Inaugurazione della restaurata sezione dedicata a Cesarea Marittima e saluto della direttrice della Direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo

Israele e Nikon al Museo Archeologico di Milano

  Cultura e Spettacoli  

Giovedì 25 giugno, nella emozionante location del Museo Archeologico di Milano, Suzan Klagesbrun, Direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, ha presentato, in anteprima, la campagna fotografica realizzata in collaborazione con NIKON, dove Israele è stata immortalata con uno stile assolutamente nuovo e suggestivo e che ne rivela aspetti quasi sconosciuti. Quindi la Klagesbrun ha annunciato che, dopo tre magnifici anni vissuti intensamente, per lei era giunto il momento di tornare a casa, a Gerusalemme, ed ha salutato gli ospiti con un allegro lehitraot, che in ebraico significa arrivederci, come una promessa di un nuovo futuro incontro!

L’occasione ha permesso anche di visitare nel piano terra del museo la sezione dedicata a Cesarea Marittima.

Il Museo Archeologico di Milano - ll Museo Archeologico di Milano è collocato in un contesto architettonico straordinario, l’ex convento del Monastero Maggiore di San Maurizio, dove la storia di Milano antica mostra ancora visibili le sue tracce. Nel chiostro interno si possono ammirare i resti di una casa romana di I secolo, un tratto delle mura della città della fine del III secolo d.C con una torre poligonale contenente affreschi del XIII secolo, e la torre del campanile del monastero, in origine torre del grande circo di epoca romana. Il primo chiostro, che ospita testimonianze dell’architettura religiosa e civile di Mediolanum (I secolo a.C- IV secolo d.C) introduce al museo. All’ingresso del museo un grande modellino in legno, accompagnato da ricostruzioni grafiche, illustra l’urbanistica e l’architettura di Milano dal I al IV secolo d.C. Numerosi reperti accompagnano il visitatore alla scoperta della cultura, della vita quotidiana e della religiosità degli antichi abitanti. Sul soppalco è visibile una ricca selezione di vetri antichi. Il percorso prosegue nel chiostro interno, dove una selezione di epigrafi.

Sezione di Cesarea Marittima - Al piano interrato, dove l’esposizione continua in una sala dedicata al tema dell’abitare, con mosaici e materiale da costruzione, accanto ai resti delle fondazioni delle mura, c’è la restaurata galleria di sculture di epoca romana e con reperti provenienti dagli scavi condotti negli anni Sessanta a Cesarea Marittima (Israele) dall’équipe archeologica italiana dell´Istituto Lombardo di Scienze e Lettere di Milano, guidata da Antonio Frova, nel teatro da Cesarea Marittima. Gli scavi hanno portato alla scoperta del "tiberium" di Pilato, un blocco di calcare di 82 cm, largo 68 e spesso 20 cm, che riporta l’unica iscrizione ritrovata che nomina Ponzio Pilato, che ha governato la Giudea dal 26 al 36 d.C. Su metà del lato destro si vedono incise quattro righe di scrittura in latino - prima riga: S TIBERIÉUM, seconda riga: TIUS PILATUS, terza riga: ECTUS IUDA - che rimangono ben leggibili tutt’oggi e si possono anche completare - seconda riga: PON]TIUS PILATUS e terza riga: PRAEFECTUS IUDAEA E. Pilato aveva posto questa lastra in un tempio o in monumento che aveva eretto in onore di Tiberio. Pur essendo collocata in un altro luogo di Cesarea, evidentemente, alcuni operai intenti a successivi lavori di ricostruzione ed ampliamento del teatro ideato da Erode il Grande, presero questa lastra e la posero in cima ad una rampa di scalini. Per poterla incastonare con le altre pietre della scalinata le diedero qualche martellata per diminuirne lo spessore, asportandone una parte e distruggendo qualche lettera incisa sulla pietra di quella vecchia lapide.

Giovanni Scotti

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