Castello di Brolio, Castello di Verrazzano, Castello di Gabbiano, Castello del Trebbio, Villa di Petriolo

Nobili tradizioni toscane nel Chianti

  In viaggio tra gusto e cultura  

Quale tradizione toscana è più classica del famoso Chianti, internazionalmente noto? Quando parliamo di Chianti, la nostra mente corre a quei magnifici vini che corrispondono a questa denominazione, ma Il Chianti é ben altro: una enorme zona toscana dove paesaggio, natura, arte, percorsi enoturistici e strutture ricettive creano una magnifica e unica armonia. Qui non possono mancare eccellenti tradizioni gastronomiche, da gustare in ambienti di charme.

Il Castello di Brolio a Gaiole in Chianti é una magnifica secolare costruzione che racconta la storia di una delle più antiche dinastie italiane, tra i cui membri spicca la figura di Bettino Ricasoli, il “barone di ferro”: la sua posizione strategica fondamentale colloca il castello nel cuore del territorio fiorentino della Lega del Chianti, da sempre ricca di presenze feudali e al centro di sterminati poderi a vigneto, dai quali si ricava l’eccellente vino Chianti la cui formula fu definita proprio dal Barone Bettino.

Ai piedi del castello, prima di inoltrarsi nel parco e nella salita verso le mura, conviene sostare all´Osteria del Castello, per apprezzare la tradizione gastronomica locale a base di prodotti stagionali e di ricette tipiche. In un ambiente sobrio e conviviale si assaporano i piatti tipici: insalata di coniglio alla brace, baccalà con la polenta, crostino alla finocchiona, pappa col pomodoro, una squisita faraona disossata e ripiena di verdure, tortelli di carciofi in salsa al pecorino. Quindi si riprende la visita alle quattro sale tematiche del castello che raccolgono le Collezioni Ricasoli: l’armeria di famiglia, unico caso di armeria originaria di una dinastia italiana (a parte le famiglie regnanti), rimasta con continuità nello stesso luogo di famiglia, la stanza delle onorificenze e delle memorie del Barone Bettino, la stanza del Re con i ricordi della visita del re Vittorio Emanuele II, la sala della Ricerca e sperimentazione dedicata alle scoperte nel settore vitivinicolo. barone@ricasoli.it www.ricasoli.it Il Castello di Verrazzano nel cuore della zona di produzione del vino Chianti classico domina dalla sommità di una collina tra Firenze e Siena. Legato al nome del famoso esploratore Giovanni da Verrazzano, che scoprì gran parte della baia di New York, il castello possiede vigneti nominati in un manoscritto del lontano 1170. Le visite guidate ai giardini e alle secolari cantine di invecchiamento o all´allevamento dei cinghiali invitano ad una sosta nella sala degustazione dove, oltre ai vini famosi in tutto il mondo, si possono provare i vari prodotti della fattoria compresi salumi e insaccati di cinghiale, crostini di fegatini toscani, minestre di porri con ricotta e olio crudo e arrosti indimenticabili info@verrazzano.com www.verrazzano.com

Grandi tradizioni anche al Castello di Gabbiano a Mercatale di San Casciano Val di Pesa, una realtà vitivinicola prestigiosa nel cuore del Chianti classico, dove si fondono le radici profonde e le memorie del territorio con una tecnologia avanzatissima portata dalla profonda ristrutturazione dell´azienda. Dall´alto delle mura si vedono lunghi filari di viti che si rincorrono alternandosi ad oliveti e boschi, gli stessi che si potevano contemplare 2000 anni fa.  L´eccellenza del vino si accompagna a quella dell´olio, che condisce le pietanze gustose rivisitate dalla sapienza di uno chef contemporaneo: insalata di indivia con caprino e tartufo marzolino, ravioli farciti alle zucchine con salsa di pecorino, risotto con salsiccia di cinta senese, filetto di vitello in crosta di pepe nero con funghi trifolati. castellogabbiano@castellogabbiano.it www.castellogabbiano.it  

Sulle colline del Chianti Rufina si alza, invece, la mole potente e pittoresca del Castello del Trebbio a Pontassieve, un castello antichissimo che ha vissuto la vicenda della drammatica della Congiura dei Pazzi, qui organizzata e sfociata in un bagno di sangue a Firenze.

Il Castello del Trebbio é l´esempio perfetto di una struttura toscana che racchiude in sé il fascino della storia, i sapori più autentici, il piacere della sosta. Le antiche case coloniche recentemente ristrutturate possono accogliere anche per una lunga vacanza all´insegna della pace e del gusto, con visite guidate alle cantine secolari, degustazione di vini, vendita di olio extravergine d´oliva, corsi di cucina toscana. La Sosta del Gusto invece è il ristorante del castello, candidato ad una probabile stella Michelin. Tra le sue proposte mozzarella alla piastra con pomodori secchi, acciuga e arancio, crespelle agli asparagi selvatici e taleggio, crema allo zafferano, bocconcini di cinghiale in dolce forte al cacao. trebbio@tin.it www.vinoturismo.it Più piccola, ma altrettanto affascinante, l’azienda Villa di Petriolo a Cerreto Guidi propone corsi di cucina che si svolgono nella accogliente cucina della casa padronale, presentati dalla cuoca e tradotti anche nelle lingue inglese e tedesco, per sensibilizzare italiani e stranieri alla tipica cucina toscana. Molto interessante anche l’iniziativa denominata We Wine, con la quale si porta nelle case private la conoscenza approfondita del vino, con un sommelier che conduce una degustazione professionale in un contesto personalizzato e molto conviviale. info@villapetriolo.com www.villapetriolo.com

Molte di queste strutture sono state riconosciute e premiate con il riconoscimento Best of Wine Tourism, il concorso internazionale giunto ormai alla settima edizione, rivolto alle aziende la cui attività si sviluppa nell´ambito del turismo del vino. Promotore dell´iniziativa è la rete internazionale Great Wine Capitals di cui fanno parte 9 città del mondo a forte vocazione vitivinicola, tra cui, unica italiana, Firenze.

Franca Scotti

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