Milano ospita fino al 30 gennaio, a palazzo Reale, la collezione al-Sabah di arte islamica

Arte islamica a Milano

  Cultura e Spettacoli  

Circa 350 opere, con una ricchissima varietà cronologica dal VII al XVII secolo, geografica (dalla Spagna all’Estremo Oriente) e tipologica (tappeti e tessuti, raffinati metalli cesellati, ceramiche, sculture, miniature, preziosi gioielli e oggetti in avorio) raccontano la civiltà musulmana: i reperti appartengono alla raccolta di Sheik Nasser Sabah Amed al-Sabah e sua moglie. Nel luglio 1975  lo sceicco Nasser Sabah Ahmed al-Sabah ha mostrato a sua moglie, Sheikha Hussah Sabah Selim al-Sabah la prima opera d’arte islamica, una splendida bottiglia in vetro smaltato d’epoca Mamelucca del XIV secolo, comprata durante un viaggio. E’ così iniziata un’avventura che ha portato la coppia a raccogliere e collezionare, in otto anni di intenso lavoro, circa 20.000 opere, tra cui vari capolavori, ma anche numerosi oggetti di grande interesse per gli studiosi. Nel 1983, in occasione della Festa Nazionale del Kuwait, Sheikh Nasser e Sheikha Hussah, offrono al loro Paese, e al mondo intero, l’inestimabile dono del prestito permanente della Collezione (chiamata Dar al-Athar al-Islamiyya; “Casa delle Antichità dell’Islam”) al museo Nazionale del Kuwait in un’apposita ala destinata ad ospitare 1200 eccezionali opere d’arte islamica in grado di fornire un panorama pressoché completo dell’esperienza artistica dell’Islam. La collezione venne dispersa per la gran parte nel ’90, durante il conflitto con l’Iraq. Nel tempo i due coniugi hanno ricostruito con tenacia la loro Collezione, che oggi arriva a 26 mila pezzi. Oggi il Dar al-Athar al-Islamiyyah (DAI) sotto la guida appassionata di Sheikha Hussah è una prestigiosa istituzione scientifica di livello mondiale, nota per le sue attività in campo culturale con conferenze tenute dai principali specialisti del settore, spesso di fama mondiale. 

La mostra a Palazzo Reale si inserisce a pieno titolo in un grande progetto volto a conoscere e approfondire le diverse culture  presenti nella nostra città. – spiega il Sindaco Letizia Moratti nel corso dell’inaugurazione - Perché la cultura non solo ci arricchisce, ma è  uno strumento capace di portare ad una sempre maggiore comprensione tra i popoli. Se da una parte, infatti, è importante conservare e valorizzare la propria storia, tradizione e identità dall’altra, conoscersi meglio è aprirsi alle culture del mondo andando a cogliere influenze e connessioni tra le diverse civiltà.

L’incontro delle civiltà è appena iniziato. – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - Con questo incontro pace e progresso, grazie all’arte, si rafforzano vicendevolmente. Se vogliamo davvero un confronto tra tradizioni e religioni diverse l’arte con i suoi capolavori e oggetti in questa mostra è una straordinaria occasione per un’integrazione virtuosa e creativa. Questa esposizione è stata studiata in una nostra missione in Kuwait sin dal maggio 2009 e offre una visibilità di una Milano alternativa, non solo economica e finanziaria”.

La mostra si divide in due parti: la prima metà è un percorso cronologico scandito in quattro tappe, dagli inizi fino ai tre grandi imperi cinquecenteschi, Ottomani, Safavidi e Moghul. La seconda parte permette di approfondire alcuni temi trasversali a tutta l’arte musulmana nelle apposite sezioni che sono dedicate alla calligrafia, alla decorazione geometrica, agli arabeschi e all’arte figurativa. Una piccola scelta di monete – in una raccolta numismatica di impressionante ampiezza e valore – aiutare a memorizzare una semplice ed essenziale cronologia. Chiude la mostra una sezione dedicata ai gioielli.

Nelle varie sale di Palazzo Reale si possono ammirare oggetti grandi e piccoli di straordinaria bellezza e raffinatezza: pagine di Corano mirabilmente dipinte, pagine di libri e manoscritti splendidamente miniati, capitelli marmorei con iscrizioni, scatole in avorio decorate con uccelli e piante, brocche in bronzo, bicchieri e vasi in vetro smaltato dai colori e disegni sfavillanti, sfarzosi tappeti decorati in lana, bellissimi tessuti in velluto e seta, stupendi piatti e coppe in ceramica decorati, spettacolari collane e bracciali d’oro, diamanti e pietre preziose, pugnali di giada incastonati con rubini e smeraldi, ante di armadio in legno decorato, lastre tombali con iscrizioni e scacchi in cristallo di rocca.

La mostra “L’arte della civiltà islamica – La collezione al-Sabah” è realizzata dal Comune di Milano in collaborazione con lo stato del Kuwait, National Council for Culture, Art and Letters. L’esposizione è curata da Giovanni Curatola, professore di  Archeologia e storia dell’arte musulmana alle Università di Udine e Milano, e viaggerà, poi, alla volta di Austria, Canada e Korea. Il tour in giro per il mondo precederà la creazione di un nuovo museo d’arte del Kuwait che ospiterà in maniera definitiva la collezione Al – Sabah.

Il catalogo è edito da Skira:  L’ho inteso come uno strumento non per specialisti ma prima di tutto utile a chi si avvicini per la prima volta al mondo islamico; una introduzione a una realtà affascinante quanto vasta.  - precisa Curatola - Ho voluto così scrivere un breve capitolo sull’Islam e un altro sulla sua arte, accompagnando poi idealmente il visitatore alla scoperta delle varie opere.

Giovanni Scotti

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