Convegno all’Università Cattolica e all’Università Milano-Bicocca

Psicologi e lavoro: nuove proposte

  Novità aziendali   

A Milano, lo scorso 22 gennaio all’Università Cattolica e la successiva mattinata del 23 gennaio all’Università Milano-Biccoca si è tenuto il convegno-laboratorio Nuove proposte per il lavoro degli psicologi nelle Organizzazioni organizzato dall´Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL). Al convegno hanno partecipato psicologi, rappresentanti di organizzazioni e aziende, esperti del lavoro e ricercatori.

L’iniziativa dell’Ordine Psicologi della Lombardia aveva il duplice obiettivo di tracciare un quadro dell’attuale situazione lavorativa degli psicologi nelle organizzazioni e imprese milanesi/lombarde, grazie ad un’ampia ricerca effettuata da GfK Eurisko, ed analizzare quali potrebbero essere le nuove prospettive per gli psicologi che affrontano ora il mercato lavorativo. A questo proposito, il convegno-laboratorio ha presenta le proposte progettuali di 5 gruppi di lavoro misti composti da giovani psicologi lombardi e da rappresentanti di aziende ed organizzazioni regionali che, insieme, hanno collaborato per verificare quali nuovi ed originali apporti effettivamente possano dare gli psicologi negli ambiti lavorativi più innovativi.

In una fase congiunturale estremamente negativa per l’economia mondiale e, quindi, anche per l’occupazione, il fattore umano diventa cruciale per le organizzazioni lavorative di ogni tipo. – ha sottolineato il prof. Enrico Molinari, presidente Ordine Psicologi della Lombardia e docente di Psicologia clinica all’Università Cattolica - Gli aspetti legati alla sicurezza e alla qualità del lavoro, al benessere individuale e collettivo, nonché all’attenzione per i servizi alla persona, assumono importanza strategica nel rapporto tra gli imprenditori ed i loro collaboratori e, in definitiva, per il buon andamento dell’impresa. Gli psicologi che già lavorano nelle organizzazioni di ogni tipo, intese come enti, aziende, società private e pubbliche nonché imprese multinazionali, possono contribuire in misura notevole al miglioramento di questi fattori, considerando che proprio in un momento di crisi la nostra storia professionale ci porta a dire che là dove c’è il malessere, là c’è anche il rimedio. Siamo quindi pronti ad affiancare gli imprenditori, proponendo soluzioni che possiamo elaborare insieme, portando il nostro contributo originale ed innovativo. Questo convegno-laboratorio rappresenta per l’Ordine degli Psicologi di Lombardia un momento particolarmente importante: è un punto di arrivo di un lungo percorso che è durato quasi due anni e vuole essere anche un punto di partenza per la nostra professione, alla ricerca di nuove opportunità di lavoro per i giovani psicologi.

Nel corso del convegno, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha fornito un quadro aggiornato della “popolazione” di psicologi nella Regione che risultano in netta crescita: nei dieci anni compresi tra il 1998 e il 2008 gli iscritti all’Ordine lombardo sono infatti passati da 4.661 agli attuali 11.613, pari a +150%, mentre in Italia gli psicologi sono in totale oltre 64.000. Il 50% (circa 5.800 psicologi) risiede a Milano e provincia. Gli psicoterapeuti sono il 40% del totale (4715 iscritti a fine 2008). Dato significativo è che gli psicologi iscritti sono per l’80% donne, con punte del 91% fra i giovani fino a 29 anni. Gli psicologi con meno di 45 anni sono il 67% del totale. Si tratta quindi di una professione, almeno in Lombardia, sempre più numerosa, giovane e al femminile.

A. Claudio Bosio, docente di Psicologia dei consumi e del marketing in Cattolica e Vicepresidente GfK Eurisko, ha presenta al convegno la ricerca intitolata Lo stato e le prospettive di sviluppo professionale degli psicologi per le organizzazioni in Lombardia.

Oggi in Lombardia operano come psicologi iscritti all’Ordine 11.613 professionisti (dati al dicembre 2008). Di questi, una quota consistente svolge attività professionale come psicologo per le organizzazioni: il 40% (circa 4500) in una qualche misura ed il 20% (circa 2000) in modo elettivo, come prima occupazione. A fronte di questa realtà, una quota minoritaria ma non inconsistente di Aziende lombarde opera con psicologi: il 14% (circa 4000) delle aziende ha impiegato a qualche titolo psicologi nell’ultimo anno e il 4% (circa 1000 aziende) ha impiegato psicologi per prestazioni specificamente mirate al funzionamento organizzativo (con compiti quali selezione del personale, formazione, ricerca di mercato, …). L’utilità percepita e la soddisfazione delle aziende per l’attività degli psicologi appare molto elevata: il ricorso allo psicologo dà luogo a valutazioni positive di utilità nel 90% dei casi e la soddisfazione per le prestazioni psicologiche viene dichiarata dal 95% delle aziende che vi hanno fatto ricorso. L’esperienza di impiego degli psicologi sembra inoltre avere un effetto molto positivo sulla capacità delle aziende di uscire da una rappresentazione vaga degli psicologi e di ancorare la loro presenza in azienda a specifiche prestazioni/funzioni: infatti, le organizzazioni che hanno impiegato psicologi accentuano i connotati dello psicologo quale: ottimizzatore del benessere, facilitatore della comunicazione, promotore di competenze, ottimizzatore del funzionamento organizzativo.

La situazione delle professioni psicologiche in Lombardia – sottolinea A. Claudio Bosio, che ha diretto l’equipe di ricerca – mostra segni consistenti di vitalità e dinamismo. Alla costruzione di un buon futuro delle professioni psicologiche possono dare un contributo gli impieghi in ambito organizzativo finalizzati al buon funzionamento delle aziende produttrici di beni e di servizi. Si tratta già oggi di una realtà consistente e destinata a crescere nel prossimo futuro se le aziende avranno sempre più occasione di sperimentare direttamente le prestazioni degli psicologi. Tale esperienza, infatti, riscuote in genere ampia soddisfazione presso gli utenti e consente di esplicitare in concreto tutto quello che gli psicologi possono fare per il buon funzionamento di un’organizzazione.

Carlo Saffioti, Presidente Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia, intervenendo al convegno afferma che l’indagine sugli psicologi lombardi è uno studio estremamente attuale in un momento di crisi dell’economia come quello che stiamo vivendo e dalla quale si uscirà con un diverso approccio al lavoro, con modalità diverse di relazioni col lavoro e nel lavoro, con un’accentuata attenzione alla sicurezza e con un’attenzione sempre più orientata a un recupero del benessere nel lavoro. Lo studio dimostra le grandi prospettive di crescita che potrà avere la psicologia all’interno delle organizzazioni e delle aziende – ha concluso Saffioti – a dimostrazione che la crisi potrà anche offrire nuove opportunità di sviluppo.

Salvatore Zavaglia, coordinatore Commissione Lavoro Ordine Psicologi della Lombardia sottolinea che: l’iniziativa del convegno-laboratorio rappresenta una tappa del percorso delineato dalla Commissione Lavoro dell’Ordine Psicologi della Lombardia insieme a 5 Gruppi di giovani psicologi allo scopo di: 1. facilitare l’incontro tra domanda e offerta di prestazioni professionali nell’ambito della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni. 2. promuovere e valorizzare il ruolo e le capacità professionali degli psicologi per le organizzazioni. Le proposte presentate al convegno sono state elaborate in un periodo precedente alla crisi attuale, ma possono rappresentare un contributo alla riorganizzazione che diverse Aziende stanno attuando per fronteggiare la fase economica attuale.

Le 5 proposte di lavoro innovative per le organizzazioni da parte dei gruppi di giovani psicologi, coordinati dall’Ordine lombardo, hanno riguardato gli ambiti dell’ Innovazione e nuove tecnologie, dei Servizi alla persona, del Marketing e comunicazione, della Sicurezza sul lavoro e del Benessere.

Da questi significativi progetti, in parte già operativi con le organizzazioni ed imprese che vi hanno collaborato, è emerso che lo psicologo può portare all’interno delle organizzazioni la sua visione, differente e complementare a quella di altri professionisti, e divenire un sensore per verificare, monitorare, modificare le condizioni esistenti nell’azienda. Esiste in molti casi una sincronia di intenti e di interventi tra psicologi delle organizzazioni e le concrete realtà aziendali che può sfociare in una serie di notevoli risorse per le imprese.

GS

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