Invecchiare? Una questione di "par condicio"

Elizabeth Arden lancia Prevage™: un innovativo trattamento antietà a base di idebenone

  Bellezza e Benessere  

Giovani Sempre. Si può? Questa una delle domande poste agli Italiani da un recente sondaggio socioestetico realizzato da GPF per conto di Elizabeth Arden in occasione del lancio di Prevage™, un innovativo trattamento antietà a base di idebenone.

Chi ha detto che le donne invecchiano prima degli uomini? Questo diffuso luogo comune che per decenni ha offerto un vantaggio temporale all´universo maschile rispetto al "gentil sesso" in tema di senilità, è stato sfatato.

Dai risultati di una recente indagine socioestetica realizzata da GPF (Istituto di ricerca fondato da Giampaolo Fabris) per conto di Elizabeth Arden intitolata "Prevage™ - Giovani Sempre. Strategie e metodi degli Italiani per combattere l´età" scompare, infatti, qualsiasi differenza "di genere" nei criteri di attribuzione della "vecchiaia". Per la totalità del campione, il processo di invecchiamento, sia per gli uomini che per le donne inizia a cinquant´anni.

"Accomunati dalla consapevolezza di questa "par condicio" estetica, i due sessi, per rallentare i segni del tempo, si stanno orientando in una stessa direzione, che prevede la combinazione di molteplici mezzi che vanno dall´uso di cosmetici, all´assunzione di integratori, alla pratica di tecniche "olistiche" quali lo shiatsu, la riflessologia, l´agopuntura" ha affermato Paola Righetti, curatrice della ricerca, nel corso della presentazione dello studio realizzato per il lancio di Prevage™ - un nuovo trattamento antietà di Elizabeth Arden - avvenuta oggi a Milano con la partecipazione di Paola Saluzzi, Amanda Lear, Manuel Casella, Martina Colombari e del Dottor Mauro Picardo, membro del Consiglio Direttivo della SIDEMAST.

"L´uso dei cosmetici - continua Paola Righetti - è considerato, comunque, "fondamentale" per mantenere più a lungo un aspetto giovane dal 49,8% della popolazione (61,9% delle donne e 37,7% degli uomini) e tale convinzione aumenta al crescere del reddito e dell´istruzione (in questo caso la percentuale sale al 56,4%). L´attenzione, soprattutto del sesso femminile, verso questa soluzione è dimostrata, inoltre, dal fatto che il 22,5% di esse (contro il 13% degli uomini) dichiara di spendere per i cosmetici e per la cura del corpo molto più di quello che potrebbe."

Dalla ricerca emerge, inoltre, che gli Italiani accettano di parlare di "invecchiamento", senza allarmismi. Riconoscono che esista il problema, soprattutto in una società che si dimostra particolarmente sensibile verso la "giovinezza" (37,2 del campione), rifiutando, tuttavia, un approccio "drammatico". Quando al campione viene chiesto di parlare del significato della vecchiaia e dell´atteggiamento assunto di fronte ad essa si verifica un "paradosso": se considerato in quanto tale, e disgiunto da possibili soluzioni, il problema dell´invecchiamento viene praticamente "negato". Il 90% degli intervistati lo definisce, infatti, un "processo assolutamente naturale", e come tale è accettato "serenamente" dal 51,8%. Anche l´autopercezione della propria età rispecchia un atteggiamento sostanzialmente positivo: il 50 % del campione ritiene di dimostrare un po´ meno degli anni che ha e il 37,1% di essere soddisfatto del tono e della compattezza della propria pelle.

Quando, però, l´invecchiamento è associato ai suoi possibili rimedi, gli Italiani affrontano la problematica pensando alle soluzioni: il 58%, dichiara che il trascorrere degli anni possa essere rallentato con trattamenti estetici adeguati. Niente "allarmismi", dunque, ma molto "pragmatismo". La vecchiaia è un fatto inalienabile, tanto vale affrontarla "positivamente", con un corretto stile di vita e con quanto la cosmesi è in grado di proporre per contrastarla.

Per gli intervistati l´utilizzo di trattamenti "antiage" è una consapevolezza diffusa tra le misure preventive di base: per il 31,2% del campione "usare cosmetici costosi e all´avanguardia" è una delle tre cose più importanti per mantenersi giovani, seguito da "fare sesso in modo regolare" (30,2%) e preceduto da "mangiare molta frutta e verdura (34,3%).

Per quanto riguarda le abitudini contro l´invecchiamento, il 42,5% fa uso abituale di creme antirughe e il 33,1% applica maschere per il viso. Il 39,9% fa ginnastica in palestra ed il 21% assume integratori alimentari. Abitudini che appaiono più marcate se si prende in esame lo "status alto" del campione. Tra le altre pratiche di prevenzione troviamo: i massaggi in centri estetici (22,3%), trattamenti viso (21,3%) e trattamenti corpo (15,4%) dall´estetista e soggiorni in centri benessere (7%).

Considerati, invece "super elitari" i trattamenti mini-invasivi come le iniezioni di silicone alle labbra, praticate solo dall´1% del campione, le iniezioni di botulino al viso (0,5%) e le iniezioni di vitamine (0,6%).

Capitolo a parte per la chirurgia estetica. Se la metà degli intervistati (44,8%) afferma che oggi l´invecchiamento diventa più accettabile anche grazie ai progressi della stessa (soprattutto la fascia di età tra i 30 e il 45 anni), la propensione ad affrontare il bisturi è ancora bassa.

Solo il 13% si sottoporrebbe a un lifting al viso, il 12,7% a un trapianto di capelli, l´8,9% al sollevamento delle palpebre.

Propensione che non necessariamente si riscontra, poi, nella "pratica". Basti pensare che in Italia nel 2004 sono stati praticati 600 mila interventi di chirurgia estetica, equivalenti all´1,5% della popolazione italiana adulta.

Un maggior orientamento verso soluzioni "soft", dunque, che trovano un giusto equilibrio tra uno stile di vita "sano" e il ricorso a soluzioni cosmetiche ad hoc, nei confronti delle quali, tra l´altro, ultimamente si riscontra una migliore percezione qualitativa. Il 63,8% della popolazione afferma, infatti, che recentemente i cosmetici sono "molto migliorati".

La ricerca in questo campo sta effettivamente facendo enormi progressi. L´ultimo ritrovato, Prevage™ è un rivoluzionario trattamento antietà, risultato dell´accordo tra l´azienda cosmetica Elizabeth Arden e quella farmaceutica Allergan. Frutto della scienza dermatologica e cosmetica, Prevage™ corregge e previene i segni visibili dell´età grazie al proprio esclusivo principio attivo: l´idebenone, il più efficace antiossidante oggi disponibile, in grado di alterare la "reazione a catena" determinata dalla formazione di radicali liberi responsabili dell’´invecchiamento cutaneo e di proteggere la pelle dai danni delle aggressioni ambientali.

Questa molecola, sviluppata nel 1986 da un´azienda farmaceutica giapponese e utilizzata per la cura di malattie neuro-degenerative e per la protezione dall´ossidazione degli organi durante i trapianti, ha dimostrato di avere enormi potenzialità anche in ambito "skincare".

"Comparato con altri antiossidanti quali acido alfa-lipoico, cinetina, vitamina C, Vitamina E e Coenzima Q10 - ha affermato il dottor Mauro Picardo, Direttore Scientifico dell´Istituto Dermatologico Santa Maria e San Gallicano di Roma e Membro del Consiglio Direttivo della SIDEMAST - l´idebenone mostra la più alta efficacia contro lo stress ossidativo, innescato dall´esposizione ai raggi solari, dal fumo e dall´inquinamento, oltre che dal metabolismo del nostro corpo, che risulta essere il principale responsabile dell´invecchiamento della nostra pelle."

I risultati della ricerca "Prevage™ - Giovani Sempre. Strategie e metodi degli Italiani per combattere l´età" oltre ad utili consigli per mantenersi in forma di medici ed esperti di salute e benessere sono consultabili sul sito www.giovanisempre.com

(f.d.scotti)

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