Enogastronomia e luoghi rurali gli asset strategici

Turismo rurale: l’offerta turistica pugliese

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nel corso dell’incontro, svoltosi a Milano, in occasione della Bit 2011, su Territorio e prodotti tipici. I percorsi turistici della Puglia rurale, Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, ha affermato: I paesaggi ed il territorio pugliese, così come il patrimonio di biodiversità, non sarebbero oggi gli stessi senza l’opera di generazioni e generazioni di agricoltori, che nei secoli, se non nei millenni, ci hanno tramandato il risultato delle loro fatiche. Le imprese agricole, quindi, sono un anello importante e determinante della catena di fattori necessari alla formazione dell’offerta turistica.

Secondo un’indagine dell’Istituto Nazionale per le Ricerche Turistiche, nel 2010  il solo settore enogastronomico ha interessato il 3,8% dei soggiorni degli italiani, un valore che raddoppia l’1,8% del 2009; il 17,8% dei vacanzieri degusta i prodotti locali; il 13,3% partecipa agli eventi enogastronomici; il 12,5% percorre le strade del vino e l’11,9 quelle dell’artigianato tipico; l’11,3%, acquista anche prodotti dell’enogastronomia da riportare a casa.

La perfomance, che anche nel 2010 ha registrato la Puglia (+10,8% circa degli arrivi e +16,2% delle presenze di stranieri rispetto al 2009),  - ha proseguito Stefàno - conferma la nostra regione quale destinazione turistica di rilevanza nazionale e internazionale, grazie anche alla poliedrica offerta regionale, in cui spicca il turismo rurale ed enogastronomico.

Su tutto il territorio regionale gli agriturismi coprono il 7,56% del totale delle strutture ricettive ed il 30,3% dei posti letto totali. Le destinazioni più commercializzate sono Bari (37%) e Lecce (26%), seguite nell’ordine da Brindisi, Taranto e Foggia. 8 sono le strade dell’olio e 5 le strade del vino sono già attivate. L’ultima edizione di Cantine aperte in Puglia (29/05/2010) ha registrato 30.000 visitatori su 57 cantine, sparse dalla Daunia al Salento. Ben 58 sono le Masserie didattiche riconosciute distribuite sul tutto il territorio. L’enogastronomia connota la Puglia come una destinazione importante, dopo Piemonte e Toscana, nel mercato USA, in Giappone e nell’UE.

La politica regionale, anche attraverso la strategia del Programma di Sviluppo rurale, ha iniziato un lavoro di valorizzazione dell’enorme patrimonio di prodotti tipici a marchio comunitario e della tradizione storica, architettonica che da esso scaturisce, tutti fattori di incentivazione alla sviluppo del turismo rurale.

I Piani di Sviluppo Locale dei 25 Gruppi di Azione Locale (GAL), che coprono l’intero territorio rurale della Puglia, reinterpretano il loro ruolo, per favorire processi di sviluppo endogeno in grado di rendere maggiormente dinamico il tessuto economico-produttivo delle aree rurali.

Le Masserie didattiche, ovvero le 58 antiche masserie, riconosciute dalle Legge Regionale n. 2/2008 come custodi della storia e della tradizione legata ai saperi e ai sapori della Puglia, attribuiscono all’agricoltura un ruolo pedagogico, attraverso la promozione dei valori legati all’ambiente, all’alimentazione sana e consapevole, all’agricoltura ed allo spazio rurale. La guida “Itinerari delle Masserie didattiche” propone 34 itinerari nel cuore della ruralità delle sei province pugliesi. Le Masserie Didattiche si propongono come punto di partenza, di arrivo o semplicemente di sosta lungo i percorsi consigliati, che percorrono, in lungo e largo, tutta la Puglia, ponendo al centro della “scoperta” i valori e le tradizioni produttive ed alimentari della civiltà contadina.

Il progetto Turismo Rurale Sostenibile in Puglia in collaborazione con AICAI – Camera di commercio di Bari, finanziato con i fondi del Programma Regionale “Promozione dei servizi orientati allo sviluppo rurale”, ha condotto uno studio sulle realtà rurali pugliesi, che confluirà nell’Atlante della Puglia Rurale e del relativo sito web, quali strumenti ed occasioni per chiunque, turista rurale, eno-appassionato, curioso, di conoscere meglio il patrimonio rurale pugliese: i prodotti tipici, le tradizioni e l’artigianato, l’architettura rurale, le aree protette.

Il marchio collettivo Prodotti di Puglia, registrato l’11 settembre 2009 dall’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI – Agenzia della UE competente per la registrazione dei marchi) ai sensi del reg. CE 207/09, garantisce qualità, tipicità, sicurezza e rintracciabilità: la provenienza del prodotto (materia prima e trasformazione) dalla Puglia, è garantita attraverso il sistema di tracciabilità informatizzato che le aziende devono adottare e che consente di risalire con certezza dal prodotto al produttore iniziale. La Regione Puglia - unica in Italia ad aver scelto la strategia della indicazione territoriale - con il marchio “Prodotti di Puglia” promuove e sostiene la produzione, la valorizzazione e la diffusione dei prodotti agro-alimentari che sono realizzati in Puglia, favorendo anche il miglioramento della qualità ambientale, sociale ed economica dei processi produttivi dell’area.

Il paniere dei prodotti tipici di Puglia, ingredienti immancabili nella vacanza pugliese, è straordinariamente ricco e vario. 15 tra DOP e IGP: Olio DOP Terra di Bari, Olio DOP Collina di Brindisi, Olio DOP Terra d’Otranto, Olio DOP Dauno, Olio DOP Terre Tarantine, Oliva DOP La Bella della Daunia, Pane DOP di Altamura, Formaggio DOP Caciocavallo Silano, Formaggio DOP Canestrato Pugliese, Ricotta di Bufala, IGP Clementine del Golfo di Taranto, IGP Limone Feminello del Gargano, IGP Arancia del Gargano, IGP Uva di Puglia (In Fase Transitoria) e IGP Carciofo brindisino (in fase di riconoscimento). Oltre 200 produzioni tipiche, a marchio regolamentato e tradizionali. I prodotti appartengono alla tradizione produttiva pugliese, hanno scritto la storia del gusto in Puglia ed oggi rappresentano gli ingredienti essenziali della buona gastronomia pugliese, ricercata dai turisti di tutto il mondo. Completa l’elenco dei prodotti tradizionali, la vastissima gamma di ortaggi e frutta, al naturale e trasformati, che ha pochi eguali in tutto il mondo proprio per varietà di colori, profumi e gusto.

A portare in giro per il mondo la Puglia, la sua storia, il bagaglio di valori e di tradizioni è anche il vino pugliese, autentico ambasciatore della qualità e del gusto di Puglia e protagonista di primo piano del Made in Italy. Le DOC sono ben 26: Aleatico di Puglia, Alezio, Brindisi, Cacc'e Mmitte di Lucera, Castel del Monte, Colline Joniche Tarantine, Copertino, Galatina, Gioia del Colle, Gravina, Leverano, Lizzano, Locorotondo, Martina Franca, Matino, Moscato di Trani, Nardo', Orta Nova, Ostuni, Primitivo di Manduria, Rosso Barletta, Rosso Canosa, Rosso Cerignola, Salice Salentino, San Severo e Squinzano. Le IGT sono 6: Daunia, Murge, Valle d’Itria, Salento, Tarantino e Puglia. Inoltre la Puglia può vantare anche la sua prima DOCG Primitivo di Manduria Dolce Naturale.

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