La vita di John Brennan (Russell Crowe) sembra perfetta fino a quando la moglie, Lara (Elizabeth Banks), viene arrestata e condannata per l’omicidio di una sua collega, anche se sostiene di non aver commesso alcun delitto.
A tre anni dalla condanna, John continua a battersi per tenere unita la famiglia, crescere il loro unico figlio, Luke (Ty Simpkins), e svolgere il suo lavoro di insegnante in un college pubblico, tentando sempre di dimostrare l'innocenza della moglie con ogni mezzo a disposizione. Quando
Il regista Paul Haggis ci racconta, ancora una volta, il momento di crisi che sta attraversando l’America, vista non solo attraverso gli occhi dell’uomo qualunque, ma anche attraverso le sue istituzioni: la polizia in Crash, l’esercito in Nella valle di Elah, e in quest’ultimo The Next Three Days il sistema giudiziario.
La sceneggiatura del film e la dolorosa interpretazione di Russell Crowe possono indurre a concludere che l’unico modo per ritrovare la condizione “normale” è quello di rompere le regole, quando queste non garantiscono la propria libertà. Da sottolineare anche la musica di Danny Elfman, l’utilizzo di alcuni brani musicali di Moby e la fotografia del francese Stéphane Fontane.
Versione stampabileTorna