Offre al lettore una nuova visione di un modello di business ormai noto: il licensing

Brand Jam all’avanguardia

  Cultura e Spettacoli  

Come ha potuto il marchio Playboy in pochi anni trasformarsi da rivista per soli uomini in icona fashion per le donne, salvandosi dalla profonda crisi del settore? Perché in Giappone il bagnoschiuma Chupa Chups è diventato un fenomeno di marketing? Qual è la genesi dei Fashion Wine di Scrimaglio, oggi venduti persino in Nuova Zelanda?

Brand Jam offre al lettore una nuova visione di un modello di business ormai noto: il licensing. Disciplina sorella del marketing, il licensing sta assumendo una specifica connotazione sul mercato italiano, diventando, per molte imprese, un valido strumento per uscire dalla crisi.

Dal mondo della moda e dal giocattolo (poli opposti ma accomunati dalla stessa sensibilità al licensing) a tutte le categorie merceologiche, dagli alimentari agli accessori per animali domestici, dalla scuola alle calzature, dai gioielli al tessile casa, il numero di aziende che detengono almeno una licenza continua ad aumentare, così come continuano ad aumentare gli operatori specializzati.

Questa evoluzione manca ancora di una base solida e culturalmente adeguata perché si possa assicurare una crescita sostenibile nel lungo periodo: molta improvvisazione, la tensione verso il risultato economico facile e veloce, la mancanza di informazioni basate sui fatti, sono purtroppo ingredienti ancora frequenti nella pratica quotidiana.

Per la prima volta il tema viene affrontato in maniera completa e accessibile dal punto di vista più affascinante: quello della comunicazione.

Dopo una breve introduzione sui meccanismi che lo governano e sullo sviluppo in Italia, il libro presenta una robusta analisi dei processi di brand licensing virtuoso, arricchita da una serie di case history di aziende e marchi che, grazie al licensing, hanno migliorato posizionamento, dimensioni e successo.

Una seconda sezione è invece incentrata sugli aspetti linguistici del licensing, che dimostrano quanto questo tipo di business e la comunicazione più classica siano vicendevolmente legati, soffermandosi su temi come il kawaii style e le icone kidult, calciatori e veline, nuova  sobrietà, il pop, il neogotico, il legame tra disegno industriale e moda.

Il libro è accompagnato da un glossario che, spiegando i termini tecnici, facilita ulteriormente la lettura.

L’autore è Paolo Lucci, nato a Torino nel 1962, il maggior esperto di licensing e brand extension in Italia. Il suo background professionale si fonda su una pluriennale esperienza tra marketing, comunicazione e vendite. Passa alla libera attività nell'ottobre 2001, fondando Luccitm Brand Extension, con la missione innovativa di applicare con approccio strategico il modello business licensing. Nel 2007 apre Kazachok Italia, divisione che si occupa di licensing intelligence. Ha tenuto numerosi corsi sul tema presso l'Università di Torino, la Camera di Commercio di Milano e Modena, il Fashion Institute of Technology.

Info: Paolo Lucci - Brand Jam - Collana Marketing e Pubblicità - pagine 144 - euro 14,00 - distribuito da Messaggerie Libri.

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