In esposizione altri fogli del Codice Atlantico, la più ampia e stupefacente collezione di fogli leonardeschi

Architettura, feste ed apparati nel Codice Atlantico

  Cultura e Spettacoli  

 Il Codice Atlantico abbraccia la vita intellettuale del genio toscano per un periodo di oltre quarant´anni, dal 1478 al 1519. Patrimonio della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Codice leonardesco nel corso del 2009 è stato sfascicolato in modo permettere l´esposizione dei singoli fogli.

Una serie di 24 mostre esporranno i 1.119 fogli del celebre Codice. Il programma dellemostre, che accompagneranno il cammino della città di Milano fino all´evento dell´Expo 2015, prevede l´esposizione a rotazione per circa tre mesi di ventidue fogli in contemporanea in due splendide sedi: la Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie e le sale interne della stessa Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Ventiquattro sono le varianti tematiche in cui sono stati raggruppati i fogli del famoso Codice. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano ha scelto come partner De Agostini Editore, con un accordo di esclusiva mondiale, per la divulgazione e la valorizzazione di un patrimonio culturale di altissimo profilo, costituito da collezioni bibliotecarie e pittoriche uniche al mondo, tra cui il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, e la promozione e la gestione dei diritti di riproduzione dei contenuti iconografici e video di tutte le opere di proprietà dell´Ambrosiana.

Con la terza delle 24 mostre programmate sui fogli del Codice Atlantico, presentata lo scorso 1° marzo ed aperta al pubblico dal 2 marzo al 6 giugno 2010, si affronta il tema, scelto da Pietro Marani ed approfondito da Paola Cordera, di Leonardo architetto ed Leonardo organizzatore del cantiere di costruzione, con l’esposizione di un gruppo di spettacolari autografi vinciani che, oltre a progetti e studi di edilizia civile e religiosa, include anche una scelta di studi relativi agli apparati effimeri e alle feste. I disegni più spettacolari sono quelli per il tiburio del Duomo di Milano. – racconta Marani – Antiche elaborazioni progettuali che dimostrano conoscenze ed esperienze dirette di Leonardo sul campo.

La selezione dei 44 fogli leonardeschi, operata da Paola Cordera, costituisce la prima vera mostra sui disegni d’architettura civile e religiosa di Leonardo, in quanto finora il tema era stato tentato e affrontato solo da un’angolazione prevalentemente didattica, in quanto non era possibile riunire tanti e famosi originali leonardeschi. Per la prima volta si parla di Leonardo architetto solo attraverso opere autografe: niente ricostruzioni al computer o modelli. – conclude il Prefetto dell’Ambrosiana, Monsignor Franco Buzzi.

Paola Cordera, cogliendo l’opportunità della sfascicolazione del Codice, ha potuto così dividere gli stupendi e spesso spettacolari disegni contenuti nel Codice Atlantico – la maggior parte dei quali esposti per la prima volta in questa mostra – in cinque tipologie (il cantiere, l’architettura sacra, i palazzi, le ville, la decorazione e gli apparati effimeri), mettendone sempre in risalto la loro posizione nel corso della storia dell’architettura, dove gli schizzi o i progetti di Leonardo si possono ben collocare con quelli di Bramante, Raffaello, Michelangelo e Palladio.

Un percorso è in Santa Maria delle Grazie, Via Caradosso, nella Sacrestia del Bramante, aperta il martedì e la domenica dalle 8.30 alle 19.00, mentre un altro percorso è nella Pincoteca Ambrosiana, Piazza Pio XI 2, aperta il martedì e la domenica dalle 9.00 alle 19.00.

Giovanni Scotti

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