Testimone della nascita della civiltà, luogo di pellegrinaggio per l’islam e il cristianesimo, crocevia di numerosi imperi che hanno lasciato tracce su tutto il suo territorio

Siria 2009: 12 mila anni di storia

  In viaggio tra gusto e cultura  

La Siria, una repubblica parlamentare, divisa in quattordici “governi” (i muhafazat), è situata all’estremità orientale del Mediterraneo, con una superficie che rappresenta circa due terzi della superficie dell’Italia.

Il Paese presenta una regione montuosa e fertile su una stretta costa mediterranea, che corre per 183 km lungo il confine con il Libano, una vasta pianura coltivata al centro tra Homs e Aleppo e un deserto punteggiato di oasi nel triangolo orientale. La Siria è attraversata da alte montagne, in particolare dalla catena montuosa che separa la costa dal resto del paese e rappresenta il prolungamento dell’Anti-Libano, una catena vulcanica a sud-est di Damasco, e da un rilievo orientato da sud-ovest verso nord-est. Il paese è bagnato dal fiume Eufrate a nord, la cui pianura forma una fertile mezzaluna, e dall’Oronte al centro.

Gli idrocarburi rappresentano oltre un terzo delle entrate del bilancio, un terzo del PIL, il settore agricolo è il secondo pilastro dell’economia, dà lavoro a quasi un terzo della popolazione attiva e genera il 30% del PIL, mentre il terzo settore è il turismo, che rappresenta quasi il 15% del PIL ed è in pieno sviluppo.

Oltre al turismo religioso -  musulmano su tutto il territorio siriano e cristiano in particolare “sui passi di San Paolo”, ad un turismo di svago - domestico e regionale dei siriani di classe media che viaggiano in famiglia, sulla costa e nelle regioni montuose, durante l’estate e le vacanze per le feste musulmane – si sono sviluppati un turismo culturale internazionale - che viene sia dall’Europa che dall’Oriente - e il turismo di affari per congressi internazionali e regionali organizzati nelle grandi città.

Nel paese in cui hanno visto la luce, la scrittura e la musica e dove sono sorte le prime città, gli archeologi proseguono le loro ricerche e scoprono continuamente nuove tracce dei 12.000 anni di storia di questo Paese: tante tracce testimoniano i vari popoli che si sono alternati nei suoi territori: cananei, armeni, persiani, greci, romani, bizantini, arabi, ottomani o francesi … per citarne solo alcuni. Archeologi, appassionati di cultura, pellegrini musulmani e cristiani calpestano di continuo un territorio che offre un’ricchezza immensa sparsa nelle città (Damasco, Bosra, Aleppo, Palmira), nelle valli, sulle montagne, nel deserto e sulla costa.

Il Ministero del Turismo propone varie forme per visitare il Paese: turismo culturale, ecoturismo, turismo di benessere, di affari, di lusso, di svaghi, assicurando sempre al turista la possibilità di apprezzare la leggendaria ospitalità del popolo siriano, la diversità del clima e della natura, l’artigianato tradizionale, l’arte culinaria, una rete stradale ampia e un’accoglienza senza rischi.

Damasco e il sud - Generalmente per conoscere la Siria si parte dalla capitale, Damasco, che conserva la memoria dei più grandi profeti. San Paolo é stato folgorato lungo la sua via. La moschea, gioiello architettonico, è una delle più venerate dell’islam. Centro delle religioni, la regione si apre anche ai piaceri dell’esistenza: ai palati raffinati offre una varietà infinita di “mezze” (antipasti), zuccherifici, frutta candita tratta dai frutteti locali. I cultori dell’arte troveranno il loro piacere nelle meraviglie del museo di Damasco e nella bellezza dei palazzi della città; un gusto per l’ornamento già si manifesta nelle splendide costruzioni d’epoca romana che si ammirano a Hauran ed al Djebel Al Arab. Per quanto riguarda l’artigianato, la capitale della Siria ha dato al mondo i più bei tessuti, fra cui il famoso damascato. La regione di Damasco è piena di località, soprattutto romane. Bosra conserva importanti resti antichi dalle tonalità chiare e misteriose del basalto. Le case del villaggio sono uno agglomerato di antichi e splendidi materiali. Il luogo più importante è il teatro romano, perfettamente conservato. Il massiccio del Qalamoun è un collegio elettorale di villaggi cristiani e musulmani, dove si parla ancora la lingua di Cristo, l’aramaico. Valle fertile incastrata tra due catene montuose, il massiccio conserva importanti reperti, chiese incastonate in paesaggi incantevoli, case scavate nella roccia e famosi centri di pellegrinaggio. Qanawat, l’antica Cana, citata più volte nella Bibbia, conserva molte vestigia romane sparse nel villaggio, in un paesaggio verde e ricco di viti. Souweida città moderna di fronte all’Hermon biblico, ai piedi di un massiccio vulcanico è il centro di una regione fertile agricola. Il museo dedicato al Hardan ed al Djebel Al Arab merita una visita anche per la vista sulle sue piantagioni di meli, fichi e vigne.

Aleppo e la valle dell’Oronte - La valle dell’Oronte racchiude le città di Aleppo, di Hama, Homs, lungo un’asse nord-sud fino a Damasco. Per millenni, quest’asse è stata la strada dei caravan, e il campo di battaglie tra potenze che si contendevano l’oriente. Nella valle incombe il mistero delle città morte: Ebla e le sue famose tavole cuneiformi e Apamée, la città dalle mille colonne. Sul bordo dell’Oronte, Homs è la culla della dinastia romana dei Severi e Hama l’ottomana vive ancora ai ritmi delle sue celebri norias (macchine idrauliche). A nord si erge Aleppo, il cui suk é certamente tra i più belli del mondo musulmano. Dalla città ancestrale, un’escursione sul Massiccio Calcareo, apre agli splendidi paesaggi di villaggi romani e bizantini. Una visita indispensabile al santuario di San Simeone che ha trascorso 36 anni sulla sommità di una colonna.

La regione costiera - Il litorale siriano, delimitato da una montagna (le djebel al Lathiquié) invita alla scoperta di 4.000 anni di storia. Nel primo millennio avanti Cristo, i Cananei di Ougarit inventarono il primo alfabeto. I loro discendenti fenici lasciarono sepolture curiose e un grande tempio a Amrit, nel Sud di Tartous. I greci, e in seguito i Romani, fecero di Lattaquié il loro grande porto, mentre più tardi quello dei crociati fu Tartous, dove ormeggiavano le navi cariche di pellegrini cristiani. La regione fu il cuore centrale della Siria francofona. Conservano il ricordo dei Templari e degli Ospedalieri, gigantesche fortezze che punteggiano le altezze del djebel Al Lathiquié: le Krak é sicuramente dei cavalieri, ma anche Marqab e il castello di Salah Al Dine (Saladino), per citare soltanto le più belle. La costa offre anche le sue spiagge a Lattaquié e in tutto il nord del paese. Una pensione in un albergo di lusso di fronte al mare, offre una delizia balneare prima o dopo le escursioni nella regione. Altra possibilità: alloggiare nelle montagne dell’entroterra, dove graziosi alberghi ed aria fresca offrono una pensione di grande charme.

Palmira e la steppa - L’Eufrate, il Tigri, la Mesopotamia, la mezzaluna fertile … nomi che risalgono ad antichi ricordi delle nostre civiltà, ai grandi imperi babilonesi, ittiti o assiri, conservati nella polvere della steppa. La regione non è così desertica come si potrebbe pensare: l’erba delimita generosamente le sue strade, e in primavera, la steppa si copre di uno duvet di verde sotto il quale gli esperti vengono a scovare il delizioso tartufo bianco di Aleppo. I Beduini, che vivono nel deserto con le loro tende nere, da millenni transumano con le loro greggi di pecore, di capre e di cammelli. Dopo l’accogliente ospitalità beduina, Palmira, oasi dorata nel cuore della steppa, completa l’entusiasmo dell’ospite, con le sue colonne ed i suoi tempi emersi dal deserto.

Particolarmente sentita in tutto il Paese è anche la cultura del benessere: i siriani amano ritrovarsi, soprattutto la sera, negli hammam. Fra gli hammam di Damasco, Al Tawrizi è fra i più belli e meglio conservati, il lussuoso Nur alDin, presso la moschea degli Omeyyades, risale all’inizio del XV secolo, il piacevole As Silsila è vicino al mausoleo di Saladino. Ad Aleppo, gli hammam più conosciuti sono il raffinato Yalbougha Al Nasri ed il conviviale Bab Al Ahmar. Vi si utilizza il famoso sapone di Aleppo, dal profumo e dalla composizione unica.

La cucina siriana offre similitudini con le vicine cucine di Grecia, Turchia e Libano ed utilizza i prodotti freschi e di stagione del Mediterraneo e del Medio Oriente. Le spezie - sale, pepe, menta, cannella, limone, peperoncino, pinoli - entrano in gran parte nelle ricette. Tutto é condito con olio d’oliva, e se necessario, si frigge in un grasso molto chiaro chiamato “samné”. Gli antipasti (mezze) sono diversi - le baba ghanouge (caviale di melanzana), le mouhamara (purea di pomodori e peperoncini, profumata alle erbe ed al cumino dei prati e decorata di noce), le fattouch (diverse insalate, servite con pomodori, varie erbe, un formaggio grattato e qualche crostino, i tutto spruzzato di succo di granata), le bourak (sfogliatelle fritte al formaggio dolce) - le carni d’agnello e di pollo, sono fatte arrosto o grigliate. Esiste una varietà immensa di spiedini: chich, kebab o chich taouk. Sulla costa, viene servito dell’eccellente pesce arrostito. Da provare il sayadie che viene servito il venerdì. Le verdure sono preparate in mille modi: in insalata, farcite, fritte o stufate (mioukhia: piatto composto da spinaci cucinati e serviti con carne; okras, che somigliano a piccoli peperoncini verdi; maqlouba, un piatto composto da melanzane e riso cucinato con pinoli, cetrioli e pomodori). Il favoloso pane siriano accompagna i piatti o si spizzica tutto il giorno: delizioso quando è servito caldo, o condito a volte con piccoli semi neri al gusto di anice (nigelle). La pasticceria è molto ricca, composta da dolci a base di pasta di mandorla, di pistacchio, d’acqua di fiore d’arancio, di zucchero (baklava, farcito alle noci, kenafe, al ma’moul, al mouhalabya alle mandorle e pistacchi, frutta candita). Si bevono molti succhi di frutta fresca (all’arancia, al limone, al dattero, al mango, allla canna da zucchero …), succhi di datteri, serviti caldi in estate, e sciroppi di rosa,. Oltre per caffè alla turca, the molto zuccherato, vino locale della valle dell’Oronte o vini libanesi, birra siriana si usa il verbo “bere” anche per dire “fumare il narguile”, comunemente aromatizzato, alla menta, o alla mela. Dai banchetti ambulanti ai ristoranti degli hotel di lusso, la Siria propone una vasta gamma di ristorazione, per tutti i gusti e tutte le tasche: la cucina dei grandi hotel è spesso internazionale, mentre per mangiare “siriano” bisogna scegliere i ristoranti locali e le ricette tipiche a base di pesce, carne e verdura.

In tutto paese, numerosi hotel offrono un’ampia scelta di prezzi e di prestazioni con qualità diverse. Al vertice dell’offerta troviamo i palazzi della catena siriana Cham, i grandi hotel delle catene internazionali (Le Meridien, Sheraton, Four Seasons presenti a Damasco e nelle grandi città turistiche). Meno costosi, gli hotel medi, gestiti indipendentemente, i cui servizi e attrezzatura variano molto da un posto all’altro. Gli hotel 2/3 stelle dispongono spesso di camere climatizzate con bagno, di un bar e di un piccolo ristorante.

L’artigianato è molto sviluppato: gioielli in oro, argento e pietre semi-preziose, oggetti in vetro soffiato, passando per i ricami, la biancheria in cotone, i tappeti, i piatti da gioco di trictrac o le scatole dall’intarsio sublime, gli oggetti in rame, le spezie e i profumi d’oriente venduti in piccole boccette di vetro … Una gamma intera di oggetti venduta nei negozi d’artigianato e nei suq. Ogni suq ha un sapore particolare, facilmente riconoscibile a occhi chiusi. Nella penombra delle loro pareti, fra le fragranze dei profumi e delle spezie ed i colori delle merci, si entra in altri tempi.

La Siria, che cambia orario come l’Italia, è sempre due ore avanti in inverno e tre ore avanti in estate quando è in vigore l’ora legale. Inoltre è un paese molto sicuro anche per il viaggiatore solitario, grazie alla presenza discreta, ma dissuasiva delle forze dell’ordine.

Ulteriori informazioni: www.syriatourism.org - www.ambasciatadisiria.it

Giovanni Scotti

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