Da un “giardino immaginario” all’inaspettato giardino “reale”

Un nuovo lounge restaurant in Via Solferino 48

  Food and beverage  

G. Tergit: sedere in un giardino è un sogno, il sogno della quiete e del riposo dopo il lavoro compiuto di un giorno, dopo il lavoro compiuto di un anno, dopo il lavoro compiuto di tutta una vita.

Un giardino segreto nel cuore di Milano, un elegante rifugio in cui corpo e spirito trovano ristoro … questo è il Giardino di Solferino, nuovo lounge restaurant in Via Solferino 48 nato dalle menti, sempre in movimento, di Laura Mancini, apprezzata protagonista dell’entertainment milanese, e Alessio Fusco esperto ristoratore.

Il concept del locale, progettato dall’interior designer Clara Viganò, è la rielaborazione del tema del giardino che, oltre a rappresentare il vanto del ristorante, trova una sua dimensione anche nelle sale interne: un patio infatti prende forma al pian terreno, zona dedicata al momento più conviviale dell’aperitivo dove intorno ad un invitante tavolo in ferro battuto e marmo di Carrara i clienti possono ritrovarsi per degustare le proposte dello chef. Le pareti del patio sono personalizzate da una tappezzeria la cui texture è stata realizzata ad hoc con un chiaro riferimento alla piuma del pavone, animale di nobili origini sempre presente nelle corti signorili.

La sala ristorante, ubicata al piano inferiore, richiama l’immagine di un porticato, con le sue volte in mattone ed i muri dipinti come fossero di pietra. Le pareti ospitano un volo di uccelli che trovano la loro libertà nella veranda adiacente alla sala, dove viene ripreso il tema del pavone, per allietare i Clienti e farli sentire in mezzo alla natura pur essendo nel centro di Milano. Si accede poi, dopo questo percorso all’interno di un giardino immaginario, all’inaspettato giardino reale in cui godere di una fresca quiete, magari degustando un buon bicchiere di vino, durante la calda stagione.

Il menù propone piatti della tradizione pugliese serviti secondo l’innovativo concetto del “micro food”, ossia la possibilità di degustare piatti tipici in versione mignon. Un light dinner che soddisfa maggiormente, rispetto ad un aperitivo, ma non impegna come una cena che è sempre comunque possibile degustare nella sala al piano inferiore.

I vini che verranno presentati, sono delle cantine pugliesi “Botromagno”, che nascono nel 1991 dalla fusione della locale cantina cooperativa nata nel 1957 e dalla famiglia D’Agostino.

In questi anni sono stati effettuati notevoli investimenti tecnologici per migliorare gli standard qualitativi e si lavora per valorizzare i vigneti autoctoni quali: il Greco, la Malvasia, l’Aglianico e il Montepulciano; sfruttando appieno le favorevoli condizioni microclimatiche di questa ampia zona collinare in provincia di Gravina. Si potranno degustare il loro “Gravina D.O.C.”, uno dei più antichi vini bianchi pugliesi, fruttato e piacevole, che bene si abbina con il pesce; il “Silvium” un vino rosè con un gusto ricco e fragrante che si abbina a salumi e formaggi freschi; il “Primitivo”, vino rosso morbido ed avvolgente che viene abbinato alle carni ed ai formaggi più stagionati ed il “5 uve rosse” dal sentore di more, ciliegie e cioccolato con un‘acidità morbidamente equilibrata.

La scelta per lo champagne non poteva che ricadere su Perrier-Jouet. La dimensione simbolica, estetica ed emozionale della natura è da sempre nel dna della rinomata Maison di Epernay. La Cuvée Perrier-Jouët Belle Epoque ne rappresenta l’espressione massima: il celebre bouquet di anemoni che adorna la bottiglia fu disegnato nel 1902 dal maestro vetraio Emile Gallé, capofila dell’Art Nouveau. Libertà, stravaganza, arte come stile di vita.

Tradizione ed innovazione, cortesia e competenza, convivialità e quiete…gli ingredienti che fanno de Il Giardino di Solferino il nuovo luogo di ritrovo per tutti gli appassionati della buona cucina, del buon bere e della piacevole compagnia.

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