La delicata educazione sentimentale di una giovane maestra al cinema dal 6 maggio

Il primo incarico di Giorgia Cecere

  Cultura e Spettacoli  

Puglia, 1953. Nena (Isabella Ragonese) è una giovane maestra, innamorata di un ragazzo dell’alta borghesia, messa sotto pressione dalle preoccupazioni della madre. Quando arriva la lettera di assunzione in una piccola scuola nel sud salentino, fa le valigie e parte: E’ triste non perché lascia sua madre e sua sorella, con loro è tutto chiaro e a volte duro, ma per la lontananza dal giovane dell'alta borghesia di cui lei è innamorata e che sembra ricambiarla sinceramente. Si promettono che nulla cambierà tra di loro, è solo fino a giugno, poi chiederà il trasferimento.

Parte, un po' triste e un po' curiosa di ciò che l'aspetta.

Ma quel che trova è ben diverso da ogni sua immaginazione. E' molto peggio. Una scuola sperduta su un altopiano, ragazzini selvatici, gente con cui non ha niente in comune, una natura ostile. Resiste per orgoglio e perché Francesco la ama anche per quello, per il suo coraggio.

Finché un giorno freddo di febbraio tutto precipita nel buio, tutto sembra per sempre perduto ... Non è così, non è mai davvero così. Nena lo scoprirà a poco a poco …

Gli uomini, nel film, non fanno bella figura: sono rozzi e insensibili o vittime inconsapevoli di un sistema classista, irrigidito sul lusso di privilegi atavici. Le donne sanno far da mangiare e si occupano della casa.

Nena conosce l’emancipazione, l’ha studiata sui libri, ma non riesce a trovare la strada per perseguirla. Solo quando l’ipocrisia del suo amore impossibile si mostrerà nella crudezza più imbarazzante, apprezzerà le opportunità che la vita le sta offrendo.

La narrazione prende corpo con delicatezza e candore, seguendo l’evoluzione dell’anima.

Isabella Ragonese, senza trucco e senza vezzi, dimostra ancora una volta di essere un’ottima interprete versatile. La regista ha elogiato così la protagonista: Il film non si sarebbe mai potuto realizzare se non ci fosse stata un’attrice così brava e intelligente (in tutti i sensi) come Isabella Aragonese. Non c’è mai stata un’altra Nena

Il tocco elegante di Giorgia Cecere rende apprezzabile una storia piccola che, per essere raccontata, ha bisogno di un narratore che sappia osservare e con pazienza comprendere.

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