The American di Anton Corbijn (L´americano)

George Clooney è l’americano Jack, un killer, un sicario, un abile assassino, in cerca di redenzione, ma lasciato alla mercé della sua solitudine in un piccolo, silenzioso e rarefatto paese abruzzese, in attesa che qualcosa o qualcuno faccia ripartire la sua vita verso una nuova, ignota destinazione. Il personaggio è lacerato, distante, alle prese con i suoi sensi di colpa, con i rimorsi e una profonda quanto irrimediabile solitudine.

Nel prologo, nella tundra svedese, due sicari tentano di ucciderlo, ma lui, vedendo le loro impronte nella neve, li anticipa ed agisce di conseguenza. Nello scontro muore anche la sua amante, lui giura che il lavoro successivo sarà l´ultimo e cambia il suo rifugio. Arriva quindi in Italia ed il suo contatto lo manda in Abruzzo, fotografato dall’alto, con le sue nebbie e gli incanti in una continua enfatizzazione del contrasto tra la calma ancestrale del luogo e la silenziosa inquietudine del protagonista.

Jack arriva così a Castelvecchio Calvisio, una pittoresca cittadina situata tra le lussureggianti colline italiane, ma anche a Sulmona, Castel del Monte e Calascio, località volute dal protagonista per poter dare una mano alla regione abruzzese dopo il terribile terremoto dell’aprile 2009.

Ma per Jack, ogni posizione è una trappola e ogni persona è una potenziale minaccia. Non può mai abbassare la guardia, il suo destino può essere in pericolo.

Anche se diffidente Jack apprezza la vita, l´amore e la morte in Italia. Nel suo soggiorno abruzzese Jack riesce infatti a godere delle conversazioni tra una parola di inglese e un po’ di retorica con il perspicace parroco locale (Paolo Bonacelli) e ad intrecciare in una storia d´amore con una affascinante, pericolosa e seduttiva prostituta locale (Violante Placido).

Sicuramente un forte richiamo per gli spettatori saranno le realistiche scene di sesso tra George Clooney e Violante Placido, che si concede anche in numerosi nudi