L’identità architettonica urbanistica della città risale al secolo XVIII, periodo caratterizzato da una grande vivacità della cultura e da una forte espansione economica

Lugo di Romagna: Francesco Baracca e non solo

  In viaggio tra gusto e cultura  

Caratterizzata da una florida economia, di derivazione in gran parte agricola, Lugo di Romagna conserva un centro storico di notevole interesse, che testimonia una grande fioritura, nei vari secoli, dell’architettura civile e religiosa. Le prime testimonianze di Lugo di Romagna, situata nel settore nord occidentale dell’ampia e fertile pianura alluvionale che circonda Ravenna, risalgono al periodo neolitico, con il ritrovamento di reperti riferibili ad un villaggio sorto circa 7.000 anni fa, nel quinto millennio avanti Cristo. Le campagne circostanti la città riportano tracce del periodo romano: lapidi, steli, la geometria del territorio che risente della cosiddetta “Centuriazione Romana”, la suddivisione in maglie quadrate di 700 m di lato. A partire dal periodo medioevale, attraverso l’epoca dei comuni, prima, dello Stato Pontifico, poi, e delle signorie si alternano varie dominazioni e famiglie: i Pepoli di Bologna, i Polenta di Ravenna, i Visconti di Milano, gli Estensi di Ferrara, che a Lugo dominarono per oltre 150 anni. Dal 1597 e fino al 1859 Lugo è rimasta sotto il dominio dello Stato Pontificio per passare al nascente stato italiano.

Nella zona monumentale di Lugo si visitano la Rocca estense, il Pavaglione, il teatro Rossini ed il Palazzo Trisi.

La Rocca estense è il monumento più importante di Lugo, visitabile solo in parte perché ospita il municipio. Il Giardino Pensile della Rocca, creato nel ’700, con i suoi mille metri quadrati di superficie fornisce la possibilità di avere un po’ di relax con belle viste sulla città. In estate ospita un ristorante. Sul lato esterno della Rocca, a nord, si trovano le Pescherie, adibite ad area espositiva per mostre ed eventi culturali. Lungo il muro esterno della fortezza crescono gustosi capperi. Della preesistente struttura resta il maschio di nord ovest, innalzato nel 1298 da Uguccione della Faggiuola. Interessante la visita al giardino pensile a cui si accede dal cortile interno.

Vicino alla Rocca si trova Piazza Baracca, dominata da un “particolare” monumento, realizzato nel 1936 dallo scultore faentino Domenico Rambelli, dedicato all’aviatore Francesco Baracca, il più famoso cittadino di Lugo, medaglia d’oro al valor militare, asso indiscusso della prima guerra mondiale, con 34 duelli vittoriosi nei cieli del fronte italiano. Al centro della piazza, su un basamento rialzato si solleva una grande ala bianca su cui compare il cavallino rampante, l’emblema di Baracca, e la scritta “Ad Maiora”. Davanti all’ala l’eroe, vestito da aviatore, è celebrato in una grande statua in bronzo, collocata su un piedistallo in cui sono riportate le località e le date delle vittorie del pilota italiano.

Il Pavaglione é un elegante ed imponente quadriportico che racchiude piazza Mazzini, costruito a partire dal 1771 da Giuseppe Campana, entro cui vengono, tuttora, ospitate varie botteghe, mentre, nello spazio centrale, una volta si teneva il mercato dei bozzoli da seta, ed oggi è il luogo in cui si svolge, ogni mercoledì mattina, il tradizionale mercato settimanale,  uno dei più importanti della regione e che costituisce una meta turistica molto apprezzata.

Sull’omonima piazza c’è Palazzo Trisi, costruito nella seconda metà del Settecento su progetto di Cosimo Morelli, che ospita la Biblioteca Comunale e conserva un notevole patrimonio librario, manoscritti, incunaboli e cinquecentine. A fianco si trova il Teatro, costruito nella seconda metà del ’700, con lo sviluppo del Pavaglione, per il divertimento di chi animava il mercato e considerato uno dei teatri italiani con la migliore acustica. Il teatro è stato intitolato a Gioacchino Rossini nel 1859 in onore del padre di Gioacchino Rossini nato non lontano dal Teatro, in via Giacomo Rocca. Nel Teatro Rossini si svolgono in tutto l’arco dell’anno spettacoli di prosa, concerti e una stagione lirica di prestigio internazionale.

Completata la visita dell’area monumentale non si può non fare una visita al Museo Francesco Baracca, collocato nella casa natale dell’eroe, un palazzo riedificato in stile liberty dalla famiglia e che il padre Enrico lasciò al Comune perché fosse destinato a conservare i cimeli e gli oggetti appartenuti all’eroe. Il museo ci propone, ad esempio, la curiosità di Baracca per il progresso, ampiamente testimoniata nelle lettere alla madre, e la sua proverbiale sensibilità cavalleresca verso i nemici. Tra i vari cimeli, citiamo, in particolare, il caccia della Prima Guerra Mondiale lo Spad VII S 2489, di costruzione francese. Sul fianco sinistro della fusoliera dell’aereo compare il cavallino rampante, l’emblema personale del maggiore Francesco Baracca, noto oggi in tutto il mondo perché la madre di Francesco donò l’effigie ad Enzo Ferrari che la espose coma stemma delle vetture di Maranello.

Nell’ultimo piano del museo, fino al 30 ottobre, si può visitare la mostra L’altra metà del cielo. L’epopea delle donne volanti, che, con foto e cimeli, racconta la storia e le storie delle protagoniste degli albori dell’aviazione. La francese Thérèse Peltier fu la prima donna pilota: l’8 luglio 1908, a Torino, prese posto a bordo del Voisin pilotato da Léon Delagrange:. Nel 1911 la belga Hélène Dutrieu battè 6 uomini e vinse il trofeo messo in palio da re Vittorio Emanuele III per la gara di velocità alla “Settimana d’Aviazione di Firenze”. Rosina Ferrario, milanese, ottenne il primo brevetto italiano di volo “in rosa” il 3 gennaio 1913. Fra gli oggetti in mostra c’è anche l’abbigliamento originale della contessa Guarini, prima forlivese con il brevetto nel 1937, descritta come “bella ragazza dal tratto semplice e cordiale”, che “non ostenta il titolo nobiliare né l’alto rango del suo casato: la nonna, marchesa Pepoli, è figlia del Kaiser”.

Già insignito nel 1982 della Medaglia di bronzo al Valor Militare, il Comune di Lugo ha ricevuto nel 1996 la "Bandiera d’Onore", ambito riconoscimento del Consiglio d’Europa per gli enti locali che si sono distinti per il loro impegno per l’Europa.

Info: Museo Francesco Baracca - via Baracca 65, Lugo. (RA) - tel. 054524821 - fax 0545.38534 - museobaracca@comune.lugo.ra.it  - www.museobaracca.it.

Testo di Giovanni Scotti – Foto di Franca Dell’Arciprete

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