Abbinare una vista ad uno splendido paesino dell’entroterra della Liguria di Ponente e la visita ad una bellissima mostra di un artista di fama.

Ad Apricale per la mostra di Gianluigi Brancaccio

  In viaggio tra gusto e cultura  

L’occasione ci viene offerta dalla antologica di Gianluigi Brancaccio organizzata dalla Fondazione Mazzotta e in corso nelle sale espositive del castello della Lucertola di Apricale fino al 13 agosto.
Un castello simbolo della bellezza di Apricale, nominato uno dei “borghi più belli d’Italia. Borgo tipicamente medioevale, sorge all’interno di Ventimiglia, nella Valle del Merdanzo, in una posizione panoramica veramente eccezionale. Fu per anni dominio dei conti di Ventimiglia che, alla fine del XIII secolo la cedettero ai Doria. Dopo varie vicissitudini il castello passato in mani private fu dotato di un arioso giardino pensile ricco di vegetazione mediterranea che ospita i visitatori delle mostre estemporanee accolte nei saloni del castello. Il restauro recente infatti ha recuperato gli ambienti sotterranei, i signorili ambienti affacciati sul giardino pensile e il grandioso salone del piano superiore.
Qui si svolge appunto fino al 13 agosto la mostra “Gianluigi Brancaccio. Dipinti e incisioni” a cura di Luciano Caramel. Cinquanta opere realizzate dal 1952 a oggi costituiscono la prima grande esposizione antologica dell’artista ligure voluta dalla Provincia di Imperia, dal Comune di Apricale e dalla Pro loco. Il catalogo edito da Mazzotta contiene il saggio del curatore Luciano Caramel che ci racconta il suo singolare “rapporto-non rapporto” con Brancaccio che risale addirittura all’immediato dopoguerra. Completano il volume i contributi critici di Rossana Bossaglia e di Germano Beringheli e una lettera di André Verdet.

Brancaccio inizia a dipingere nel secondo dopoguerra prendendo le distanze – come molti artisti in quegli anni - dal gruppo dei novecentisti italiani che si erano proposti, attorno agli anni trenta, il recupero della tradizione. Dipinge mettendo l’accento su quella vita delle forme estesa, oltre il Fronte Nuovo delle Arti, a una sorta di figurazione il cui impianto formale e cromatico risentiva echi post cubisti. Esperienze fondamentali per la sua pittura furono i primi anni di apprendistato a Como e la conoscenza dell’ambiente artistico cittadino, ma anche l’incontro alcuni anni più tardi a Capri di Carrà, Prampolini, Gentilini e Saetti. Infine importanti furono i viaggi a Parigi e in Olanda, dove ebbe modo di conoscere il gruppo COBRA. Recentemente il percorso artistico di Brancaccio è stato coinvolto dal segno, dalla sua connotazione incisoria in rapporto al disegno e all’azione di uno strumento adatto a segnare, graffiandola o intagliandola, un’altra superficie, più dura del tessuto teso, quasi sempre metallica.
Il fortissimo senso del colore si unisce alla corposità del segno e al piacere sensuale delle forme rivelando una intensa personalità. Per informazioni: tel. 339.2286572; 010.5472460 (lunedì-venerdì);
www.mazzotta.it
La visita alla mostra di Brancaccio si completa con una visita al paese aggrappato al suo sperone di roccia, pieno di simpatici gatti e di sognanti murales nei carrugi. Centro focale è la piazza ai piedi del Castello, una vasta area dalla forma irregolare quadrangolare in leggera discesa, su cui convergono sei strade e si affacciano i principali edifici pubblici e religiosi, con mutevoli giochi di luce durante il giorno. Mentre in via Garibaldi si vede ancora "la casa del boia", su un lato della piazza si nota il palazzo del municipio dalla facciata ornata da sei affreschi che raffigurano le tappe più significative della storia del paese. Così si distendono i Murales in tutto il paese: numerosi dipinti a sfondo agreste che impreziosiscono le facciate delle case in pietra.
Per soggiornare da Apricale
Ottima per soggiornare ad Apricale la Locanda dei Carugi, membro del nuovo Consorzio Mete di Liguria che raccoglie alcuni agriturismi e B&B di charme, arredato con grande raffinatezza e vista sulla valle. Locanda dei Carugi, via Roma 1, Apricale,
www.locandadeicarugi.it

Franca d.Scotti

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