Legata intimamente alla storia della città di Rovereto, e snodo decisivo per la maturazione del progetto museografico del Mart, la rinnovata Casa d’Arte Futurista Depero diventa una delle sedi del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Il restauro è firmato dall’architetto Renato Rizzi, e il progetto museografico è a cura di Gabriella Belli. Il visitatore ritroverà lo spirito delle intuizioni originali di Fortunato Depero, che in quelle sale voleva non solo esporre il proprio lavoro – arazzi, tele, giocattoli, grafica – ma anche offrire alla città un luogo dinamico di incontro e formazione. E si potranno anche vedere materializzati alcuni degli scorci delle architetture fantastiche così spesso sognate e disegnate da Depero stesso in tante opere.
I lavori, finanziati dal Comune di Rovereto e dal Mart, hanno messo in sicurezza l’edificio storico che in passato aveva ospitato la “Galleria Museo Fortunato Depero”, aperta il 1° agosto 1959. Si trattava di una casa-museo ideata ed allestita dallo stesso Depero. L’edificio, in epoca tardo medievale sede del Banco di Pegni, si trova di fronte alla scalinata dell’antico Castello della città. Già negli anni Quaranta Fortunato Depero aveva proposto al comune di Rovereto un progetto per la creazione di una galleria permanente dove esporre tutta la sua opera. Contro il dettato futurista, che aveva messo al bando ogni tipo di musealizzazione dell’arte, Depero sognava di affidare alla storia la sua straordinaria vicenda d’uomo e d’artista.
L’amministrazione pubblica del tempo fu lungimirante: in un’epoca in cui il futurismo non era proprio in auge nella storiografia nazionale, volle comunque accogliere la proposta di questo suo amato cittadino, mettendo a disposizione lo spazio che oggi riapre al pubblico. Fra il 1957 e il 1959 Depero si dedicò instancabilmente al suo progetto museale, destinandovi ogni energia, come testimoniano anche i numerosi schizzi, con i quali definisce la struttura, l´arredamento, le decorazioni e i rivestimenti. L’artista destinò l’entrata all’esposizione di incisioni, riproduzioni e fotografie. Una grande sala invece fu progettata per accogliere quasi come in una biblioteca le sue pubblicazioni e gli echi della stampa, mentre, sempre al piano terra, due grandi sale furono dedicate alla celebrazione della storia di Rovereto e al settore della sua opera grafica, bianco e nero.
Il 1 agosto 1959 il museo aprì alla sola presenza delle autorità cittadine e dell’artista. L´inaugurazione ufficiale, annunciata per il mese di settembre, sempre posticipata, non ebbe mai luogo. Conseguentemente all´aggravarsi delle condizioni di salute e alla sua impossibilità di lavorare, Depero impose la modifica della convenzione: il Consiglio comunale approvò, con delibera n. 12 dell´11 aprile 1960, il trasferimento al Comune della proprietà del patrimonio culturale dell´artista, a cui seguì il contratto di compravendita del 25 agosto 1960, in cambio di un vitalizio a lui e alla moglie. Depero morì il 29 novembre 1960. Nel 1989, il Museo Depero divenne parte integrante del Museo d´Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Il Mart amministra con la formula del comodato il ricco patrimonio dell’artista roveretano, formato dal prezioso materiale documentario e archivistico, ora custodito presso l’Archivio del ‘900 nella sede del Mart in corso Bettini, e da più di 3.000 oggetti fra dipinti, disegni, tarsie in panno e in ´buxus´, collages, manifesti, locandine, mobili, giocattoli e prodotti d´arte applicata. Le opere sono rappresentative di tutto l´arco della sua intensa attività, dalle sperimentazioni del primo decennio del ‘900 fino alle commissioni pubbliche degli anni cinquanta.
Oggi il museo, ampliato grazie ad un intervento di restauro che ne valorizza pienamente il carattere monografico, riapre per svolgere nuovamente la sua funzione espositiva e didattica.
Grazie all’acquisizione dell’adiacente Casa Caden, che ha permesso l’ingresso da via Portici attraverso una corte interna, il museo può oggi avvalersi di un importante ampliamento con nuovi servizi come il guardaroba, il bookshop e una caffetteria. Lo spazio occupato dall’esposizione permanente è di 300 mq., una superficie non grande ma che consente, grazie alla nuova organizzazione dei collegamenti verticali e al recupero di aree in origine destinate a piccoli depositi, la creazione di un display cronologico e tematico di grande interesse.
Le zone originali progettate da Depero a piano terra sono state completamente restaurate e conservate, mentre negli spazi al primo e secondo piano, che l’artista non era riuscito a completare, si è voluto assecondare il suo pensiero, mettendo al centro dell’attenzione tutta la fantasia e la vitalità del suo lavoro, che si mostra dunque nella sua più autentica vocazione futurista. In questi spazi saranno esposte in modo ottimale le grandi tarsie di panno, che costituiscono il tesoro più prezioso e più originale dell’intera Raccolta di Depero. Altre sale espositive saranno invece dedicate in particolare agli anni 1917 – 1918, periodo di straordinaria creatività per il giovane Depero a contatto con il mondo internazionale dei “Balletti Russi” di Diaghilev e agli anni 1928 – 1930, il cosiddetto periodo newyorchese, tappa fondamentale della sua storia artistica.
La ristrutturazione ha risolto problemi di statica e di agibilità, e ha dotato la sede di impianti e servizi di supporto. La riapertura della sede completa un percorso museografico che, dal Mart di Corso Bettini, condurrà il visitatore attraverso il centro storico di Rovereto e visitare altri punti di interesse della città, come il Museo della Guerra e il Museo Civico. Un dialogo dunque tra storia e innovazione che ha come punto di partenza, o arrivo, il Mart di Mario Botta.
Informazioni e prenotazioni: Mart - Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero - Via Portici, 38, 38068 Rovereto (TN) - numero verde 800 397 760 - tel. +39 0464 438 887 - info@mart.trento.it - www.mart.trento.it.
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