Dal gusto della tradizione alle nuove sperimentazioni

Marroni Agrimontana: canditi, glacé, flambé … e oggi salé

  Food and beverage  

Autunno, tempo di castagne ... e per l’Azienda Agrimontana tempo dei pregiati marroni, inconfondibili, grossi e ovali, con la base triangolare e i lati non schiacciati perché in ogni riccio ne nasce uno solo.

Nata nel 1972 a Borgo San Dalmazzo nel cuneese, Agrimontana ha costruito la qualità del vero Marrone Piemonte secondo l’antica sapienza piemontese e l’arte pasticcera di queste terre, preservandone le caratteristiche di naturalezza dei frutti e offrendo un prodotto che si distingue per qualità e genuinità. I marroni selezionati da Agrimontana sono solo quelli cresciuti sui castagni dei boschi della Val Susa, dell’Appennino tosco-emiliano e del Cilento dove, oltre il moderno concetto di biologico, vive la tradizione contadina del coltivare secondo Natura, ossia solo potatura e pulizia del sottobosco.

L’azienda lavora “a ciclo completo”: dalla raccolta alla sbucciatura effettuata rigorosamente a mano per non deteriorare le venature del frutto, alla canditura o glassatura realizzata con il miglior zucchero di canna delle Mauritius e dalle Barbados, fino al confezionamento in particolari vaschette con atmosfera modificata per garantire nel tempo tutte le proprietà organolettiche e nutrizionali del prodotto.

Così la famiglia Bardini, fondatrice dell’azienda e rappresentata oggi dalla seconda generazione con la figlia Chiara, attuale amministratore delegato, ha deliziato i palati di pasticceri e del vasto pubblico gourmet proponendo marroni canditi, marroni al liquore Navan del Madagascar, crema di marroni, ma soprattutto i famosi marrons glacés.

E proprio agli amanti di questo peccato di gola Agrimontana suggerisce di inventare ricette e nuovi abbinamenti per apprezzarne ed esaltarne ancor più il gusto.

Così ha fatto Gianluca Franzoni, gourmand di Gruppo illy a cui Agrimontana è partecipata per il 40%. Il poeta del cioccolato Domori ha infatti lanciato la provocazione del marron salé, chiedendo ai mastri canditori dell’azienda Agrimontana di aggiungere oltre alle bacche di vaniglia Bourbon del Madagascar, del fleur de sel di Guérande, raccolto sulle coste dell’Atlantico.

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