiofonica - allora divento maniacale nei dettagli, e comincio a preparare con largo anticipo.
L’obiettivo è anche quello
Per esempio: una tavola tutta arancione e una canzone leggera in sottofondo saranno perfette per una cena piena di entusiasmo, per festeggiare la fine di un periodo storto o un nuovo e stimolante incontro. E se invece all’ordine del giorno ci sono struggimenti amorosi e tradimenti? Meglio un abbinamento marrone e nero e un accompagnamento musicale riflessivo e sofisticato, per predisporsi meglio ad ascoltare i tormenti di un’amica. Suggerimento dopo suggerimento, aneddoto dopo aneddoto, ogni pagina diventa avvincente come un racconto, che fa crescere dentro
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