Cento anni di storia. Un’azienda sempre più solida che affonda le radici, con continuità ammirevole, nel suo territorio: il Ponente Ligure

Noberasco, cent’anni di storia in un libro

  Food and beverage  

Un’azienda che ha sempre operato con la capacità di promuovere lo sviluppo attraverso una ricerca continua dell’innovazione, imprenditoriale e industriale, coerente e adeguata all’evoluzione dei gusti e consumi. Riuscire a compiere 100 anni sempre in crescita, superando quasi quattro passaggi generazionali, che si sono dimostrati un elevato valore aggiunto, anziché un gap come in altri casi, è un traguardo notevole. E’ la storia della Noberasco di Albenga, la nota azienda (sinonimo di frutta secca) che seleziona, trasforma e distribuisce, in Italia e nel mondo, e che ha fatto dell’importazione uno dei suoi cavalli di battaglia fin dagli albori.

Una storia che viene raccontata in un raffinato volume, ricco di fotografie, intitolato “Noberasco cent’anni compiuti”.

Se cento anni di vita sono un ragguardevole punto d’arrivo per qualsiasi impresa, Noberasco li interpreta come un punto di partenza: una svolta strategica in cui vengono a maturazione e compimento i risultati degli ultimi trent’anni di sviluppo; proprio quelli su cui maggiormente s’impernia il racconto del libro, che vuole ricordare, in una intrigante unione, il percorso del proprio packaging e degli eventi principali di quegli anni. D’altro canto, l’ottimismo “del fare” è sempre stato la leva che ha caratterizzato l’operare della famiglia Noberasco, oggi come nel secolo appena trascorso. Si tratta di un “pensare positivo” fondato sulla profonda conoscenza sia del prodotto che del mercato, abbinato alla capacità di percepire le nuove esigenze del consumatore.

Un percorso iniziato nel 1908 con il fondatore Benedetto Noberasco, proseguito con il figlio Pier Luigi e poi con la terza generazione, Marina, Gian Benedetto, Pier Luigi jr. e Gabriele, che è riuscita a coniugare i principi di un’azienda famigliare con i criteri di una moderna gestione manageriale.

Il volume, diviso in due parti storiche, affronta proprio questo iter imprenditoriale, partendo prima dagli ultimi trent’anni, poi facendo un excursus a ritroso e raccontando le origini dell’azienda e le intuizioni del fondatore, Benedetto. E’ lui che inserisce gradualmente nel contesto della commercializzazione i prodotti ortofrutticoli freschi della Piana di Albenga, dimostrandosi capace di “inventare” i primi vagoni frigorifero con cui trasportare i suoi prodotti verso la Germania, compresa la

frutta secca e quella esotica di quelle epoche lontane.

Un capitolo è dedicato alle origini più antiche della famiglia, che vanno di pari passo con la storia, lo sviluppo, l’operosità delle genti liguri. Un libro piacevole da leggere e significativo per comprendere come alcune eccellenze italiane abbiano saputo mantenere le redini del controllo della propria attività, anche e soprattutto nei momenti imprenditorialmente più complessi e difficili.

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