Joel Coen racconta in maniera splendida i guai di un uomo semplice che vive nel Mid West del 1967

A Serious Man: scritto, diretto e prodotto dai fratelli Coen

  Cultura e Spettacoli  

Come sempre, c´è un piccolo prologo, avulso dalla storia che segue, ma iscritto nel corpo del film: un uomo, una donna e un supposto dybbuk (un´anima posseduta) interagiscono e parlano una lingua antica e minoritaria, l´yiddish.

Poi, attraverso un auricolare che suona Somebody to love nell´orecchio di uno studente ebreo, i Coen piombano a St. Louis Park, Minnesota, anno 1967, dove vive Larry Gopnik, uomo semplice, marito improbabile, ma forse innamorato, professore di fisica con poche pretese ed in attesa di una cattedra all´Università, dell´esito delle lastre e dell´arrivo dell´uragano ... e con molti, tanti guai.

La moglie Judith gli preferisce il più serio Sy Ableman e vuole un divorzio rituale per risposarsi nella fede. I due figli gli rubano continuamente soldi dal portafogli: Danny per fumare spinelli ed ascoltare i Jefferson Airplane in attesa di celebrare il suo Bar mitzvah e Sarah, che principalmente si lava i capelli e si finanzia così un intervento di chirurgia plastica al naso. Il fratello, Arthur, è disoccupato, russa sul suo divano e redige un diario sul calcolo delle probabilità. Uno studente coreano lo corrompe col denaro e lo minaccia di diffamazione. Una bella ed affascinante vicina di casa lo turba prendendo continuamente il sole nuda. Un vicino di casa taglia la sua erba sempre meno verde.

Travolto da una messe di guai, per trovare una stabilità esistenziale ed emotiva, Larry si rivolge a uno, due e tre rabbini per ascoltare la parola di Hashem, interpretarne la volontà, cercare di risolvere i suoi problemi e diventare un mensch, un uomo serio, austero e devoto.

La risposta è un grande buco intorno al quale i Coen fanno scorrere le azioni dei personaggi.

A serious man ci racconta l´impossibilità di essere una famiglia perfetta, di condurre una vita altrettanto perfetta e di raggiungere la felicità.

Ancora una volta i Coen tendono fino all´estremo la corda, sfiorando un happy end, per poi capovolgere tutto con il colpo di coda dell´ultima battuta e dell´ultima inquadratura.

GS

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