Langhe, Roero e Monferrato, Oviglio, Wi.Mu, Ceretto, Volterragusto, Monte-Carlo SBM, Hôtel de Paris, Quèbec, Route des Fromages

Tesori gastronomici in giro per il mondo

  Bellezza e Benessere  

 In questa Italia che è una vera miniera  di tesori nascosti, ecco un itinerario goloso nel centro del Piemonte, non certo una novità per gli intenditori, ma una piacevole scoperta per chi non è ancora così esperto di viaggi.  Benedetti dai doni del cielo e della terra, Langhe, Roero e Monferrato offrono un microclima dolce, un terreno fertile e ricco di minerali, una grande passione di chi lavora per produrre frutti eccellenti. E i raccolti di uva, di nocciole, di verdure, l’allevamento di animali teneri e saporiti realizzano vini, formaggi, salumi memorabili, che si trasformano in proposte gastronomiche superbe. Tra colline, castelli e casali, campanili pittoreschi, palazzi di mattoni rossi e affreschi popolari si trovano trattorie di campagna e chef stellati. www.alexala.it, Il Monferrato si distende prevalentemente tra le province di Alessandria e Asti. Una tappa da non perdere nel nostro itinerario goloso é il ristorante “Donatella” a Oviglio, in provincia di Alessandria, una sosta da stella Michelin. Nei locali della vecchia canonica, ai piedi dell’antico campanile, travi al soffitto per un locale dall’accoglienza calda e luminosa. Tra le specialità della casa il “tonno di coniglio” servito con insalata di frutta secca, robiola di Roccaverano e ovetto di quaglia, i “rabaton” o malfatti alla ricotta ed  erbe, tipici del Monferrato, stinco di vitello in casseruola, cassatina di frutta secca e sorbetto di lamponi.   www.ristorantedonatella.it Oltre ai sapori, si possono scoprire storia e segreti della gastronomia. Wi.Mu è un gioiello appena aperto nel 2010, il primo museo interattivo del vino ospitato nel castello dei marchesi Falletti, che nell’Ottocento lo elessero a residenza di campagna: nelle sue sale un percorso firmato dall’architetto François Confino celebra il vino in tutte le sue rappresentazioni. www.wimubarolo.it Il Barolo, vino D.O.C.G., Re dei vini e vino dei Re, divenuto nell’Ottocento vino ufficiale della Corte dei Savoia e oggi fra i più prestigiosi ambasciatori internazionali del made in Italy, prodotto in undici comuni della zona di Barolo, in provincia di Cuneo, mostra la sua eccellenza nell’azienda Ceretto di San Cassiano di Alba. Un’azienda che domina le Langhe, non solo con filari ordinatissimi, ma anche con architetture aeree e audaci: “L’acino” é una grande bolla ovale appoggiata su una piattaforma di rovere, sospesa tra le vigne ed inserita armoniosamente nell’ambiente circostante, dove “degustare il vino degustando il panorama”. www.ceretto.it 

Tartufi  protagonisti in un’altra nobile regione italiana: torna Volterragusto, il 22-23 ottobre e dal 29 ottobre al 1 novembre. Palazzi e corti storiche della splendida città etrusca in provincia di Pisa faranno da sfondo a stand e iniziative per festeggiare il pregiato Tartufo Bianco localee le tante specialità enogastronomiche del territorio in un goloso itinerario del gusto con premi estratti ogni settimana. Accanto alla “XIV Mostra Mercato del tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi” in programma nei due fine settimana, si troveranno formaggi, olio, vino, salumi, cioccolata in una carrellata di saperi e sapori.Si replica la formula “itinerante” in cui corti e palazzi storici della città sono le tappe di “filo filo, boccon boccone” Fra le iniziative in calendario la corsa dei caci,  domenica 23 ottobre, attesissima gara in cui le contrade di Volterra si daranno battaglia facendo ruzzolare lungo il percorso cittadino le loro caciotte.  www.volterragusto.com  

Le esperienze gourmet firmate Monte-Carlo SBM ci conducono in un ambiente regale: scoprire i sapori stagionali si traduce in una raffinata esperienza multisensoriale dove gusto, vista e olfatto si uniscono in una seducente proposta culinaria firmata dai migliori chef del mondo.La tradizione del Sud proposta da Le Côté Jardin e la singolare reinterpretazione della cucina monegasca ad opera di Alain Ducasse, chef di fama mondiale alla guida del Le Louis XV dell’ Hotel de Paris, piatti “canaille” e pietanze tradizionali alla Brasserie del Café de Paris, lo stuzzicante aperitivo del Limùn Bar dell’Hotel Hermitage.Per i più golosi, Monte-Carlo SBM ha pensato davvero a tutto. Il pacchetto "Vip &Gourmet Expérience", valido fino al 31 gennaio 2012, permetterà di vivere l’esperienza“Gourmet” in uno dei 20 ristoranti del gruppo Monte-Carlo SBM. Ma non finisce qui: c’è anche la possibilità di cimentarsi ai fornelli con uno degli chef dell’Hôtel de Paris. Ogni sessione, della durata di mezza giornata, comprende un corso di cucina, una pausa caffè e un pranzo al ristorante Le Grill. www.montecarloresort.com

Ma le proposte intriganti e golose continuano aldilà dell’Oceano. Il Quèbec saprà stupire anche i palati più fini con la Route des Fromages: percorsi lungo strade che portano verso campi, caseifici, fattorie e allevamenti. Il Québec ha recentemente fatto un notevole salto di qualità nella  produzione dei formaggi che negli ultimi 10 anni sono diventati moltissimi ed eccellenti, tanto che vengono elencati con orgoglio nei menu ed esposti sulle tavole dei migliori ristoranti. Ogni regione ha le proprie produzioni e le proprie tipicità.  Il Québec si è sempre distinto nel Nord-America nella produzione dei formaggi, ergendosi a precursore sin dal 1881, quando nel granaio di Édouard-André Barnard a Saint-Denis-de-Kamouraska si costituì la prima scuola di formaggi. Nel 1893 nasce la scuola casearia di Saint-Hyacinthe, oggi meglio conosciuta sotto il nome di Institut de technologie agroalimentaire (ITA). Seguendo la Route des fromages si può anche arrivare in splendidi campi rosso vivo: è la canneberge, il mirtillo rosso, conosciuto da molti in Italia anche con il nome anglofono di ‘cranberry’ e chiamato ‘atoka’ dai nativi. La canneberge tinge i campi dei dintorni di St-Louis de Blanford, capitale del mirtillo rosso appunto, di un rosso acceso. La raccolta che si effettua in autunno, finisce per il 70% in 3 principali industrie del Québec che lo trasformano, mentre il restante 30% viene esportato negli Stati Uniti, altro grande produttore e consumatore del frutto. E’ chiaro che la raccolta, come si conviene in queste occasioni, viene accompagnata da una grande festa, che ha date diverse a seconda delle località.www.routedesfromages.com www.bonjourquebec.com/it

Franca Dell’Arciprete Scotti

 

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