La prima terracotta dell’umanità è in mostra al Castello Sforzesco di Milano

Mostra: dal 27000 a.C. Antenate di Venere

  Cultura e Spettacoli  

La "Venere" paleolitica di Dolnì Vestonice, prima terracotta dell’umanità, accompagnata da altri 150 straordinari reperti provenienti dal cuore dell’Europa, racconta i primordi e l’evoluzione dell’arte figurativa europea nella mostra “dal 27000 a.C. Antenate di Venere”.

L’esposizione, realizzata con il patrocinio e contributo degli Assessorati al Turismo, Marketing Territoriale, Identità e alla Cultura del Comune di Milano e organizzata dall’Associazione Culturale Capodanno Celtico con la collaborazione del Servizio Castello, è in programma presso la Sala Sforzesca del Castello, fino al 28 febbraio 2010 ed è visitabile da martedì a domenica dalle 09.00 alle 17.30. Ingresso gratuito.

Una mostra che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel riportare Milano al centro dell’interesse turistico e culturale dell’Europa, attraverso eventi e manifestazioni che coniugano arte e accoglienza perché il turismo a Milano è cultura. - così l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti - Sono lieto – continua Orsatti - di aver contribuito, alla realizzazione di questo straordinario percorso espositivo che attraverso i tesori dell’arte figurativa paleolitica e neolitica ci avvicina alle nostre più profonde radici europee. Radici - conclude Orsatti - che oggi l’Europa deve valorizzare e tutelare, nella convinzione che non vi può essere un compiuto spirito europeo senza la consapevolezza della propria identità e della storia dei singoli territori e dei singoli popoli.

La Mostra “dal 27000 a.C. Antenate di Venere”,  curata dal prof. Venceslas Kruta  - Direttore del Centre d’études celtiques della Sorbona – e dalla dott.ssa Alena Humpolova, si caratterizza oltre che per l’alto profilo scientifico anche per la facilità di fruizione, grazie ad un suggestivo percorso espositivo che permette ai visitatori di cogliere, partendo dai primordi dell’arte figurativa, i tratti essenziali del pensiero e dei miti di un periodo che, con le prime società agricole stanziali, rivoluzionò la condizione umana ponendo le fondamenta della nostra civiltà.

Le emozionanti “veneri” preistoriche, filo conduttore della mostra, e gli altri reperti in esposizione ci guidano - in uno sviluppo cronologico che va dalla “Venere“ di Dolní Vestonice e dalle statuette di animali dei cacciatori di mammut all’impressionante e raffinato vasellame dipinto fino alla monumentale figura femminile di Mašovìce degli agricoltori moravi del V millennio a. C. - alla scoperta del nostro passato più remoto e degli uomini che furono protagonisti ed artefici di questa grande epoca fondatrice dell’Europa.

Il percorso espositivo è ffiancato da laboratori e percorsi didattici gratuiti per le scuole e per il pubblico e da un ciclo di conferenze tematiche interdisciplinari.

Alla mostra “dal 27000 a.C. Antenate di Venere” è dedicata una specifica pubblicazione con il catalogo a cura di Skira editore.

GS

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