Eccezionali ritrovamenti archeologici

Fayoum in Egitto

  In viaggio tra gusto e cultura  

Sempre mirabili sono le sorprese che la terra d’Egitto riserva ai suoi estimatori: una missione archeologica egiziana, sponsorizzata dal Supremo Consiglio delle Antichità (SCA), ha avuto il privilegio di riportare alla luce una necropoli composta da 53 tombe rupestri - risalenti al Medio Regno (ca. 2061-1786 A.C.), al Nuovo Regno (ca. 1569-1081 A.C.) ed alla 22ma Dinastia (ca. 931-725 A.C.) - ubicata nell’area sud-orientale della piana della piramide di Illahun, nella regione egiziana di Fayoum.

Ad annunciare la scoperta il Ministro della Cultura, Farouk Hosni, il quale ha specificato che le tombe differiscono tra loro nei disegni. Alcune di esse presentano un unico piano funerario, altre sono dotate di un cunicolo che conduce ad una camera superiore, dalla quale un altro cunicolo porta ad una seconda camera, ad un livello più basso. Il Segretario Generale dello SCA, Zahi Hawass, ha dichiarato che lo scavo all’interno delle tombe ha rivelato sarcofagi di legno contenenti mummie avvolte in bendaggi di lino e ricoperte con il cartonnage. La decorazione e le iscrizioni sugli involucri delle mummie sono in buono stato di conservazione.

Hawass ha inoltre spiegato come siano stati trovati anche i resti carbonizzati di alcuni sarcofagi, ai quali probabilmente fu dato fuoco durante l’epoca copta, tra i quali la squadra archeologica ha scoperto 15 maschere dipinte, amuleti e vasi di argilla.

Abdel-Rahman El-Ayedi, Supervisore delle Antichità per il Medio Egitto, nonché capo della missione, ha dichiarato che è stata riportata alla luce anche una cappella funeraria del Medio Regno, dotata di una tavola su cui disporre le offerte, che da studi preliminari risulta essere stata riutilizzata in periodi successivi, forse persino in epoca romana (30 A.C.-337 D.C.). A quest’ultima era risalgono anche sarcofagi di argilla e gioielli di bronzo e di rame, come pure una collezione di amuleti di faience (materiale ceramico non argilloso invetriato) ben conservati, ritrovati durante gli scavi.

A circa 100 km a sud-ovest del Cairo, Al Fayoum è l´oasi più grande dell´Egitto dove lo sviluppo del turismo non può che avere stretti ed inscindibili collegamenti con il paesaggio agricolo, con la tradizione e la storia millenaria delle sue popolazioni, con il delicato equilibrio del suo territorio e del suo ambiente rurale. L´Oasi del Fayoum è stata soprannominata "Il giardino dell´Egitto": i rigogliosi campi di verdure e canna da zucchero e le piantagioni di agrumi danno raccolti estremamente abbondanti, la vita nei villaggi sembra aver subito pochissimi cambiamenti nel corso dei secoli. Il Fayoum è rinomato per il suo clima mite tutto l´anno. Il Fayoum è stato luogo di caccia tradizionale sin dai tempi faraonici, quando Crocodilopolis, centro del culto di Sobek, era la capitale della regione, in cui gli Egizi costruirono la prima strada pavimentata e un avanzato sistema d´irrigazione, come testimoniano alcuni resti.

Sono presenti nell´area numerosi siti faraonici: un obelisco in granito rosso fatto erigere da Senusert, la piramide di Senusert II a Iahun, la piramide di Amenmhat III a Hawara e le rovine dell´antica città di Karanis, dove si può fare una visita al Museo della località.

Ulteriori informazioni: Ente Turismo Egiziano – Via Bissolati 19 – 00187 Roma - Tel. 06/4827985-4874219 – Fax 06/4874156 - www.egypt.travel.

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