Il film è tratto dal soggetto "Il Nemico dell´Acqua" di Filippo Gravino vincitore del Premio Solinas 2003

Una vita Tranquilla di Claudio Cupellini

  Cultura e Spettacoli  

Francoforte (Germania) - Rosario Russo (Tony Servillo) è un cinquantenne originario del Sud Italia, dallo sguardo duro e torbido, che ha cambiato identità, lasciato l’Italia e che nulla lascia trapelare circa le sue origini parlando un impeccabile tedesco.  Russo vive da dodici anni in Germania dove gestisce un albergo ristorante insieme alla moglie, Renate (Juliane Kohler). La sua vita scorre serena: ha un bambino,  Mathias (Leonardo Sprengler), un aiuto cuoco, Claudio,  (Maurizio Donadoni) che è anche un amico, e molti progetti per il futuro.

Un giorno di febbraio, però, tutto cambia e la sua non è più “una vita tranquilla”.

Nel ristorante di Rosario, infatti, arrivano due ragazzi italiani, due giovani malavitosi. Il primo si chiama Edoardo (Francesco Di Leva) ed è il figlio di Mario Fiore, capo di una delle più potenti famiglie di camorra. L´altro si chiama Diego (Marco D’Amore) ed è il figlio dello stesso Rosario. Non si vedono da quindici anni, da quando Rosario si chiamava Antonio De Martino ed era uno dei più feroci e potenti camorristi del casertano. Rosario si era fatto credere morto per rifarsi una vita …. Diego all´epoca aveva dieci anni, ora è cresciuto e si è affiliato al clan dei Fiore. Diego è in Germania su mandato della camorra.

Il passato ritorna, insieme al peso della latitanza, degli omicidi commessi, degli abbandoni, in un turbinio emotivo e sentimentale tinto di nero.

Ma qualcosa va storto. E la vita tranquilla di Rosario Russo prende una piega imprevedibile e drammatica.

Il soggetto sfiora fatti di cronaca recente come la strage di Duisburg del 2007.

Una Vita Tranquilla è una coproduzione europea sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC).

Anche questa interpretazione di Tony Servillo è magistrale. I dialoghi sono un piacevole mix internazionale di napoletano, italiano e tedesco. La sceneggiatura è di Claudio Cupellini, Filippo Gravino e Guido Iuculano.  Le musiche sono di Teho Teardo.

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