Nell’ormai coinvolgente formula itinerante, anche quest’anno si è concluso brillantemente

Festival italiano della cucina con la cozza tarantina

  Food and beverage  

A dare raffinatezza ed eleganza il monumentale gazebo stile Liberty, inserito all’interno del parco del Grand Hotel Sierra Silvana (4 stelle lusso), in cui sono state sapientemente impiantate, in vasi di particolare grazia, delle piante di bouganville che incorniciano con i loro stupendi fiori le strutture interne teatro della manifestazione.

Il benvenuto ai numerosi ospiti intervenuti è stato offerto dalle incantevoli note del sassofonista Antonio Contino che con il brano “Petite fleur” ha salutato l’apertura ufficiale del gran gala finale della kermesse gastronomica, facendo tornare in mente ai numerosi ospiti, intervenuti a Selva di Fasano per l’occasione, la famosa e mai dimenticata Capannina ove Fausto Papetti e Fred Bongusto, nelle caldi estate degli anni 70-80 allietavano le notti delle famiglie “bene” del territorio pugliese.

 Subito dopo il cav. Cosimo Lardiello, ideatore ed organizzatore della manifestazione, ha presentato il presidente della commissione giudicatrice Marcello Masi (responsabile della rubrica del TG2 Rai “Eat Parade”) rivolgendo un caloroso saluto a tutti i giornalisti presenti, molti dei quali provenienti dal nord Italia.

I dieci chefs concorrenti si sono presentati tutti ai nastri di partenza con emozione ed altrettanto entusiasmo, introdotti di volta in volta, come ormai consuetudine, dal soprano Giulia Petruzzi che, per l’intero ciclo della manifestazione itinerante di quest’anno, ha rivestito con grazia e semplicità anche i panni della conduttrice.

Durante le pause, tra un concorrente e il successivo, interventi musicali e brani di notevole suggestione sono stati interpretati, con grande professionalità dal violinista Angelo Ciura, dalla cantante Sara Valentini mentre a conferire all’ambiente atmosfera d’altri tempi sono state le aree d’operetta cantate da Giulia Petruzzi accompagnata al pianoforte dal maestro Michele Salinaro.

L’impeccabile professionalità del sassofonista Antonio Contino e del maestro Franco Izzo alle tastiere, bagliori soffusi di candelieri sapientemente adagiati sui tavoli da pranzo, cielo stellato, riflessi colorati della piscina incorniciata da decine di padelle romane accese, il gusto di pietanze preparate con scrupolosa perizia e vini abbinati con particolare accuratezza hanno costituito l’ambientazione ideale dell’intera manifestazione.

Un particolare pensiero deve essere doverosamente rivolto al personale di sala e soprattutto al capo dei maîtres Marco Marzulli dell’Hotel Sierra Silvana che ha offerto la sua supervisione e al Prof. Filippo Sperto dell’IISS Mediterraneo coadiuvato dai prof. Sammati, De Rinaldis, Sticchi e dai relativi allievi delle ultime classi dello stesso istituto. Presente inoltre il Prof. Francesco Castronuovo, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero Mediterraneo di Leporano (Taranto).

La manifestazione è stata anticipata nei giorni precedenti da un interessantissimo educational tour con visite presso l’oleificio Caroli di Martina Franca dove Stefano Caroli ha guidato i giornalisti nella visita della sua azienda, il caseificio Zaccaria di Fasano ove gli ospiti hanno potuto visitare gli impianti per la produzione dei prodotti caseari e l’oleificio “Il Frantolio” di Pietro D’Amico, azienda agricola biologica con impianto progettato con le tecnologie di estrazione dell’olio di ultima generazione.

Dopo un’attenta visita presso lo stabilimento e agli stabulatori della “Ittimar Basso Adriatico”, accolti dai soci proprietari, i fratelli Monopoli, guidati dal medico Dott. Luigi Quaranta, è stata offerta ai numerosi giornalisti un antipasto crudo di mare comprendente ostriche, noci e gamberi rossi condito con ottimo champagne.

Nella mattinata sono stati visitati due comprensori turistici situati nel comune di Savelletri di Fasano: la “Masseria Torre Maizza” e la “Masseria Torre Coccaro”.

La “Masseria Torre Maizza” è un originario nucleo architettonico al centro di un’ampia tenuta che domina, con la sua collocazione collinare, il Mar Mediterraneo, in una piana di ulivi secolari a pochi chilometri dalla costa. La masseria dispone di eleganti camere finemente arredate, di un’ampia piscina, il tutto immerso in una vegetazione dai mille colori e profumi che rimanda con il pensiero ad un angolo delle Maldive. All’interno è situata la “Masseria Torre Coccaro”, resort 5 stelle lusso risalente al XVI secolo. Un esclusivo salotto sul mare, con spiaggetta privata cinque stelle, immerso nella campagna d’ulivi secolari e mandorli. La masseria dispone del più grande campo da golf dal quale si può vedere il mare Mediterraneo e la piana degli ulivi del fasanese.

Alle ore 16 nelle ampie cucine del Grand Hotel Sierra Silvana si sono insediati, nelle varie postazioni a loro destinate, i dieci concorrenti pronti a giocarsi le proprie chance in questo rinnovato confronto, pieni di entusiasmo consci che comunque la propria prestazione professionale dovrà essere confrontata da una commissione di esperti di altissimo livello oltre che a gareggiare con quella di altri nove concorrenti provenienti da due zone ben definite della nostra Penisola.

Infatti, quest’anno il “duello” ha visto contrapporsi n. 5 chefs del nord (Renata Cenci, Riccardo Cunico, Luigi Moressa, Luca Boldrin, Emanuele Guariento) e n. 5 chefs del sud (Gianfranco Anzini, Giovanni Menditto, Nicola Altavilla, Giuseppe Buonomo, Emanuele De Martino).

Il lavoro dei finalisti è stato coordinato nei laboratori dall’executive chef Pietro Pezzolla del “Sierra Silvana” e dal più esperto del nostro concorso il maestro Antonio Del Sole, Cocorum e Presidente Associazione Professionale dei Cuochi di Cucina della Campania.

La commissione, come innanzi descritta, è stata egregiamente presieduta dal dott. Marcello Masi (giornalista del TG2 e responsabile della rubrica “Eat Parade”) che ha voluto, fino al verdetto finale, espletare personalmente tutti i vari passaggi tecnici: dalla conta delle schede voto poi successivamente consegnate ai giornalisti enogastronomici e non, e quelle assegnate al pubblico partecipante in maniera del tutto casuale.

Al termine lo stesso Masi ha riconteggiato le schede e effettuati i conteggi per ognuno dei concorrenti, la cui classifica è risultata: 1° Emanuele De Martino del Ristorante “La lanterna Villa Maria” di Villaricca (Napoli) con la pietanza “Chicche di patate con fiori di zucca e cozze tarantine”; 2° Gianfranco Anzini del Ristorante “La lanterna del Porto” di Castelvoltuno (Caserta) con la pietanza “Spaghetti alla chitarra, cozza tarantina e menta”; 3° Luigi Moressa del Ristorante “Gero” di San Pietro Viminario (Padova) con la pietanza “Cozza tarantina su crema di asparagi verdi e focaccia al rosmarino e burrata con sorbetto al moscato secco”; 4° Giuseppe Buonomo del “Tortora S.p.A.” di Napoli con il piatto “La delizia di Taranto”; 5° Nicola Altavilla della “Tenuta Montefusco” di Taranto con il piatto “Risotto con crema di limone, gamberetti del golfo e cozze tarantine”; 6° Renata Cenci del ristorante “Da Ugo il Melograno” di Selvazzano Dentro (Padova) con il piatto “Caponatina con cozze tarantine”; 7 ° Giovanni Menditto del Ristorante “La Tortuga” di Castelvoltuno (Caserta) con la pietanza “La conchiglia di Taranto”; 8° Riccardo Cunico del Rist. “Da Riccardo” di Asiago (Vicenza) con il piatto “Spaghetti con cozza tarantina e friggitelli”; 8° Luca Boldrin del Ristorante “Perché” di Roncade (Treviso) con il piatto “I soli di pane di Laterza con cozze tarantine, pomodorata e cacioricotta”; 9° Emanuele Guariento dell’Antica Trattoria “Ballotta 1605” di Torreglia (Padova) con il piatto “Primavera di verdure e cozze tarantine km zero”.

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